Autore Topic: Istat femminista : è realtà  (Letto 2964 volte)

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Offline ilmarmocchio

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Istat femminista : è realtà
« il: Aprile 08, 2013, 00:14:29 am »
e poi si dice imparzialità dell' Istat :

http://www.rivaluta.it/help/tabella_sviluppo_importo_pagato_mensilmente_mai_rivalutato.htm


metto anche la schermata :




si da per scontato che il coniuge versi alla moglie

Online Massimo

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Re:Istat femminista : è realtà
« Risposta #1 il: Aprile 08, 2013, 00:56:04 am »
e poi si dice imparzialità dell' Istat :

http://www.rivaluta.it/help/tabella_sviluppo_importo_pagato_mensilmente_mai_rivalutato.htm


metto anche la schermata :




si da per scontato che il coniuge versi alla moglie


Con la magistratura che abbiamo e con i maschi azzerbinati che ci sono ti aspettavi forse che
questa realtà non fosse oramai certificata e riconosciuta dai mezzi di informazione e dagli studi
più o meno auterevoli che si fanno (oltre che dal mondo politico)?

Offline Guit

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Re:Istat femminista : è realtà
« Risposta #2 il: Aprile 08, 2013, 00:56:48 am »
A una denuncia simile alla tua giorni fa una donna mi ha risposto che questa è la prova che l'uomo ancora comanda, quindi se comanda deve anche pagare. Diceva che queste cose si supereranno quando i sessi saranno pari.

Immaginate cosa possa pensare io in merito a una simile risposta: è talmente alienata dalla realtà da non meritare ulteriori osservazioni. Ma non la realtà numerica statistica, quella che ci conta gli euro in tasca per dirci se siamo o non siamo felici; intendo dire la realtà Vera: quella psicoemotiva in cui viviamo.

Anche perché ragazzi parliamoci chiaro, certe cose ormai non si dibattono sui commenti dei quotidiani online, che censurano e bacchettano senza senso, rendendo vani i salvifici flame che sono l'essenza di ogni forum che si rispetti. La causa quemmista non si difende sulla mailing list di wikipedia, che alla terza email polemica ti fa sparire dall'orizzonte, uccidendo il tuo nickname come fa il drone USA col talebano.

Quello standard burocratico e documentale dove chi paga è sempre il marito, il suo essere in contraddizione con la realtà, anche costituzionale, è espressione di un disagio antropologico, causato dalla sostituzione della famiglia naturale con la famiglia sentimentale; cioè mi spiego meglio: è l'evidenza che tale disagio non è solo percepito dalla gente comune ma anche dalle stesse istituzioni le quali, popolate di persone "normali", usano ancora un linguaggio vecchio, inadeguato, che si riferisce a un mondo in sparizione.

Viviamo in una terra di mezzo tra un mondo e un altro. Una cosa sulla quale la gente non è mai stata chiamata a votare. Una sub-agenda trasversale filo-tecnocratica, che chiunque governi porta avanti nel suo programma, che passa sopra la testa dei cittadini, di tutti, forse anche del Presidente della Repubblica.


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Offline Guit

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Re:Istat femminista : è realtà
« Risposta #3 il: Aprile 08, 2013, 01:06:13 am »
Completo il pensiero: la terra di mezzo è tra l'antropologia patriarcale e quella matriarcale, quindi ogni appello alla parità tra i sessi è un egalitarismo ingenuo.

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Offline Guit

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Re:Istat femminista : è realtà
« Risposta #4 il: Aprile 08, 2013, 01:19:19 am »
Secondo me il dissolvimento del contratto famigliare, la sua liquidità, che lo rende valido solo fino a quando l'emotività e non il progetto lo tengono in vita, è matriarcale. E' matriarcale sulla base dello stato dell'arte tecnologico, tale per cui oggi, qualsiasi forma di famiglia possiamo immaginare, non andiamo a colpire la maternità, che sopravvive anche nella famiglia mono (o omo) sessuale. La maternità, quindi il magistero materno, è oggi, contrariamente alla biologia paterna, ancora tecnologicamente insostituibile. E' una natura. L'idea di superiorità femminile nasce da qui e poi devasta ogni piano della cultura umana, spesso distruggendola, portando la filosofia nelle nuove caverne dove l'umano è di nuovo privo di parola ma con accanto tante provette per la fecondazione artificiale.


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Offline vnd

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Re:Istat femminista : è realtà
« Risposta #5 il: Aprile 08, 2013, 06:38:49 am »
Secondo me il dissolvimento del contratto famigliare, la sua liquidità, che lo rende valido solo fino a quando l'emotività e non il progetto lo tengono in vita, è matriarcale. E' matriarcale sulla base dello stato dell'arte tecnologico, tale per cui oggi, qualsiasi forma di famiglia possiamo immaginare, non andiamo a colpire la maternità, che sopravvive anche nella famiglia mono (o omo) sessuale. La maternità, quindi il magistero materno, è oggi, contrariamente alla biologia paterna, ancora tecnologicamente insostituibile. E' una natura. L'idea di superiorità femminile nasce da qui e poi devasta ogni piano della cultura umana, spesso distruggendola, portando la filosofia nelle nuove caverne dove l'umano è di nuovo privo di parola ma con accanto tante provette per la fecondazione artificiale.

