Autore Topic: domanda riguardo ai ruoli  (Letto 6489 volte)

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Offline catoblepa

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domanda riguardo ai ruoli
« il: Marzo 10, 2013, 23:01:24 pm »
amycy del forum volevo chiedervi cosa pensate riguardo ai ruoli maschili e femminili nella società: secondo voi è giusto che ogni individuo sia libero di scegliere le qualità e i modelli comportamentali che preferisce a prescindere dal proprio sesso fisico oppure lo stato/la società dovrebbero indirizzare i maschi verso modelli e ruoli maschili e le femmine verso ruoli e modelli femminili perché è nell'ordine naturale delle cose e/o non lo si può evitare? oppure avete una visione delle cose intermedia fra quelle che ho sopra esposto? oppure avete idee che non rientrano in nessuna delle ipotesi da me elencate?
personalmente sono dell'idea che ogni persona debba essere libera di seguire ciò che più gli aggrada quindi scelgo la prima opzione.

Offline COSMOS1

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Re:domanda riguardo ai ruoli
« Risposta #1 il: Marzo 11, 2013, 07:56:54 am »
1 da un punto di vista giuridico non c'è dubbio che ciascuno debba scegliere il ruolo che preferisce

2 da un punto di vista filosofico l'ipotesi che l'uomo sia ciò che sceglie di essere è uno degli aspetti prometeici della cultura contemporanea. Ciascuno è libero di scegliere la filosofia che gli aggrada, ma se non è cosciente che ha fatto una opzione filosofica, va a finire che vorrebbe imporre il suo punto di vista come universale.

3 l'idea che maschile e femminile siano costrutti sociali modificabili a piacere ha dato origine ad una infinità di esperimenti, tutti finiti miseramente. Ma la conclusione che mm e ff siano diversi geneticamente non può essere imposta per legge o per forza. Se qualcuno ritiene che il fuoco sia freddo, deve essere libero di metterci dentro la mano. E' stupido e controproducente impedirglielo per il suo bene,
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Offline Ernestigno

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Re:domanda riguardo ai ruoli
« Risposta #2 il: Marzo 11, 2013, 15:48:50 pm »
io ti rispondo in maniera più sintetica: fai un po' quello che ti pare, l'importante è non nuocere ad altri!
Il concetto di raggiungimento della felicità viene spesso sorpassato da altri...lottiamo per la nostra felicità

Offline Betti

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Re:domanda riguardo ai ruoli
« Risposta #3 il: Maggio 29, 2013, 12:31:05 pm »
E' chiaro il fatto che esistono distinzioni biologiche tra i due sessi, incontestabili.
A mio avviso, esse non dovrebbero costituire una conseguente distinzione di "ruoli".

In un contesto relazionale (razionale) bisognerebbe interpretare in chiave antropologica e psico-evolutiva la relazione che intercorre  tra 'sesso' e 'genere' e constatare che il concetto e l'inconfutabilità delle differenze biologiche tra l'organismo maschile e quello femminile non dovrebbe giustificare la differenziazione degli obblighi, dei diritti e delle funzioni tra uomini e donne all'interno di una società.

Il comportamento che si adotta e si concretizza in relazione con gli altri..beh..come regola per una pacifica convivenza nonché sinonimo di civiltà, non dovrebbe recare danno al prossimo.

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Offline Animus

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Re:domanda riguardo ai ruoli
« Risposta #4 il: Maggio 29, 2013, 12:49:58 pm »
E' chiaro il fatto che esistono distinzioni biologiche tra i due sessi, incontestabili.
A mio avviso, esse non dovrebbero costituire una conseguente distinzione di "ruoli".

In un contesto relazionale (razionale) bisognerebbe interpretare in chiave antropologica e psico-evolutiva la relazione che intercorre  tra 'sesso' e 'genere' e constatare che il concetto e l'inconfutabilità delle differenze biologiche tra l'organismo maschile e quello femminile non dovrebbe giustificare la differenziazione degli obblighi, dei diritti e delle funzioni tra uomini e donne all'interno di una società.

