Autore Topic: Laura Boldrini nuova presidentessa della Camera, andiamo bbbbene !  (Letto 8533 volte)

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Offline Mercimonio

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Re:Laura Boldrini nuova presidentessa della Camera, andiamo bbbbene !
« Risposta #30 il: Marzo 17, 2013, 20:17:18 pm »
ah i poveri ormai sono il sacco da boxe dell'occidente ... e presto saranno bestiame in tutto e per tutto.

il capitalismo attuale sta fallendo in ogni settore, oggi cipro, domani grecia, poi spagna e poi finalmente italia e io me la ridero'.

Online fabriziopiludu

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Offline JAROD72

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Re:Laura Boldrini nuova presidentessa della Camera, andiamo bbbbene !
« Risposta #32 il: Marzo 18, 2013, 22:21:40 pm »
Reggio C.: gli auguri a Laura Boldrini da parte dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia


http://www.strettoweb.com/2013/03/reggio-c-gli-auguri-a-laura-boldrini-da-parte-dellassociazione-nazionale-partigiani-ditalia/66521/#chiudi_adv

Riceviamo e pubblichiamo:




Oggi, 16 marzo, Laura Boldrini, figlia del comandante partigiano Bulow (Arrigo Boldrini), da numerosi anni Portavoce dell’Alto Commissariato ONU per i rifugiati, è stata eletta Presidente della Camera ed appena eletta, nel suo discorso d’insediamento, ha sottolineato la bellezza della nostra Carta Costituzionale, nata dalla Resistenza e dall’appassionato impegno delle donne e degli uomini eletti nell’Assemblea Costituente.

Appena avuta la notizia dell’elezione, l’A.N.P.I. di Reggio ha indirizzato alla neo-Presidente della Camera un messaggio di auguri ed un invito a partecipare ad una delle iniziative programmate per il 2013.

Anche domani, domenica 17 marzo 2013, sarà festa, sarà la “Festa dell’Unità d’Italia, della Costituzione, dell’inno e della bandiera”, che l’ANPI ricorderà attraverso una specifica iniziativa sul tema “Storie di r-esistenze e di Costituzione”.

Offline Mercimonio

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Re:Laura Boldrini nuova presidentessa della Camera, andiamo bbbbene !
« Risposta #33 il: Marzo 19, 2013, 14:58:43 pm »
ahh come fosse un vanto esser figli di un partigiano e stalinista ??



ma comunque, divertente commento di Ferrara contro la Boldrini :

Ferrara: “Parlamentari M5S? Alieni e mostri orrendi che hanno invaso le Camere”
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/03/18/ferrara-parlamentari-m5s-alieni-e-mostri-orrendi-che-hanno-invaso-camere/225175/

Giuliano Ferrara lancia in resta contro il Movimento 5 Stelle e i nuovi presidenti della Camera e del Senato. Ospite di “In Onda”, su La7, il direttore de “Il Foglio” stronca i parlamentari pentastellati, definendoli “ex commentatori” del blog di Grillo. “La storia del M5S” – afferma – ” è una storia di dementi. Punto e basta. Se leggete i commenti sul blog di Grillo, vedrete delle cretinate e delle scemenze abissali, scritte da chi solitamente sta oziando, piene di insulti, di stupidaggini e di vaffanculo. Una cosa molto coprolalica“. E sui nuovi deputati e senatori del movimento, infierisce: “Questi qui sono sempre in rete, nell’arca di Noè di Grillo e Casaleggio, e ora sono sono sbarcati in Senato e alla Camera: fanno quei video, girano con l’apriscatole. E’ l’invasione degli alieni, sono dei mostri orrendi. E’ una schifezza rivoluzionaria orrenda”. E aggiunge: “Bisognerebbe mandare i carabinieri, chiudere la Camera e il Senato. I leghisti sono aristocratici dell’antica partitocrazia in confronto ai grillini. Ed ora, appena arrivati, sono lì che litigano col padrone. Ha ragione Berlusconi, il M5S è Scientology“. Sul metodo di Grillo, definito “un comico annoiato a cui non va più di sbigliettare nei teatri”, Ferrara è altrettanto critico: “E’ roba da psichiatri, da arma dei carabinieri, da 118″. E prosegue: “Ma li avete visti questi parlamentari? Una, come Giannino, ha la laurea in Alabama; un’altra si è subito dimessa. Non sanno niente, sono incapaci“. Ferrara si confronta poi vivacemente con Giuseppe Cruciani e con più veemenza con Bianca Berlinguer, quando definisce “un gigante ” Berlusconi di fronte al M5S, aggiungendo: “Non paragoniamo la merda col risotto”. Demoliti dall’Elefantino anche Piero Grasso, additato come “un furbo” e “un volatile”, e Laura Boldrini. “E’ un’amica di Vendola eletta grazie a Bersani, senza che meritasse qualla nomina” – tuona Ferrara – “Era portavoce de che? L’Onu è un cesso, sono tutti ladri e ubriachi, è una delle organizzazioni più ridicole del mondo”

Offline Warlordmaniac

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Re:Laura Boldrini nuova presidentessa della Camera, andiamo bbbbene !
« Risposta #34 il: Marzo 19, 2013, 15:19:46 pm »
Laura Boldrini NON è figlia del partigiano/parlamentare Arrigo Boldrini detto Bulow.

