Questa favola sull'uomo come cavallo da tiro mi riccorda questa canzone ungherese che non mi è mai piaciuto. L'ho provato a tradurrlo per voi un po.
Stai dormendo dolcemente
Qualcuno bussa alla finestra
E arrivato l’ordine
Devo partire subito
Tu Stai sdraiata al caldo
La tua pelle è tenera come un sogno
Per te mi sveglio, lo faccio solo per te
Al collo hai una collana d’oro
Il tuo piumino è di seta
Come abbracci bene!
Lei:Che fatica è il lavoro
Hai bisogno di un maschio
Ma temi per i tuoi seni
Sei bella e vanitosa
Il tuo tesoro è il tuo corpo
Ref: Sto faticando (1) per te (faccio la battuta di caccia per te)
Che non ti manchi nulla
Non hai trovato uno migliore
Per questo stai con me
(bis)
Ho paura dei cani, ho nausea se vedo sangue
Le ragazze mi hanno sempre disprezzato
Non son nessuno
Inseguo la preda
Lavoro, caccio, inseguo la preda per altri , altri cacciano me (altri danno botte a me io do agli altri)
Non ho mai vinto
Non vincerò neanche adesso
Non so uccidere
E non ne avrei neanche il coraggio
Sto girando nella foresta, cercando animali selvatici
Sono solo un battitore (non sono un cacciatore)
Non sparate!
Ref: Sto faticando (1) per te
Che non ti manchi nulla
Tu non hai trovato uno migliore
Per questo stai con me
Sto faticando per te
Fino allo sfinimento
Che a te non manchi nulla
Che tu abbia cosa metterti e toglierti
Non hai trovato uno migliore
Per questo stai con me
Lo so che sogni avere qualcuno migliore
Ma io ti voglio bene lo stesso….
1. in ungherese si usa lo stesso termine per dire faticare, spingere in avanti, inseguire, svegliare la preda davanti ai cacciatori che questi ultimi possano spararli .