Non dovrebbero, eppur ... lo sono.
Una cosa, banale certo, ma è anche dalle cose piccole che si vedono poi quelli grandi, è passare per le vie centrali di un grande città, Brera, e vedere così tanti gruppi di donne che bevono mangiano ridono si divertono e alla fine...pagano.
Tra li loro, sono egualitarie, oguna paga il proprio.

Ecco, poi penso: "certo, quelle stesse donne, quando escono, negli stessi posti, col proprio "manico", chissà perchè, chissà per come, tutto il loro egualitarismo, se lo dimenticano".



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Offline Betti

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Re:domanda riguardo ai ruoli
« Risposta #5 il: Maggio 29, 2013, 13:05:52 pm »
Non dovrebbero, eppur ... lo sono.
Una cosa, banale certo, ma è anche dalle cose piccole che si vedono poi quelli grandi, è passare per le vie centrali di un grande città, Brera, e vedere così tanti gruppi di donne che bevono mangiano ridono si divertono e alla fine...pagano.
Tra li loro, sono egualitarie, oguna paga il proprio.

Ecco, poi penso: "certo, quelle stesse donne, quando escono, negli stessi posti, col proprio "manico", chissà perchè, chissà per come, tutto il loro egualitarismo, se lo dimenticano".

Sarà che sono un po' "tarda", ma....non l'ho mica capita...
In che senso "pagano"?
"Manico" sta per cosa (chi?)?
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Offline Animus

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Re:domanda riguardo ai ruoli
« Risposta #6 il: Maggio 29, 2013, 13:11:35 pm »
Sarà che sono un po' "tarda", ma....non l'ho mica capita...
In che senso "pagano"?

Pagano quello che mangiano e bevono, se tu esci con una tua amica, fate alla romana o no?
Ecco, secondo me l'educazione per una società equalitaria tra UU e DD, senza distinzione di genere, dovrebbe incominciare anche da qui, e questo è un compito delle donne che credono in queste cose.
 :D
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Offline Betti

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Re:domanda riguardo ai ruoli
« Risposta #7 il: Maggio 29, 2013, 13:24:42 pm »
Adesso ho capito  :)

Si certo, se esco con una persona (uomo o donna che sia), si divide per due oppure ognuno/a paga quel che consuma.
Se è una frequentazione assidua, una volta pago io, la volta dopo paga l'altro/a.
Ci si mette d'accordo, insomma.
Penso sia anche naturale e rispettoso nei confronti di entrambe le parti.

Riconosco, comunque, sia un'abitudine piuttosto diffusa tra alcune donne, quella di "pretendere" che sia l'accompagnatore (maschio) a dover pagare il conto al ristorante o al bar/pub eccetera (oltre a mettere a disposizione auto e costo del carburante).
Ma è appunto una questione di educazione: per stesse, molte volte, è di regola approfittare della generosità di qualcuno, anche di amiche donne.
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Offline Stealth

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Re:domanda riguardo ai ruoli
« Risposta #8 il: Maggio 29, 2013, 13:30:50 pm »
Come ha detto Cosmos1 ognuno dovrebbe essere libero di scegliersi il ruolo e i ruoli che più gli aggradano, ma si finisce comunque per ricoprire quei ruoli che sono più congeniali.
In realtà ci sono delle pressioni affinché si ricoprano dei ruoli sulla base della "appartenenza" a una certa categoria, altrimenti si resta fuori. Per chi non è un problema star fuori la cosa non è grave, ma per chi ci tiene a non esserlo allora dovrà adeguarsi.

Tra uomini e donne ci sono sicuramente delle differenziazioni di ordine naturale in quanto una cosa è un cervello umano che cresce sotto l'influsso del testosterone altra un cervello umano che cresce sotto l'influsso di estrogeni, estradiolo, progesterone e chi più ne ha più ne metta.