Offline ilmarmocchio

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Offline ilmarmocchio

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Re:Laura Boldrini nuova presidentessa della Camera, andiamo bbbbene !
« Risposta #36 il: Marzo 20, 2013, 12:04:05 pm »

 
Cosa si nasconde dietro l'"industria della solidarietà"?   

di Anna Bono

(Ong, o Ngo nell'acronimo inglese) dedite ad attività umanitarie.Ad esse va aggiunto un numero immenso di Ong nazionali e di «Mongo», acronimo di My Own Ngo: così vengono familiarmente chiamate le associazioni benefiche create da piccoli gruppi di cittadini che operano contando sui propri fondi e su donazioni di amici e conoscenti. L'Undp, il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, calcola che al mondo esistano oltre 37.000 organizzazioni non governative internazionali (Ong, o Ngo nell'acronimo inglese) dedite ad attività umanitarie.
 
polman-linda.jpg

Autore:Linda Polman
Editore:Mondadori
Prezzo:16 €
Pagine:214



L'Undp, il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, calcola che al mondo esistano oltre 37.000 organizzazioni non governative internazionali
Secondo l'università americana John Hopkins, tutte le Ong internazionali e nazionali messe insieme rappresentano la quinta economia del pianeta, con un bilancio annuale, per le sole emergenze dovute a catastrofi naturali e conflitti armati, di sei miliardi di dollari offerti dai governi e di altre centinaia di milioni di dollari donati dai privati. La Croce Rossa Internazionale stima che al momento in ciascuna delle maggiori situazioni di crisi operino in media un migliaio di Ong e circa 10 diverse agenzie Onu.
Questi dati sembrano la confortante documentazione della generosità umana ben indirizzata e utilmente messa a frutto finché non si legge L'industria della solidarietà, il libro scritto da Linda Polman, una nota giornalista free lance olandese, docente di giornalismo presso l'Università di Utrecht. Vi si scoprono, raccontate da una professionista accreditata, sprechi, improvvisazione, protagonismi di operatori umanitari irresponsabili, cifre gonfiate sull'entità di un problema per ottenere più finanziamenti, concorrenza tra le Ong per aggiudicarsi l'attenzione dei mass media e quindi i fondi dei governi e degli organismi internazionali, rapporti più che approssimativi su spese e risultati conseguiti.
Tuttavia, se si trattasse solo di questo, si potrebbe continuare a pensare che, ciononostante, le Ong svolgono una indiscutibile funzione positiva, insostituibile e irrinunciabile, e quindi che le disfunzioni e le distorsioni, per tante che siano, non devono minimamente mettere in discussione l'attuale sistema degli aiuti internazionali perché sarebbe come buttare via il bambino con l'acqua sporca.
Ma Linda Polman affronta anche altri problemi che sollevano seri interrogativi sull'esito stesso delle attività umanitarie svolte in zone di guerra e che peraltro sono ben noti a tutti coloro che si occupano a vario titolo delle emergenze causate dai conflitti.
Tra quelli descritti dall'autrice, vi è il fenomeno dei cosiddetti refugee warriors, i combattenti che si mescolano e si nascondono tra i civili accolti nei campi per profughi e sfollati. Si tratta di una tattica abituale al punto che - scrive Linda Polman - «secondo alcune stime, tra il 15 e il 20 per cento degli abitanti dei campi profughi del mondo sono refugee warriors che tra un pasto e un trattamento medico portano avanti le loro guerre».
Un caso particolarmente grave si è verificato nei campi allestiti a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo orientale, per accogliere centinaia di migliaia di profughi dal Rwanda dopo lo scoppio della guerra civile che nella primavera del 1994 ha provocato la morte, secondo le stime governative, di 937.000 persone prevalentemente di etnia Tutsi in soli 100 giorni. A lasciare il paese inseguiti dall'esercito Tutsi erano gli Hutu, autori del genocidio, inclusi i militari e l'intera classe politica, che continuarono per qualche tempo il massacro dei Tutsi in patria e anche di quelli residenti in Congo, tornando ogni sera nei campi trasformati in quartieri militari sotto gli occhi degli operatori umanitari.
Ma ancora più preoccupante è la quantità immensa di denaro e di beni destinati alle popolazioni in difficoltà, seviziate, spogliate di ogni bene e messe in fuga dalle milizie contendenti, che in un modo o nell'altro - sotto forma di dazi per il transito dei convogli, di estorsioni, percentuali concordate, furti sistematici e via dicendo - finiscono invece sistematicamente nelle mani dei combattenti, i quali perciò dispongono di essenziali risorse per continuare a lottare e a infierire sui civili inermi. «Grazie ai proventi delle trattative con le organizzazioni internazionali - spiega Polman - i gruppi in lotta mangiano e si armano, oltre a pagare i loro seguaci» e questo influisce in maniera decisiva sull'intensità e sulla durate delle guerre. Nel gergo degli addetti al lavoro, questi accordi tra Ong e combattenti vengono definiti «shaking hands with the devil»: patti con il diavolo.