In rilievo > Leggi, sentenze e doppi standard antimaschili

Studentessa fuori corso da 8 anni. Il padre condannato a mantenerla.

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ilmarmocchio:
Infatti. La sentenza e' assurda e naturalmente c'e' un problema legislativo. <c'e' pero' anche l'attitidine della  cassazione a "legiferare " introducendo precedenti che molto si discostano dal senso comune, e spesso anchge dal dettato della legge. E', a amio avviso, una vera invasione dell'ordine della magistratura nei confronti del potere legislativo. potere legislativo che ci mettre del suo. L'ultimo patrocchio della finiana Bongiorno, su processo breve, che pero' puo' anche essere lungo, ne e' una testimonianza. Un quadro fosco

Cassiodoro:
Trento, 16 gen. (Adnkronos) - Un artigiano trentino di 60 anni è stato condannato dal Tribunale di Bergamo, dove l'uomo ora vive con una nuova famiglia, a pagare gli alimenti alla figlia 32enne, da 8 anni iscritta fuoricorso alla facoltà di Filosofia. La figlia era nata da un precedente matrimonio conclusosi con un divorzio. L'uomo aveva smesso di pagare il mantenimento alla figlia quando lei aveva 29 anni, rimproverandole i ritardi nella laurea. Ora l'artigiano è stato condannato a versare alla figlia 12mila euro, arretrati compresi, nonostante fino a tre anni fa avesse versato alla figlia l'assegno di mantenimento, come il Giudice di Pace di Trento gli aveva imposto nella sentenza di divorzio dalla moglie, con la precisazione "fino a quando la figlia non sarebbe diventata autosufficiente". La giovane, come riporta il quotidiano 'Il Trentino', per tre anni non si è lamentata, ma dopo avere recentemente bussato alla porta del padre ed avere ottenuto il rifiuto di un rinnovato mantenimento, si è rivolta al giudice, ottenendo ragione. Se il genitore non avesse pagato sarebbe scattato il pignoramento dei beni. Il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli ha espresso ''solidarietà'' al padre condannato invitandolo a ricorrere in appello ''anche nell'interesse della figlia stessa, perché cessi di appartenere alla categoria dei cosiddetti 'bamboccioni', come li definì a suo tempo l'ex ministro Padoa Schioppa". "Le sentenze vanno rispettate, ma questa a mio giudizio rappresenta un errore clamoroso, che non trova fondamento né nel diritto né nella giurisprudenza, visto che in ossequio alla sentenza la ormai 'ex' ragazza 32enne dovrebbe essere mantenuta potenzialmente fino a novant'anni e magari anche a 'babbo morto' - aggiunge l'esponente della Lega -. Il povero genitore ricorra tranquillo in Appello e in quella sede, o in Cassazione, troverà l'applicazione non soltanto del diritto ma anche del buon senso.''

http://www.studiocataldi.it/news_adn_asp/news_adn_42614.asp

uomoantico:

--- Citazione da: Cassiodoro - Gennaio 18, 2010, 19:56:25 pm ---Completamente d'accordo con tullio.

Ho conosciuto molti ingenieri, laureati che hanno iniziato a lavorare come operai,.... hanno lavorato un paio di mesi come operai, poi le stesse aziende li hanno sfruttati meglio e per gli studi che avevano seguito.

Conosco anche molti studenti universitari che hanno lavorato nei mesi estivi, durante le vacanze, anche a fare i manovali ai mercati generali, molti hanno fatto i camerieri sulle navi o all'estero, anche per imparare la lingua, specialmente l'inglese.



--- Termina citazione ---
Una persona, maschio o femmina che sia non è tenuta a sacrificarsi in modo abnorme, e poi ho tutto il diritto di essere un pò classista, se no tanto vale smettere di studiare dopo la terza media

Harmonica:

--- Citazione da: uomoantico - Gennaio 18, 2010, 16:45:17 pm ---di conseguenza non me la sento di andare addosso a chi va male a scuola

--- Termina citazione ---
Scusa, ma che ragionamento e' il tuo ?
Che c' entra l' andare bene o male a scuola ?

Harmonica:

--- Citazione da: Tullio - Gennaio 18, 2010, 16:57:04 pm ---non si tratta di andare male a squola, ma di non rompere i cotillons al padre ancora a 32 anni.

Se non si e' portati per gli studi esiste l'alternativa, andare a lavorare.

Inoltre mi fa un po' senso la situazione in cui un figlio/a trascina in tribunale un genitore, per cuccargli i soldi.

--- Termina citazione ---

Quoto.

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