Queste differenziazioni, però, non giustificano affatto comportamenti che un sano buon senso, uno spirito critico e un pizzico d'intelligenza potrebbero correggere. Inoltre la società ci mette del suo e ci costruisce sopra parecchio.

Faccio un esempio banale banale. Il fatto che una donna ai primi approcci con un uomo faccia la "sostenuta", si metta su di un piedistallo e aspetta (pretende?) che l'uomo faccia il primo, anzi i primi passi è una cosa in parte dovuta anche alla natura ma che non è affatto incorreggibile. E' che alle donne non conviene correggere.
E ciò è dovuto in buona parte anche al tipo di educazione che le donne ricevono, specialmente da parte dei genitori.
Educazione e natura però non giustificano affatto il comportamento tipico femminile che finisce con lo scoraggiare più che incoraggiare gli uomini di oggi (per quelli di un tempo forse la cosa era diversa).

Offline Animus

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Re:domanda riguardo ai ruoli
« Risposta #9 il: Maggio 29, 2013, 13:44:09 pm »
Riconosco, comunque, sia un'abitudine piuttosto diffusa tra alcune donne, quella di "pretendere" che sia l'accompagnatore (maschio) a dover pagare il conto al ristorante o al bar/pub eccetera (oltre a mettere a disposizione auto e costo del carburante).
Ma è appunto una questione di educazione: per stesse, molte volte, è di regola approfittare della generosità di qualcuno, anche di amiche donne.

Certo, educazione e "generosità", ma quando si tratta di separazioni e di generosità non c'è nulla , gli assegni che lui deve generosamente continuare ad elargire, per legge, come li chiami?


Vedi che il problema è che le donne dicono di volere certe "belle" cose , ma poi, non fanno nulla in primis, per cambiare le cattive abitudini femminili che non la parità di genere non hanno nulla a che vedere.
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Re:domanda riguardo ai ruoli
« Risposta #10 il: Maggio 29, 2013, 13:49:11 pm »
Come ha detto Cosmos1

O almeno così mi è parso di capire. Ma mi è venuto il dubbio. :wacko:

Offline Betti

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Re:domanda riguardo ai ruoli
« Risposta #11 il: Maggio 29, 2013, 13:57:16 pm »
Certo, educazione e "generosità", ma quando si tratta di separazioni e di generosità non c'è nulla , gli assegni che lui deve generosamente continuare ad elargire, per legge, come li chiami?


Vedi che il problema è che le donne dicono di volere certe "belle" cose , ma poi, non fanno nulla in primis, per cambiare le cattive abitudini femminili che non la parità di genere non hanno nulla a che vedere.

Beh, con la questione assegni di mantenimento, si passa ad altra faccenda.
Quando ci si separa, si va a scoperchiare il vaso di pandora. Se da entrambe le parti non c'è la volontà di venirsi incontro, di fare una valutazione equa e responsabile di quanto sia dovuto, allora diventa una guerra. E chi è il/la più risentito/a, spara più grosso.
Complesso il discorso dei figli.
Bisognerebbe che la legge si focalizzi soprattutto dalla loro parte, dalla parte dei minori.  Che il bambino/a, ragazzo/a possa godere di entrambi i genitori con la stessa partecipazione tempistica e affettiva: dare a disposizione a spizzichi e bocconi un fine settimana ogni due ad un genitore, non permette allo stesso di avere gli stessi diritti che invece ha l'altro/a che tiene il figlio/a con sè, di poter fare la propria parte, di poter essere un punto di riferimento sempre presente nella vita del figlio
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Offline fabriziopiludu

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Re:domanda riguardo ai ruoli
« Risposta #12 il: Maggio 29, 2013, 14:02:35 pm »

 
Come ha detto Cosmos1 ognuno dovrebbe essere libero di scegliersi il ruolo e i ruoli che più gli aggradano, ma si finisce comunque per ricoprire quei ruoli che sono più congeniali.
In realtà ci sono delle pressioni affinché si ricoprano dei ruoli sulla base della "appartenenza" a una certa categoria, altrimenti si resta fuori. Per chi non è un problema star fuori la cosa non è grave, ma per chi ci tiene a non esserlo allora dovrà adeguarsi.

