Bhishma, così rischiamo solo di diventare dei parassiti speculari al femminismo. Ma noi non siamo l'opposto del femminismo, antifemminismo è per la parità, il femminismo no; siamo tutta un'altra cosa.
Ti faccio un'esempio. Parassitando il PDL potremmo vincere le prossime elezioni (molto difficile secondo me) e poi avere dei contentini in termini di... che cosa? Quote azzurre? Eliminazioni delle quote rosa?
Rimarrà sempre il fatto che la fica costa mille volte più del cazzo e l'empatia nei nostri confronti equivale a zero, soprattutto se equiparata a quella del "sesso che subito per millenni". Ma qualsiasi contentino che riceveremmo, noi, ma anche loro le femministe, sono contentini che a livello economico, non contano nulla. Si tratta solo di uno spostare i soldi da una parte all'altra. Come potrebbe il PDL ad esempio diminuire le morti sul lavoro, quelle che vede vittime gli uomini nel 94% dei casi? Nell'ambito di un'economia capitalista, dove vige il libero mercato, le pressioni sui lavoratori saranno sempre maggiori e i lavoratori che rischiano la vita sono uomini.
Continuo a vedere la QM come questione trasversale ai partiti, in attesa dello sviluppo di questa crisi economica, con la quale non staremmo qui a vedere uomini e donne e cose del genere.
Noi stiamo parlando della società dei media,lasocietà dei media vive nell'illusione che un determinato problema,una volta che arrivano le telecamere,fai le manifestazioni,fai le ''campagne di informazione'',ed è così che lo risolvi...
Questo può essere vero per l'aids,e i problemi di prevenzione sanitaria,ma è assurdo per i problemi di natura sociale.
Questo è un problema ulteriore rispetto al femminismo,nel senso che la nostra società vive nell'illusione che tu parlando di un problema,facendoci la trasmissione sopra,lo risolvi.
E' quella che potremmo definire ''cultura di Report+Saviano'',c'è un problema arrivano le telecamere,ci fanno un libro e fanno un ''azione sociale'',che mira al miglioramento di quel problema
Le cosiddette violenze sulle donne,non è che non esistano,o non siano un problema,però sono sopravvalutate,proprio perchè è passata l'idea,che parlandone ogni 5 minuti,la popolazione si sarebbe ''sensibilizzata'',e sarebbero diminuite.
Ma questo non è accaduto,e non accadrà mai,anche quando ci sarà una giornata contro la violenza sulle donne,ogni 2 giorni.
In compenso,tutta ''l'azione sociale'',della ''società civile'',mirata a risolvere questo problema,E' ESSA STESSA DIVENTATA UN PROBLEMA,CHE COME PENSIAMO NOI,E' DIVENTATO DECISAMENTE PIU' GROSSO,DEL PROBLEMA CHE SI PROPONEVA DI RISOLVERE.
E COSI' ARRIVIAMO AL PUNTO FONDAMENTALE DELLA QUESTIONE CHE RENDE LA Q.M. REALMENTE UN FENOMENO LIBERTARIO,OGNI VOLTA CHE LO STATO LE ONG,LA ''SOCIETA' CIVILE''SI PREFIGGE DI RISOLVERE UN PROBLEMA DI TIPO ''SOCIALE'',NE CREA UNO 10 VOLTE PIU' GROSSO.
Se noi facciamo presente che il 95% delle morti sul lavoro è maschile,non lo dobbiamo fare presente,per volere le ''quote nere'',ovvero che per ogni uomo morto sul posto di lavoro,ci sia una donna morta sul posto di lavoro,ma per fare presente che il problema ''discriminazione delle donne nel lavoro'',è un falso problema costruito su una lettura parziale della realtà,mentre con una lettura più completa,si evince che il problema non sussiste,o comunque non è unidirezionale.
Ma se noi mirassimo ad ottenere che la percentuale di donne impiegate nei lavoratori usuranti diventasse la stessa degli uomini,mireremo a qualcosa che oltre a essere assurda sarebbe possibile solo tramite coercizione e obbligo,ovvero creeremmo una sorta di movimento identico al femminismo,e dunque SBAGLIATO.
Ed è questo il punto,che ogni volta che lo stato vuole risolvere un problema ''sociale'',lo fa tramite un meccanismo di coercizione,anche di tipo solo economico,arrogandosi il diritto di redistribuire,le proprietà e i redditi,secondo criteri di ''equità''.
Il punto,è che non ci voleva molto a capire,che ci sarebbero state categorie,che si sarebbero autoproclamate penalizzate,per usufruire del potere redistributivo dello stato.
Finchè non si comprenderà,che lo stato,può anche tutt'al più aver compiti di assistenza,ma non di REDISTRIBUZIONE,la QM non potrà definirsi libertaria.
Se io rubo dei soldi a un ricco nella sua supermegavilla,nessuno ha dubbi a definire questo un furto,se lo stato prende soldi da questo tizio e li da a me,no,non è un furto...
Ma siamo sicuri che sussista una reale differenza?(e parlo da persona appartenente a un ceto sociale,che avrebbe tutto l'interesse ad avere una ''redistribuzione'' dai ricchi).
Se ho postato un pdf di Rothbard del 1970,in cui attacca il feminismo,è per fare capire,che L'ANTIFEMMINISMO E'LIBERTARIO,ma anche per fare capire,che un partito ''degli uomini'',o partito ''antifemminista'',da solo non può esistere,proprio perchè verrebbe visto come una brutta copia del femminismo.
Non si può pensare di organizzare un partito antifemminista,sulla falsariga di quello femminista,noi dobbiamo inserirci in una corrente diametralmente opposta,non di stampo egualitarista,MA ANTI-EGUALITARISTA,il che vuol dire,che noi dobbiamo essere tutti uguali davanti alla legge,ma non tutti uguali tout court,perchè ESSERE TUTTI UGUALI PER LEGGE,SIGNIFICA ESSERE INEGUALI DAVANTI ALLA LEGGE.
Io ho pubblicato anche roba su uomini beta,perchè penso che dobbiamo essere compatti,e mi stanno benissimo i qmisti di sinistra.
Però se volete un parere personale,la QM è una lotta da inscrivere in una lotta più generale,di carattere liberale e libertario,e per libertario non intendo ''libertino'',perchè persino fikasicula si definiva ''libertaria''.
Una lotta che ha come cardine,la difesa della proprietà privata.
Se le donne hanno difeso il loro capitale privato,ovvero il corpo,noi dobbiamo difendere,il nostro,ho anche pronto lo slogan.
''SE IL CORPO E' TUO E TE LO GESTISCI TU,IL PORTAFOGLIO E' MIO,E ME LO GESTISCO IO''.
Vuoi stare a casa in maternità pagata?
COI TUOI SOLDI,BELLA.