Autore Topic: L'inversione dell'onere della prova  (Letto 11252 volte)

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Offline skorpion72

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L'inversione dell'onere della prova
« il: Marzo 16, 2013, 14:16:47 pm »
Ho sempre il solito dubbio: leggo da molte parti che per i reati di violenza sessuale sia invertito l'onere della prova (tradotto in italiano: se una idiota mi accusa di averla violentata e io non ho le prove della mia innocenza, anche se lo sono vado in gabbia), e sto cercando i riferimenti di legge.

Ho letto questo documento

http://parlamento16.openpolis.it/atto/documento/id/2501

Citazione
PROPOSTA DI LEGGE
 d'iniziativa dei deputati
 DE CORATO, ASCIERTO, BERNARDO, BIANCOFIORE, CARLUCCI, CASTIELLO, CONSOLO, MAZZOCCHI, MIGLIORI, MISTRELLO DESTRO, MISURACA, OSVALDO NAPOLI, PORCU, PROIETTI COSIMI, RAISI, RAMPELLI, SAGLIA, CASSINELLI, CATONE, CICCIOLI, LAFFRANCO, SPECIALE, STASI
 Norme in materia di costituzione di parte civile dei comuni nei procedimenti per violenza sessuale

(.....)

Con la citata   legge n. 66 del 1996  cambiano finalmente anche i termini processuali, con l'inversione dell'onere della prova, grazie alla quale non è più la vittima a dover «dimostrare» di essere stata stuprata, ma l'aggressore a dover dimostrare di essere innocente.

(.....)

Ho cercato la legge 66 del 1996

http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&ved=0CDEQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.bollettinoadapt.it%2Fsite%2Fhome%2Findice-a-z%2Fper-argomento%2Fdocumento19205.html&ei=gXBEUfugB86rPKmKgMgG&usg=AFQjCNH_l-RSz9cwPMDd3gSl2MMH-9u6pw&sig2=DBguXX3AjGHUIVsTnT_oPQ

ma non ci ho trovato niente.

Mi date una mano? Probabilmente mi è sfuggito
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Offline skorpion72

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Re:L'inversione dell'onere della prova
« Risposta #1 il: Marzo 17, 2013, 11:23:04 am »
Ma c'è qualcuno che sa darmi una cazzo di risposta, porca troia???????

Se non andiamo a far luce sugli aspetti concreti delle leggi che ci fanno incazzare è inutile che stiamo quì a sfogarci inutilmente!

Se vogliamo che certe cose vengano cancellate bisogna metterci la lente di ingrandimento, altrimenti che richieste possiamo fare??????

Se qualcuno pensa "tanto è tutto inutile" allora lasciasse perdere anche di stare a sfogarsi gratuitamente perché "tanto è tutto inutile".
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Offline vnd

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Re:L'inversione dell'onere della prova
« Risposta #2 il: Marzo 17, 2013, 11:45:25 am »
Ma c'è qualcuno che sa darmi una cazzo di risposta, porca troia???????

Se non andiamo a far luce sugli aspetti concreti delle leggi che ci fanno incazzare è inutile che stiamo quì a sfogarci inutilmente!

Se vogliamo che certe cose vengano cancellate bisogna metterci la lente di ingrandimento, altrimenti che richieste possiamo fare??????

Se qualcuno pensa "tanto è tutto inutile" allora lasciasse perdere anche di stare a sfogarsi gratuitamente perché "tanto è tutto inutile".

Il fatto è che ne abbiamo già parlato ai tempi dell'incursione di fikasekka.

In rete troverai dichiarazioni della Carlucci che si vanta di aver invertito l'onere della prova facendo riferimento al provvedimento legislativo che, probabilmente, è quello che hai citato.

Ora, il testo ha molti rimandi a leggi precedenti e non troverai mai espressamente scritto che uno dei cardini del nostro diritto ossia la presunzione di innocenza è stato ribaltato.