Tra uomini e donne ci sono sicuramente delle differenziazioni di ordine naturale in quanto una cosa è un cervello umano che cresce sotto l'influsso del testosterone altra un cervello umano che cresce sotto l'influsso di estrogeni, estradiolo, progesterone e chi più ne ha più ne metta.

Queste differenziazioni, però, non giustificano affatto comportamenti che un sano buon senso, uno spirito critico e un pizzico d'intelligenza potrebbero correggere. Inoltre la società ci mette del suo e ci costruisce sopra parecchio.

Faccio un esempio banale banale. Il fatto che una donna ai primi approcci con un uomo faccia la "sostenuta", si metta su di un piedistallo e aspetta (pretende?) che l'uomo faccia il primo, anzi i primi passi è una cosa in parte dovuta anche alla natura ma che non è affatto incorreggibile. E' che alle donne non conviene correggere.
E ciò è dovuto in buona parte anche al tipo di educazione che le donne ricevono, specialmente da parte dei genitori.
Educazione e natura però non giustificano affatto il comportamento tipico femminile che finisce con lo scoraggiare più che incoraggiare gli uomini di oggi (per quelli di un tempo forse la cosa era diversa).
Ci si dimentica SEMPRE di considerare quanto più conti, sui ruoli!
 

Offline Animus

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Re:domanda riguardo ai ruoli
« Risposta #13 il: Maggio 29, 2013, 14:08:55 pm »
Beh, con la questione assegni di mantenimento, si passa ad altra faccenda.

Eh, lo so, la faccendo è un'altra, ma il portafogli e sempre dello stesso.
Abbiamo così scoperto una dimensione frattale, dal più piccolo al più grande, la legge è sempre quella e non cambia

"I sessi non dovrebbero costituire una conseguente distinzione di ruoli/genere", epperò...la costituiscono.

Vabbè Betty, stammi bene eh, è stato un piacere dia-logare con te.
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Re:domanda riguardo ai ruoli
« Risposta #14 il: Maggio 29, 2013, 14:29:44 pm »
Eh, lo so, la faccendo è un'altra, ma il portafogli e sempre dello stesso.
Abbiamo così scoperto una dimensione frattale, dal più piccolo al più grande, la legge è sempre quella e non cambia



Sono due scenari diversi, a parer mio.
Con la fine di un matrimonio si complica tutto.
I portafogli, tolta la questione figli o il mantenimento del coniuge economicamente più debole o disoccupato,  vanno a smagrirsi non solo dalla parte dell'uomo.

Riprendendo il discorso fatto da Giubizza:

Faccio un esempio banale banale. Il fatto che una donna ai primi approcci con un uomo faccia la "sostenuta", si metta su di un piedistallo e aspetta (pretende?) che l'uomo faccia il primo, anzi i primi passi è una cosa in parte dovuta anche alla natura ma che non è affatto incorreggibile. E' che alle donne non conviene correggere.

Se ci si accorge che fare da "tappetino" o da carta di credito umana, perché continuare a frequentare una persona che non ci sta bene? Ci si saluta ancor prima di arrivare al dunque, no?

Sta alla persona che dovrebbe "correggersi" cambiare atteggiamento per essere più civile possibile, altrimenti troverebbe sempre un muro, a meno che non riesca a trovare a chi può star bene tale atteggiamento di predominio e imposizioni (e anche qui, lo dico molto spicciolamente, sono molteplici le cause che possono fare leva su questo svilente modo di essere: la paura di non essere accettati, di rimanere soli e altro). E' anche vero che tante volte, famelici(che) ed egoisti/e si diventa con il tempo (e non credo proprio sia una prerogativa strettamente femminile)
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