Buongiorno a tutti voi,
vi seguo da parecchi mesi e devo dire che avete ragione praticamente su tutto.
Io sono antifemminista dalla nascita, ma non lo sapevo. Credevo fossi maschilista, o un controcorrente (da qui il mio nick) o, per dirla alla Ezio Greggio un criticatr..... un critica.... trutto! Un critico tritatrutto!
Fin da bambino notavo certi trattamenti riservati alle femminucce a scuola e in giro, mentre per i maschietti.... mazzate! I maschietti dovevano far passare le femmine per prime, essere cavalieri, quando si usciva da scuola il maestrto ci metteva in fila e.... prima le femmine, ovvio!
Crescendo notavo cose che altri manco vedevano. Verso i 17-18 anni sentivo parlare di parità tra uomo e donna, che le donne volevano essere uguali agli uomini in "tutto e per tutto", ma i conti non mi tornavano. Infatti dicevo tra me e me, ma perchè vogliono la parità, però sempre noi uomini dobbiamo fare il primo passo con loro? Vogliono la parità, ma perchè non vedo donne che fanno il muratore o il minatore?
Però stranamente dopo il militare, due ragazze (una piuttosto carina) si innamorarono di me che ero disoccupato e con la Fiat Uno come macchina, mentre non si innamorarono di un mio amico proprietario di un supermercato e col Maserati Biturbo!! E la più carina che non aveva il coraggio di farsi avanti, andò a dirlo al mio amico che mi riferi'. Ancora oggi mi chiedo come ciò sia stato possibile....
Poi ovviamente sono rimasto scapolo e questo mio amico si è sposato con una che all'inizio manco lo vedeva, anzi, LO ODIAVA!! Venuta poi a sapere che aveva il supermercato e stava per aprine un altro del valore a quei tempi di circa 700 milioni di lire, come per "magia" si "innamorò perdutamente" di lui, tanto da portarlo all'altare.... è proprio vero che l'amore è cieco, vero colleghi antifemministi????
Vedo tante cose in giro, atteggiamenti odiosi di tutte; ma lo vedete come se la tirano, come camminano altere, altezzose, o sono solo paranoie da parte mia? Notate mai che, se di sfuggita, senza volerlo, ti cade lo sguardo su una, loro in automatico, schiena dritta, sguardo altero si girano dall'altra parte? O anche questa è una mia fissa? O forse sono io ad essere semplicemente uno sfigato o uno che fa schifo a tutte?
Io non sono Richard Gere ai tempi d'oro, ma non credo nemmeno di essere King Kong, mah....
Comunque quello che ho detto è niente, ci sono cose e argomenti infinitamente più gravi di quelli da me esposti.
Mi rendo conto di aver scritto troppo, avremo modo di parlarne.
Cerchiamo se possibile di mettere in pratica quello che scriviamo, di far qualcosa per cambiare questa incresciosa situazione per noi uomini.
Vi saluto dicendo che vi stimo e vi apprezzo per ciò che scrivete e fate.
Ancora benvenuto. Tutti contributi dati su questo forum sono preziosi. Tuttavia, certi ‘ringhi’ che leggi talvolta qui hanno, a mio parere, per effetto di favorire il divario tra i sessi che è forse lo scopo primario del femminismo e di altri fattori di pressione sulla società ad esso connessi.
L’unica strada percorribile ed efficace sembra essere quella della sensibilizzazione dell’opinione pubblica, che richiede un linguaggio senza compromessi ma aperto ed amichevole; e la creazione di una cultura alternativa, o meglio il ristabilimento, in accordo con le necessità della nostra epoca, di un’organizzazione sociale (cultura, legislazione, giustizia) che risponda alle esigenze di una convivenza più umana e pacifica .
Ci sono motivi per ben sperare. La cd. cultura mainstream (ormai limitata solo a media e videogiochi), responsabile di una certa mentalità, sembra avere sempre meno presa sul pubblico; e la palese inadeguatezza o inesistenza di certi servizi sociali, insieme a fenomeni negativi porta anche alla formazione di comunità al fine di supplire alle carenze dell’amministrazione e tutelare il proprio patrimonio socio-culturale.
Nel campo del diritto di famiglia inizia a diffondersi la pratica dell’arbitrato, dei contratti prematrimoniali, della limitazione della facoltà di divorziare per futili motivi.
In ambito cattolico e non solo, accanto a una pastorale astratta e basata su un ottimismo irreale, comincia a farsi strada, rimanendo a contatto con la nostra epoca, un approfondimento culturale volto a una maggiore consapevolezza e autonomia nei confronti degli elementi negativi di certa mentalità dominante.
L’armonia delle relazioni e l’andamento demografico di queste parti sane della società sembrano indicare che sia il giusto approccio, che dovremmo favorire ciascuno secondo le proprie convinzioni e la propria sensibilità.