In realtà però ci sono due aspetti decisamente gravi che, di fatto, dimostrano che la carlucci ha parlato a ragion veduta:
1. La carcerazione preventiva,   all'atto della denuncia. In un certo senso è come se l'imputato fosse considerato automaticamente colpevole. Al limite gli sono concessi i domiciliari ma, dal punto di vista pratico e del diritto  è comunque una cosa gravissima. Lo scopo del gioco, infatti, non è tanto quella di sbattere in galera un colpevole qualsiasi ma di tutelare il cittadino innocente accidentalmente  incappato nelle maglie della giustizia.
Questa era civiltà.
Ora, in caso di denuncia, uno viene immediatamente allontanato da casa sua e messo dentro.
Poi, se al termine del processo e successivi ricorsi sarà assolto, sarà liberato.
Intanto, in questo modo, coi tempi della giustizia italiana, si sarà passato una ventina d'anni di merda.

2. La deposizione della vittima ha valenza di testimonianza.
Il testimone giura. L'imputato non solo non giura ma ha anche il diritto di mentire, ne consegue che la parola dell'imputato vale meno di quella dell'accusatrice.
Quindi l'imputato, se vuole salvarsi, deve dimostrare di essere innocente: inversione dell'onere della prova.

Ecco perché la falsa accusa di stupro si rivela un'efficace arma di minaccia, ricatto e vendetta.


Ora.... io non sono avvocato. Quindi posso aver capito male.
Fai una ricerca nel nostro sito.
Vnd [nick collettivo].

Offline Red-

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Re:L'inversione dell'onere della prova
« Risposta #3 il: Marzo 17, 2013, 13:39:41 pm »
Ma c'è qualcuno che sa darmi una cazzo di risposta, porca troia???????

Se non andiamo a far luce sugli aspetti concreti delle leggi che ci fanno incazzare è inutile che stiamo quì a sfogarci inutilmente!

Se vogliamo che certe cose vengano cancellate bisogna metterci la lente di ingrandimento, altrimenti che richieste possiamo fare??????

Se qualcuno pensa "tanto è tutto inutile" allora lasciasse perdere anche di stare a sfogarsi gratuitamente perché "tanto è tutto inutile".

Ti dò alcuni link:

http://studiolegalemeiecalcaterra.wordpress.com/2007/09/28/cassazioneviolenza-sessuale-a-dipendente-basta-parola-vittima/

http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20111107113541AAHKSQ1

  Dopo anni di dibattiti in Parlamento e nell'opinione pubblica è stata approvata nel nostro Paese la legge 15 febbraio 1996, n. 66, contro la   violenza sessuale  , con la quale, finalmente, si è ottenuto che la   violenza sessuale  non fosse più considerata un reato contro la morale pubblica - come fino ad allora previsto dal codice penale - ma contro la persona. Con la citata legge n. 66 del 1996 sono stati cambiati anche i termini processuali, con l'inversione dell'  onere della prova  , grazie alla quale non è più la vittima a dover «dimostrare» di essere stata stuprata, ma l'aggressore a dover dimostrare di essere innocente.
http://parlamento16.openpolis.it/atto/documento/id/21612

...E poi basta cercare in rete e si trovano diverse cose.

E' anche chiaro che una norma orripilante come questa non sarà mai sbandierata ai quattro venti, si farà sempre finta che non esista niente del genere. Ma, in concreto, basta evdere cosa accade nella realtà: se una donna accusa un uomo di violenza, costui viene incarcerato all'istante, senza bisogno di alcuna prova oggettiva. Poi, caso mai, sarà scarcerato, dopo un pò, se emergerà che si trattava di una bufala. L'unica cosa che può salvare qualcuno, ai giorni nostri e in Italia, è il sovreffollamento delle carceri, che potrà a volte far propendere il giudice verso altre misure di coercizione.
...Ma ragazzi, siamo nel mondo reale, non nel paese delle meraviglie, o nel paese delle favole. Non siamo nei fumetti, dove vince sempre la giustizia e l'amore e la libertà e gaudium magnum, evviva evviva. Qui nel paese reale le cose a volte sono più complicate, bisogna anche spermersi un pò il cervello, a volte, per capire la realtà.
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Offline Mercimonio

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Re:L'inversione dell'onere della prova
« Risposta #4 il: Marzo 17, 2013, 14:32:31 pm »
con l'inversione dell'  onere della prova  , grazie alla quale non è più la vittima a dover «dimostrare» di essere stata stuprata, ma l'aggressore a dover dimostrare di essere innocente.

peccato che l'intero diritto in occidente sia basato sull'opposto concetto e ci mancherebbe altro !

non mi stupirei se fosse anticostituzionale infatti.


