Se anche fossi una donna sarei felice di vivere in una famiglia con almeno 3-4 figli , in una casa residenziale idonea e con i necessari mezzi economici di sussistenza per poter vivere , non dico come la famiglia del mulino bianco , ma almeno dignitosamente , piuttosto che vivere , come accade adesso , in una famiglia dove ci sono solo marito e moglie che sottopagati e sfruttati conducono la loro triste esistenza in un casermone di periferia non riuscendo neanche a tirare fino alla fine del mese . Oggi come oggi questa situazione che in una civiltà davvero evoluta come l'Occidente dovrebbe essere l'eccezione è diventata , putroppo , la regola .
Il sistema economico bancario mondiale , l'Unione Europea , la Banca Centrale Europea ed il Fondo Monetario Internazionale sembra che stiano facendo proprio di tutto per strozzare e per mettere ogni tipo di bastone fra le ruote ai giovani che vogliono solo vivere serenamente , crearsi una famiglia ed avere dei figli .
Se io fossi al governo , a questo punto , taglierei subito i fondi di milioni di euro che lo Stato italiano versa alle organizzazioni internazionali non governative ed alle associazioni femministe nostrane , destinando questi stessi fondi sotto forma di incentivi alla procreazione vale a dire :
1)Aiuti finanziari che lo Stato destina alle giovani coppie che intendono metter su famiglia ;
2)Un'assegno economico alle donne che decidono di avere figli per la funzione sociale a tutti gli effetti di "moglie e madre" , a riguardo in assenza di fondi adeguati per l'assegno economico si potrebbe pensare alla esenzione dalle tasse sulla busta paga e dalle altre tasse ad esempio per l'acquisto ed il mantenimento della prima casa .
Perchè mai una donna debba goffamente e maldestralmente cercare di fare i lavori tipicamente maschili , magari senza avere la necessaria resistenza fisica o caratteriale per lavorare in una fabbrica o nella forze dell'ordine o armate , quando questa stessa donna potrebbe essere molto più utile che venga retribuita per la sua funzione sociale di "madre e moglie" ?
Questo pensiero mi è venuto in mente a seguito di una riflessione : una mia carissima amica lavora in una fabbrica di tappeti ma non in ufficio bensi alla produzione , certo , si guadagna il pane onestamente ma si vede lontano un miglio che fisicamente non ha la stessa resistenza al lavoro di fabbrica degli altri operai uomini ed in più questa stessa donna quando torna a casa deve provvedere alle varie incombenze domestiche ed ai suoi figli , questo perchè non è che se una donna lavora poi è esentata dal fare le faccende domestiche pertanto , insieme al marito si arrabbattono come possono . Questa stessa amica mia ritengo che abbia un talento innato per la pittura , ho avuto modo di apprezzare i suoi quadri che sono veramente belli e particolari che "catturano lo sguardo" non lo dico solo io , questo suo talento è riconosciuto in tutto il vicinato tanto che ci sono molti appartamenti di amici e conoscenti che sono ornati con i suoi quadri . Lei però non può dedicarsi a coltivare e sviluppare questa sua dote poichè come dicevo è il lavoro da operaio che le dà i necessari mezzi di sussistenza per se e per la sua famiglia . Per cui abbiamo una donna , sottopagata , stressata , inidonea a svolgere quel lavoro che magari farebbe gola a qualsiasi altro uomo che se lo vede "occupato" da lei . A questo punto non sarebbe meglio che a questa stessa donna le si desse , in primo luogo , un assegno economico per la sua funzione sociale di moglie e di madre ed a dedicarsi contemporaneamente allo sviluppo di questa sua dote innata alla pittura ? Che ne sappiamo noi oggi che abbiamo una pittrice di livello mondiale che potrebbe produrre vera arte e dare lustro non solo per se ma anche per la sua nazione ma che invece è destinata a fare un mestiere da uomo che è palesemente inidonea a svolgerlo liberando questo stesso posto di lavoro a chi è , invece , portato a svolgerlo ?