Perchè un parlamento, in democrazia, deve essere un posto dove i cittadini sono rappresentati il più possibile nella loro interezza.
Se ci sono 900 e fischia parlamentari, si suppone che nel tempo tra loro vi sia qualche disabile, qualche omosessuale, qualche malato cronico, qualche giovane, qualche vecchio e così via.
Rappresentatività: così funziona la democrazia. Ora noi sappiamo che le donne in genere non sono attratte dalla politica. Questo crea un problema di rappresentatività. Se diamo per buono il principio secondo cui *in ogni caso* un posto in parlamento ce lo si deve guadagnare, si potrebbe anche arrivare, teoricamente, all'estremo in cui in parlamento non ci sia nessuna donna.
Considerato ciò, è evidente che la democrazia non sarebbe più rappresentativa del paese. Ed è altrettanto evidente che, che noi lo si voglia o no, in ogni caso le quote rosa si renderebbero necessarie, e certamente ci saranno.
Insomma, raga, le quote rosa IN PARLAMENTO, per legge o per "caso", non sono un fatto evitabile.
Ed allora si alle quote rosa al 30%.
Perchè sono cmq inevitabili, perchè sennò non sarebbe più democrazia, eccetera eccetera. Così è, a mio avviso, e il resto sono sofismi abbastanza inutili.
Ma qualcuno potrebbe obiettare: " 1) e perchè non al 50%, allora? 2)E perchè mettere là persone che non si sono guadagnate il posto? "
Mie risposte:
1-perchè io col 30% ti dò modo di farti sentire e di rappresentare la tua parte (le donne, la femminilità, la vagina o quello che si vuole), se ti concedo il 10% può non bastare per farti sentire; se per legge ti concedo invece il 50% allora ti fai sentire troppo, considerando che non te lo sei guadagnato. Se vuoi più del 30% , te lo guadagni.
2-appunto perchè si produrrebbe a quel punto un problema di democrazia, e le femministe a quel problema ci si aggrapperebbero per ottenere un sacco di privilegi nel paese reale. ...ma per questo ultimo punto arriveremmo cmq tardi, perchè tali privilegi li hanno già ottenuti, hai voglia se li hanno ottenuti..
Questo che tu dici è il contrario della democrazia . Perchè se il parlamento dovrebbe essere il luogo "dove i cittadini sono rappresentati il più possibile nella loro interezza" , allora per legge oltre alle donne , ai disabili , etc. dovrebbero entraci milioni di catagorie come anche i transessuali , i cattolici , gli ebrei , i protestanti . Tra i giovani , che tu hai indicato , allora perchè non un'equa ripartizione tra adolecenti e giovani adulti ? Tra i malati cronici (sempre da te indicati) un'equa ripartizione tra malati di allergia stragionale , AIDS , sclerosi multipla , i diabetici , gli obesi etc. .
E chi decide quali sono le categorie da ammettere e quelle da escludere ? Le decidi tu ?
Ammesso che tale follia dovesse prendere piede , un Palamento suddiviso in quote in base a categorie predeterminate a tavolino , sarebbe espressione della volontà del popolo ?
Perchè la base del principio della democrazia non è una stravagante proiezione delle infinite catagorie che esistono o meglio che la mente della gente crede che possano esistere , ad esempio l'omosessuale che tu vorresti che fosse rappresentato per forza in Parlamento tramite un'apposita quota gay , non è nessuna categoria secondo il mio punto di vista , in quanto esso è un uomo mentalmente deviato cui gli piace fare porcherie con altri uomini . Ma la natura lo ha creato uomo è la sua mente che gli dice di essere omosessuale . A questo punto se mettiamo la categoria degli omosessuali cioè degli uomini a cui piacciono gli uomini , perchè "discriminare" la categoria degli zoofili , ovvero degli uomini a cui piacciono gli animali , oppure discriminare la categoria dei bisessuali , oppure dei feticisti...
Il principio della democrazia , si fonda , invece , sulla volontà popolare .
In democrazia il popolo è sovrano ed esercita tale sovranità tramite libere e democratiche elezioni , in democrazia tutte le categorie o meglio tutto il popolo decide chi deve andare in Parlamento tramite il voto .
Perchè in democrazia il Parlamento non deve essere espressione di tutte le categorie presunte o tali che siano , ma deve essere espressione della volontà popolare .
Il posto il parlamento uno non se lo "guadagna" in Parlamento ci vai se il tuo partito viene votato , meglio sarebbe il voto di preferenza .
Ribadisco con tutta le forza che ho in corpo che le quote rosa sono ciò che attualmente in Europa ed in Occidente possa essere di più antidemocratico .
Le quote rosa non solo sono antidemocratiche , ma sono anche e soprattutto antimeritocratiche , non vedo perchè una parassita di femminista poichè ha nei propri cromosomi la doppia XX debba rivestire una carica importante anche se ignorante o del tutto impreparata a rivestire quella carica .
Sono stupefatto a leggere certi commenti sulle quote , sui quali perfino in alcuni ambienti femministi si sono resi conto della loro follia . Torno a ripetere che il problema di "democrazia" come tu lo chiami si crea quando il Parlamento non è più espressione della volontà popolare , poichè se i cittadini (uomini e donne) ad esempio votano il 90% di uomini ed il 10% di donne non vedo per quale motivo "democratico" ci debba essere un ulteriore 20% di donne che non ha votato nessuno nè uomini nè donne .