Offline ilmarmocchio

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Re:L'inversione dell'onere della prova
« Risposta #5 il: Marzo 17, 2013, 14:34:04 pm »
Citazione
Red : E' anche chiaro che una norma orripilante come questa non sarà mai sbandierata ai quattro venti, si farà sempre finta che non esista niente del genere. Ma, in concreto, basta evdere cosa accade nella realtà

Quoto. Non si troverà mai una legge che apertamente dica che nei reati sessuali esiste l'inversione dell' onere della prova.
Una tale norma non può esistere perchè chiaramente incostituzionale.
Quindi nei codici non c'è.
Ma ciò che conta NON sono i codici, bensì le sentenze.
E' inutile stare sempre a tirare fuori gli articoli della Costituzione, o del codice civile/penale.
I giudici, grazie alla facoltà di interpretare le leggi, possono stravolgerle.
Inoltre, le leggi sono già scritte in modo ambiguo proprio per dare questa possibilità.
Non è che i legislatori sono stupidi : l'ambiguità è intenzionale.
Come fu intenzionale l'ambiguità e la debolezza di talune parti della Costituzione : in quel periodo era giusto così, oggi non più e i risultati si vedono.
Inoltre, oramai le sentenze della Cassazione fanno legge, o diritto che dir si voglia, in barba alla tripartizione dei poteri.
Per es, in Italia è impossibile far capire a un magistrato, ma a tanti cittadini comuni che la magistratura è un ordine e NON un potere. E finchè si riterrà che la nostra è la costituzione più bela del mondo, non si andrà avanti.
Infatti, nonostante la costituzione più bella del mondo, il referendum sulla responsabilità civile dei magistrati è stato aggirato, in barba all'art. 3 che dice che siamo tutti uguali.
Lasciamo perdere poi il 2 comma del'art 3 , che introduce tutto il casino che conosciamo

Offline Guit

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Re:L'inversione dell'onere della prova
« Risposta #6 il: Marzo 17, 2013, 15:47:09 pm »
L'inversione dell'onere di prova è esplicita nella legge europea, ratificata da noi, sulle molestie sessuali sul luogo di lavoro.
Per il reato di violenza sessuale in generale, essa si costituisce di fatto perché la parola della persona offesa ha anche valore di testimonianza. Quindi parola tua contro la mia, fa 2 a 1. La testimonianza dell'accusato non conta.


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Offline COSMOS1

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Re:L'inversione dell'onere della prova
« Risposta #7 il: Marzo 17, 2013, 15:50:05 pm »
skorpio, famme' capì cosa hai in testa

che significa "inversione dell'onere della prova"? a che proposito?

ti interpreto: intendi l'inversione dell'onere della prova per quel che riguarda la violenza sessuale
ma la violenza sessuale che cosa è? è un rapporto sessuale senza consenso
e il consenso chi lo deve dare? la denunciante!

basta. storia chiusa

se una donna ti denuncia di per sè significa che non era o non è (o non sarà) consenziente
per cui sei tu che dei dimostrare che lei invece lo era

il fatto che lei non avesse lesioni fisiche o che i vestiti non fossero strappati o che non abbia urlato o che tu abbia testimoni che lei è salita sulla tua auto ridendo, sono tutti indizi che un giudice deve interpretare per arguire che lei ERA (quando avete avuto quel rapporto) consenziente

la sentenza sull'impossibilità di stuprare una donna che porta i jeans fece infuriare le femministe, ma la dice lunga sulla difficoltà di provare il consenso: tu prendi una donna, la tieni ferma, le sfili i jeans, le apri le gambe, riesci a centrare il bersaglio, etc etc, con lei che si ribella e si nega? mah...

