Autore Topic: Donne in rosso  (Letto 3887 volte)

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Offline skorpion72

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Donne in rosso
« il: Marzo 14, 2013, 12:11:01 pm »
Rega' ho trovato sta robaccia su internet

http://www.comunisti-italiani.it/upload/dl/Dipartimento_Organizzazione/Manifesti/FOGLIO_DELLE_DONNE_IN_ROSSO_-_febbraio_2013.pdf

C'è qualcuno forte di stomaco che riesca ad estrapolare i contenuti più significativi e li possa postare nel topic "Cosa pensano le donne degli uomini"?

Scusatemi veramente, ma oggi lo stomaco proprio non mi regge, metteteci pure che le donne di sinistra le odio a morte tutte quante quindi si capisce...
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Online Massimo

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Re:Donne in rosso
« Risposta #1 il: Marzo 14, 2013, 12:30:08 pm »
Niente di nuovo sotto il sole: le donne hanno una sensibilità "particolare" per le problematiche
sociali che gli uomini non hanno. Ergo, sono più titolate degli uomini a rappresentare il "BENE"
e quindi, ovviamente, la sinistra italiana e in particolare il PD che può ben a dirittto essere ora
chiamato Partito Delle Donne. Essendo fallita ovunque l'ideologia di sinistra tanto vale a questo
punto adottare in pieno e totalmente l'ideologia femminista. E' consolante sapere che la lista di
Ingroia nella quale molte di queste anime belle femminili hanno deciso di militare è stata mandata
a cagare dagli elettori. E tra un pò, se ho ben fiutato l'aria che tira, anche il PD andrà a puttane.

Offline Warlordmaniac

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Re:Donne in rosso
« Risposta #2 il: Marzo 14, 2013, 12:45:06 pm »
Scusatemi veramente, ma oggi lo stomaco proprio non mi regge, metteteci pure che le donne di sinistra le odio a morte tutte quante quindi si capisce...

Le femministe sono parassite di "sinistra" (immagino che consideri il PD di sinistra, anche se è liberista, quindi più vicino alla destra), ma se segui i talkshow, sono quelle del PDL a fare letteralmente schifo. Ovviamente parlo delle politicanti, non delle elettrici.

Offline Warlordmaniac

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Re:Donne in rosso
« Risposta #3 il: Marzo 14, 2013, 12:55:28 pm »
Rega' ho trovato sta robaccia su internet

http://www.comunisti-italiani.it/upload/dl/Dipartimento_Organizzazione/Manifesti/FOGLIO_DELLE_DONNE_IN_ROSSO_-_febbraio_2013.pdf

C'è qualcuno forte di stomaco che riesca ad estrapolare i contenuti più significativi e li possa postare nel topic "Cosa pensano le donne degli uomini"?

Scusatemi veramente, ma oggi lo stomaco proprio non mi regge, metteteci pure che le donne di sinistra le odio a morte tutte quante quindi si capisce...

Sono di questi giorni, in occasione della campagna elettorale, gli appelli e le richi
-
este di impegno sul tema del “femminicidio” (vedi la Convenzione nazionale contro
la violenza “No more”, il decalogo che Amnesty sta sottoponendo ai leader delle
coalizioni e ai candidati, la campagna “One Billion Rising” per il prossimo 14 feb
-
braio – a cui in Italia hanno aderito già molte associazioni e forze politiche.
Le donne uccise in Italia sono state 124 solo nel 2012. E i dati Istat riportano che
tra il 2000 e il 2011 le donne morte a causa della violenza maschile sono state più
di 1500, e circa il 70% di queste a causa di violenza domestica. Nel 2012, l’85% di
questi delitti sono avvenuti non per mani estranee ma all’interno di relazioni di cop
-
pia.
Il ritorno delle donne tra le mura domestiche, dunque, inverte il cammino storico in
-
trapreso verso l’emancipazione e le rende più vulnerabili alla violenza dei partner.
I progetti di legge contro la violenza sulle donne depositati nella precedente legisla
-
tura coprono comunque una ipocrisia di fondo, perché non intervengono e nemmeno
considerano il contesto sociale ed economico. L’ipocrisia raggiunge il massimo con
il governo Monti, che ha firmato ma non ratificato la Convenzione di Istanbul contro
la violenza domestica in vigore a livello europeo.
Alla luce di quanto detto, quindi, è evidente che occorre avviare una profonda tras
-
formazione del mercato del lavoro e del sistema economico dominato dalle banche,
dai monopoli e dalle multinazionali: la possibilità dell’accesso al lavoro, a un reddito
minimo garantito, alla parità salariale, a una indipendenza economica e a una realiz
-
zazione professionale rappresentano aspetti essenziali di una condizione più gener
-
ale di sicurezza e di dignità delle donne, e allo stesso tempo rappresenta un freno alla
violenza e dunque un elemento di tutela per tutte



