La piccola, di soli due anni, sarebbe stata uccisa con un violento calcio in pancia, sferrato da una gamba che indossava una scarpa col tacco...
Per la prima sentenza, non era stato nessuno...
Cosa che, insieme all'ipotesi che la piccola non si fosse suicidata lanciandosi contro una scarpa, appare poco verosimile...
Ma piuttosto che dare la colpa alla madre, sarebbero capaci di inventarsi che l'ex fidanzato di lei si sarebbe vestito da donna....
Ah... sbaglio o la madre era impasticcata per benino e faceva parte della schiera delle pazze affette da sindrome post partum alle quali i nostri giudici continuano a dare i figli di separati in affido o a presenza prevalente?
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/omicidio-matilda-mamma-elena-romani-fidanzato-antonio-cangelosi-in-tribunale-vercelli-caso-riaperto-1516952/Omicidio Matilda, mamma Elena Romani e ex fidanzato in tribunale: caso riaperto?
Pubblicato il 28 marzo
VERCELLI – La piccola Matilda Borin, 2 anni appena, morì nell’estate del 2005 a Roasio, Vercelli, probabilmente per un calcio in pancia. Gli indagati per la morte della bimba furono la madre Elena Romani e il fidanzato di allora, Antonio Cangelosi. Elena Romani fu assolta nel 2011, ma dopo un’udienza il 28 marzo nel tribunale di Vercelli il gup potrebbe decidere di riaprire il caso.
La madre della bambina è stata assolta con sentenza definitiva nel 2011, ma resta il giallo su chi abbia ucciso la figlia, visto che quel giorno nell’abitazione di Roasio c’erano lei, la bimba e Cangelosi.
Il gup ha cinque giorni di tempo per decidere sulla richiesta, da parte della Procura di Vercelli, di revoca del non luogo a procedere, deciso nel 2007 dal gip del Tribunale, nei confronti proprio di Cangelosi.
Secondo la Procura, bisogna indagare su di lui per far luce sulla morte della bambina, avvenuta, secondo il medico legale, per un violento colpo al fianco che le spappolo’ la milza e le stacco’ un rene. La piccola si era sentita male in casa ed era stata soccorsa dal 118. Tutti i tentativi di rianimarla risultarono inutili.