Oggi però siamo ad un gradino successivo, non so se te ne sei accorto: oggi l'onere della prova non è più solo all'accusato di stupro, ma anche a chiunque abbia avuto un rapporto con una donna (con uomini e animali al momento non c'è casistica) e non venga da lei immediatamente scagionato: sono noti i casi recenti di donne che non erano in grado di dire se erano o meno consenzienti nei quali comunque è stato aperto un fascicolo per violenza. Poi lei si è ripresa, si è ricordata, ci ha ripensato, e via, ma dal punto di vista della subcultura dominante se due si ubriacano e fanno sesso e lei viene trovata sbronza, lui l'ha violentata fino a prova contraria.
Dio cè
MA NON SEI TU
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Offline skorpion72

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Re:L'inversione dell'onere della prova
« Risposta #8 il: Marzo 17, 2013, 17:03:54 pm »
skorpio, famme' capì cosa hai in testa

Te lo spiego subito cosa c'ho in testa, anche se pensavo di essere stato sufficientemente chiaro: ho sempre sentito questa questione dell'onere della prova, in altri termini se io vengo accusato di avere compiuto atti sessuali nei confronti di una persona, non è più l'accusa a dover dimostrare la mia colpevolezza ma io a dover dimostrare la mia innocenza.

Siccome a me questa cosa non va bene affatto, vorrei provare a studiare il modo di cambiare le cose, e per cambiarle bisogna intanto vedere dov'è l'articolo (o gli articoli) di legge incriminato, questo è il punto di partenza: se non identifichiamo il punto dove sta il problema è meglio lasciar perdere, nessuno ci darà mai retta, o forse pensate che qualcuno prenda per oro colato quello che gli diciamo per semplice atto di fede?

Allora, visto che, da più fonti, sento dire di questa inversione che è diventata legge, voglio identificare gli articoli in questione, in modo da capire, in soldoni, dove bisogna intervenire, io ci ho provato, purtroppo non ci sono riuscito: c'è qualcuno che mi può aiutare?
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Offline Mercimonio

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Re:L'inversione dell'onere della prova
« Risposta #9 il: Marzo 17, 2013, 18:19:57 pm »
se due si ubriacano e fanno sesso e lei viene trovata sbronza, lui l'ha violentata fino a prova contraria.

il che e' la summa della dittatura anti uomo attuale.

in quasi tutti gli altri processi la parola di un ubriaco non verrebbe neanche considerata, e anzi sarebbe un aggravante l'essere stato ubriaco durante il "crimine".

se io da ubriaco picchio qualcuno o ammazzo qualcuno guidando una macchina e' doppiamente colpa mia !

se una donna da ubriaca va al porto e si fa scopare da tre marinai loro vanno in galera per stupro, questa e' follia pura, trovatemi una sola ragazza sobria in qualunque discoteca o in qualunque bar dopo mezzanotte !


Offline Cad.

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Re:L'inversione dell'onere della prova
« Risposta #10 il: Marzo 17, 2013, 20:10:01 pm »
L'"inversione dell'onere della prova" non la troverai mai scritta nel codice di procedura penale,
la motivazione più evidente e "formale" è che sarebbe anticostituzionale.
Personalmente ritengo non possa esserci anche perchè se scritto sui codici insinuerebbe in modo evidente il dubbio che vi possano essere condannati innocenti.

Ma oggi la rassicurante frase per chiunque abbia il timore di essere condannato ingiustamente solo in base alla parola di chi accusa ovvero "la mia parola contro la sua" non è valida!
Si pensa che la "mia parola contro la sua" senza "prove" non sia sufficiente alla condanna (anche il buon senso lo dice) ma la PROVA è oggi dalla legge anche la SOLA PAROLA DI CHI ACCUSA.
Il cerchio è chiuso.

Offline Red-

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Re:L'inversione dell'onere della prova
« Risposta #11 il: Marzo 18, 2013, 00:09:56 am »
....in altri termini se io vengo accusato di avere compiuto atti sessuali nei confronti di una persona, non è più l'accusa a dover dimostrare la mia colpevolezza ma io a dover dimostrare la mia innocenza. [...]
Si, è esattamente così, tutto il resto sono solo... "menate".
Solo che non si parli di "persoona", ma di donna.
"...se io vengo accusato di avere compiuto atti sessuali nei confronti di una donna, non è più l'accusa a dover dimostrare la mia colpevolezza ma io a dover dimostrare la mia innocenza.