Alcune linee direttrici possono, quindi, essere:
-
Avviare iniziative di sostegno alla prevenzione e alle strutture antiviolenza,
riconoscere con una legge ad hoc la loro esistenza; moltiplicare i consultori e le case
rifugio per una maggiore protezione e assistenza per le donne
;
-
Respingere gli attacchi alla legge 194 e pretendere la sua applicazione,
potenziare i consultori, garantire il legittimo ricorso all’interruzione volontaria di
gravidanza e alla pillola RU486 attraverso la regolamentazione dell’obiezione di
coscienza, che non può essere ammessa nelle strutture pubbliche
;
-
intervenire nelle scuole per informare, prevenire, contrastare culturalmente
gli stereotipi di genere e tutte le forme di discriminazione delle donne
, e inserendo
tra le materie di studio l’educazione alla sessualità e alla affettività.
-
dare centralità all’impegno delle donne nella società e nel lavoro, attraverso
il ripristino delle conquiste sociali che si sono ottenute dal dopoguerra in poi a seguito di dure battaglie;
-
Infine va promosso in tutti i modi un maggiore impegno delle donne in politica. Anche per questo stiamo operando per costituire l’Assemblea delle donne comuniste del Pdci.

Le compagne del gruppo promotore dell’A.Do.C., quindi, sono impegnate nella
campagna elettorale a sostegno delle liste di Rivoluzione Civile, nella costruzione
dell’Assemblea nazionale e nell’organizzazione di una Giornata di lavoro in progress, dal titolo “donne sotto padrone”, che si svolgerà attraverso assemblee, workshop e tavole rotonde, in cui vorremmo coinvolgere le diverse istanze organizzative
del nostro partito, a partire dalla sua componente giovanile. Ma il nostro progetto
vuole anche rivolgersi a tutte le altre forze comuniste, della sinistra, associative,
sociali e sindacali, nazionali e internazionali.

Offline Warlordmaniac

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Re:Donne in rosso
« Risposta #4 il: Marzo 14, 2013, 13:06:59 pm »
E' consolante sapere che la lista di Ingroia nella quale molte di queste anime belle femminili hanno deciso di militare è stata mandata
a cagare dagli elettori. E tra un pò, se ho ben fiutato l'aria che tira, anche il PD andrà a puttane.

Se Ingroia ha fallito, il PDCI da solo ora come ora non prenderebbe neanche lo 0,1%.
Il PDCI nasce da quel distaccamento di Rifondazione Comunista che seguendo Cossutta, voleva rimanere fedele al governo Prodi I (o già D'Alema, non ricordo); non so per quale motivo, i Comunisti Italiani di Cossutta erano e sono composti da ex PCI, cioè dal partito che con Togliatti ha sostenuto lo Stalinismo, quando ancora per tutti Stalin era associato al Comunismo. Quindi il PDCI è tuttora in mano a degli ex-Stalinisti, sburgiardati dagli eventi della storia.

Mi chiedo ancora se, in assenza di un'alleanza col PD, in presenza di un'alleanza con Rifondazione Comunista sia nella coalizione in Italia che nel partito Europeo, che senso abbia attualmente questo partito.
Non escludo che chiuda i battenti a breve.

Offline Lucia

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Re:Donne in rosso
« Risposta #5 il: Marzo 14, 2013, 13:12:26 pm »
è solo comunista.
Parla molto non dice niente.

Offline Warlordmaniac

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Re:Donne in rosso
« Risposta #6 il: Marzo 14, 2013, 13:52:42 pm »
Comunisti a parole. Dal programma di RivCiv non si direbbe che lo siano.

Offline skorpion72

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Re:Donne in rosso
« Risposta #7 il: Marzo 14, 2013, 14:15:25 pm »
La loro mail è donne_in_rosso@libero.it

Gli mandiamo un paio di righe tutti?
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Offline vnd

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Re:Donne in rosso
« Risposta #8 il: Marzo 14, 2013, 14:26:23 pm »
La loro mail è donne_in_rosso@libero.it

Gli mandiamo un paio di righe tutti?

E a che servirebbe?

Le righe dovremmo mandarle ai parlamentari.
Vnd [nick collettivo].

