E' da notare come questo principio teologico (Duns Scoto era un teologo medioevale, recentemente beatificato dalla Chiesa) verrà ripreso da lì a pochissimo da Guglielmo da Occam, che darà origine al più conosciuto "rasoio di occam" ("Frustra fit per plura quod potest fieri per pauciora"=È inutile fare con più, ciò che si può fare con meno), quello che diverrà il principio cardine del razionalismo (la forma di pensare dell'uomo moderno insomma) e dunque, il principio su cui si basano tutte le sue "creazioni": la scienza, l'economia, la politica (si pensi solo al processo di unificazione delle piccole comunità in comunità sempre più grandi in corso da secoli, ad es. , è esattamente lo stesso principio, eliminare più enti per ridurre tutto ad Uno), etc etc.
Lo scopo delle guerre, oltre a quello di rubare qualcosa a qualcuno, è sempre stato quello di ridurre il frazionamento delle terre dovuto alle successioni.
Questo era validissimo per le civiltà contadine.
Un po' meno per le realtà industriali.
Il consumismo e il welfare però, hanno bisogno di una società in crescita.
Tant'è che, come possiamo notare, alla carenza di nascite si supplisce:
- incoraggiando l'immigrazione di forza lavoro che accetta compensi più bassi;
- incoraggiando il lavoro femminile, inventando esigenze di lavoro inutili (gioraliste, scrittrici, attrici, cantanti, architette, presentatrici, modelle).
- realizzando grandi opere pubbliche (politica keynesiana).
Prima o poi... sì... si arriva alla guerra.
Che è una grande opera pubblica.
La realtà industriale, ossi l'impostazione di un'economia che può svilupparsi in spazi tridimensionali a differenza di quella contadina che necessita di superfici piane, dilaziona le guerre.
La guerra, comunque, resta un'operazione di sfruttamento e schiavitù.
Il sentimento religioso è uno strumento al quale i poteri non possono rinunciare perché su di esso si fa leva per mandare gli uomini a scannarsi.
L'invenzione del concetto di vita eterna e del premio finale, serve a esorcizzare la paura della morte.
E' comune a tutte le religioni.
Strumento, però.
Non causa.
Tanto più quello cristiano.
Che applicato in modo radicale richiede di AMARE il propio nemico.
Ossia la negazione della guerra.
2000 anni di pensiero cristiano, dici?
2000 anni di ipocrisia e tradimento del pensiero cristiano.
Quindi, il sentimento cristiano, da sempre tradito, non è causa di nulla.