Citazione
Siccome a me questa cosa non va bene affatto, vorrei provare a studiare il modo di cambiare le cose, e per cambiarle bisogna intanto vedere dov'è l'articolo (o gli articoli) di legge incriminato, questo è il punto di partenza: se non identifichiamo il punto dove sta il problema è meglio lasciar perdere, nessuno ci darà mai retta, o forse pensate che qualcuno prenda per oro colato quello che gli diciamo per semplice atto di fede?

Allora, visto che, da più fonti, sento dire di questa inversione che è diventata legge, voglio identificare gli articoli in questione, in modo da capire, in soldoni, dove bisogna intervenire, io ci ho provato, purtroppo non ci sono riuscito: c'è qualcuno che mi può aiutare?
E' già stato spiegato: un articolo che dica in modo esplicito ed incontestabile che tu devi dimostrare la tua innocenza se ti accusano, forse non esiste.
Però si è approvata una legge che lascia spazio alla totale discrezionalità del giudice se sei colpevole o no, se lei ti accusa senza prove. Il link che ho postato parla di una e di uno, lei diceva: mi ha toccato il sedere e ci ha provato, lui diceva di no. E' stato condannato ad un anno con la condizionale, unico indizio la parola di lei.
In concreto: l'inversione dell'onere della prova esiste nei fatti. E per verificarlo, come è stato detto, basti vedere le sentenze della cassazione, che appunto fanno precedente e quindi valgono quanto una legge.
« Ultima modifica: Marzo 18, 2013, 00:25:26 am da Red- »
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Offline Red-

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Re:L'inversione dell'onere della prova
« Risposta #12 il: Marzo 18, 2013, 00:21:13 am »
Per chiarire meglio, se valesse il principio di innocenza sino  a PROVA contraria, quell'uomo di cui sopra NON sarebbe stato condannato, perchè non c'erano prove a suo carico.
Ora, se la logica è ancora logica, mi si deve dimostrare dove sbaglio.

...Ergo, il principio secondo cui ognuno è innocente sino a prova contraria, non vale, se ad accusare è una donna.
...Almeno in questo caso, sicuramente no.

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Offline TheDarkSider

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Re:L'inversione dell'onere della prova
« Risposta #13 il: Marzo 18, 2013, 04:45:30 am »
il che e' la summa della dittatura anti uomo attuale.

in quasi tutti gli altri processi la parola di un ubriaco non verrebbe neanche considerata, e anzi sarebbe un aggravante l'essere stato ubriaco durante il "crimine".

se io da ubriaco picchio qualcuno o ammazzo qualcuno guidando una macchina e' doppiamente colpa mia !

se una donna da ubriaca va al porto e si fa scopare da tre marinai loro vanno in galera per stupro, questa e' follia pura, trovatemi una sola ragazza sobria in qualunque discoteca o in qualunque bar dopo mezzanotte !
Quoto al 100%
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline Mercimonio

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Re:L'inversione dell'onere della prova
« Risposta #14 il: Marzo 18, 2013, 06:36:24 am »
Quoto al 100%

io vorrei che allora si istituzionalizzasse la cosa :

vorrei vedere cartelli nei bar e nelle discoteche che avvertono chiaramente che se scopi una tipa ubriaca
lei puo' mandarti in galera per stupro, il tutto corredato con le foto degli ultimi 5-6 ingabbiati.

ne' piu' ne' meno che negli hotel e nelle guesthouse dove qui mettono cartelli contro la prostituzione, pedofilia, spaccio di droga, etc.

vorrei anche vederli nei taxi, nella metro, sui treni, in posta.

le donne devono capire di essere un pericolo pubblico a causa delle leggi pro-donna.

questi scandali succedono perche' troppi uomini sono completamente disinformati sulla legislazione, si illudono che avranno un processo equo, che l'accusatrice dovra' portare prove inoppugnabili ... e' qui il disastro.

ci chiediamo perche' nessuno si incazza, beh sicuramente anche perche' non sono al corrente di quanto le leggi siano sbilanciate a favore della donna e delle accusatrici, la parola di un uomo ormai non vale un cazzo.