Offline Lucia

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Re:Donne in rosso
« Risposta #9 il: Marzo 14, 2013, 14:27:31 pm »
Comunisti a parole. Dal programma di RivCiv non si direbbe che lo siano.

ma si è lo stesso stille paranoico che avevano i giornali comunisti, nella ricerca del nemico, oppressore, e si presentano come i salvatori
RdV aveva assolutamente ragione nella prima parte del suo libro, femminismo e comunismo usano le stesse strategie, qui sono una e la stessa cosa.
Non so se ha senso parlare con loro, tanto ripetono sempre le stesse cose.
Forse inventando un'altro oppressore li passa voglia di parlare male di uomini, ma hanno bisogno di sentirsi oppresse per vendicarsi cioè fare rivoluzione, se non che gusto c'è?!

Offline skorpion72

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Re:Donne in rosso
« Risposta #10 il: Marzo 14, 2013, 14:39:59 pm »
E a che servirebbe?

Le righe dovremmo mandarle ai parlamentari.

Serve a rompergli un po' le scatole, poi nulla osta a mandarle pure ai parlamentari. Certo che se gli scrivo solo io fanno presto a dire "vabbeh ecco il matto di turno", se magari di mail gliene arrivano un bel po', magari la prossima volta la cresta la abbassano un pelo. Stare sempre a dire "ma tanto non serve a nulla" non serve a nulla, se non a far ingrossare le loro fila, se si comincia a farci sentire forse le cose cambiano, magari anche di poco (meglio poco che nulla), se stiamo sempre zitti non cambieranno mai, questo è poco ma è sicuro.

Questo è quello che ho scritto io:

Citazione
Visto che siete tanto brave a scrivere quanto siete sempre e solo povere vittime, e di quanto brutti e cattivi siamo noi uomini, date un'occhiata a che "razza superiore" che siete voi donne e a quanto "immuni dal male" siete:

(.....) quì ho fatto un lungo elenco di fatti di cronaca

...e tanto altro ancora, potete proseguire la lettura quì http://violenza-donne.blogspot.com (ma sicuramente non lo farete perché la verità vi fa male, come sempre)

Questo per invitarvi a guardare dentro casa vostra invece di puntare sempre il dito (un bel posto dove mettervelo quel dito ce l'avrei da suggerirvelo).

E' inutile che rispondete, tanto la cancello prima ancora di aprirla: parlare con voi è tempo perso!
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Online fabriziopiludu

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Re:Donne in rosso
« Risposta #11 il: Marzo 14, 2013, 14:48:50 pm »
 
La loro mail è donne_in_rosso@libero.it

Gli mandiamo un paio di righe tutti?
SI!
 

Offline Mercimonio

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Re:Donne in rosso
« Risposta #12 il: Marzo 14, 2013, 14:49:36 pm »
macche' comunisti, io ci ho vissuto in paesi comunisti e questi non valgono un pelo del culo dei comunisti veri.

la sinistra europea e' solo una copia malfatta del partito democratico americano e infatti include tutte le sue istanze su femminismo froci e societa' multietnica, la cosa grave e' che questi non se ne sono neanche accorti perche' dopo il 1989 il passaggio e' stato molto graduale e a piccoli passi e ci hanno messo 20 anni a cacciare dalla sinistra i quattro comunisti rimasti.

la sinistra in europa rappresenta solo gli interessi delle banche e dell'industria, non vedo nulla di piu' falso e ipocrita.



Offline Lucia

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Re:Donne in rosso
« Risposta #13 il: Marzo 14, 2013, 14:53:12 pm »
macche' comunisti, io ci ho vissuto in paesi comunisti

Anch'io, per quasi 18 anni,
 ma conosco anche il communismo cinese, cambogiano, albanese, e yugoslavo, s'assomigliano tutte
Certo non sono al potere, per fortuna
è vero gli oppressori e gli oppressi sono un po diversi, ma il discorso è uguale e lo stille è impossibile da non riconoscerlo.

Offline vnd

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Re:Donne in rosso
« Risposta #14 il: Marzo 14, 2013, 14:56:42 pm »
Serve a rompergli un po' le scatole, poi nulla osta a mandarle pure ai parlamentari. Certo che se gli scrivo solo io fanno presto a dire "vabbeh ecco il matto di turno", se magari di mail gliene arrivano un bel po', magari la prossima volta la cresta la abbassano un pelo. Stare sempre a dire "ma tanto non serve a nulla" non serve a nulla, se non a far ingrossare le loro fila, se si comincia a farci sentire forse le cose cambiano, magari anche di poco (meglio poco che nulla), se stiamo sempre zitti non cambieranno mai, questo è poco ma è sicuro.

Questo è quello che ho scritto io:

Ok.
Allotra mando la mia decostruzione del loro delirante manifesto.
Vnd [nick collettivo].