Concordo...
Stiamo attraversando un processo di involuzione.

A livello giuridico siamo tornati a vivere come se le donne fossero ermafroditi in grado di autoriprodursi.
Salvo poter imporre il pagamento di alimenti ad un uomo... qualsiasi.

[La Costituzione non prevede la tutela della paternità e c'è chi sta lavorando per risolvere questa ridicola dimenticanza]

La cosa andrebbe dalle stesse femministe letta anche in un'ottica diversa: per la legge familiare la donna è ancora una puttana da pagare per le prestazioni sessuali fornite.
Non un individuo.
Curioso notare come una cosa dal genere a loro stia bene.
Il soldo fa chiudere gli occhi....

Freud lo diceva: dare importanza smodata a particolari insignificanti e ignorare l'elemento essenziale.
(Specie quando rende....)
Che poi è il concetto della trave e della pagliuzza.
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Offline vnd

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Re:Istat femminista : è realtà
« Risposta #6 il: Aprile 08, 2013, 09:17:24 am »
Completo il pensiero: la terra di mezzo è tra l'antropologia patriarcale e quella matriarcale, quindi ogni appello alla parità tra i sessi è un egalitarismo ingenuo.

Lo so. Bisogna decidere da che parte stare.

O UOMINI e DONNE sono UGUALI e la voce "sesso" sparisce dalla carta d'identità con adeguamenti del diritto e del costume...

...o sono DIVERSI. Con privilegi e penalizzazioni diversi come prevedeva il PATRIARCATO (che  nego sia mai esistito in quanto intenzionalmente persecutorio contro le donne e che preferisco definire "civiltà tradizionale").

A me stanno bene entrambe le opzioni.

Il FEMMINISO DELLA DIFFERENZA, invece, è "terra di mezzo". E' quello dei maiali, "più uguali degli altri" della "Fattoria degli animali" di Orwell.
Ingiusto, squilibrato, disonesto, fascista.

Le femministe, invece di crecare colpe assurde negli uomini, tanto per cominciare, dovrebbero decidere quale delle due opzioni possibili vogliono:

Patriarcato (per dirla con parole loro) o Uguaglianza assoluta?

Le femministe...
Non sanno cosa vogliono e fanno cortei perché gli uomini non fanno quello che nemmeno lora sanno.
Facce da culo!

Donne inutili.

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Offline Mercimonio

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Re:Istat femminista : è realtà
« Risposta #7 il: Aprile 08, 2013, 10:10:14 am »
esatto, donne inutili e mi sta benissimo che non vogliano far figli cosi' si estingueranno da sole come tutti i sicofanti a favore del controllo delle nascite, anti-life, e compagnia bella.

io ripeto, me la godo a leggere ste cose, tanto peggio tanto meglio, perche' la gente non si svegliera' mai finche' i deliri femministi non saranno messi in pratica e legiferati.

Offline Animus

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Re:Istat femminista : è realtà
« Risposta #8 il: Aprile 08, 2013, 10:23:45 am »
A una denuncia simile alla tua giorni fa una donna mi ha risposto che questa è la prova che l'uomo ancora comanda, quindi se comanda deve anche pagare.
Diceva che queste cose si supereranno quando i sessi saranno pari.

Assolutamente corretto e perfettamente comprensibile.
Il problema di scorrettezza e d'incomprensibilità nasce da un difetto di comprensione "psicologica".

Bisogna entrare nella testa delle donne. ;)
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Offline vnd

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Re:Istat femminista : è realtà
« Risposta #9 il: Aprile 08, 2013, 10:37:18 am »
Assolutamente corretto e perfettamente comprensibile.
Il problema di scorrettezza e d'incomprensibilità nasce da un difetto di comprensione "psicologica".

Bisogna entrare nella testa delle donne. ;)

E' inversione nella percezione di cause ed effetti.
Oggi è un fenomeno molto comune.

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Offline Mercimonio

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Re:Istat femminista : è realtà
« Risposta #10 il: Aprile 08, 2013, 13:51:51 pm »
E' inversione nella percezione di cause ed effetti.
Oggi è un fenomeno molto comune.

direi che viene applicato in ogni settore ormai !

se io dico che i prezzi sono fuori livello c'e' sempre quello che mi risponde che invece sono io a essere un morto di fame e un pezzente.

se dico che le donne hanno troppo potere c'e' sempre lo zerbino che mi dice che se lo sono guadagnato e sono io a essere sfigato.

se faccio notare che ci sono mignotte in parlamento salta sempre fuori quello che dice che la donna ha il diritto di usare ogni arma a disposizione, e che come sopra, sono io sfigato e politicamente senza speranze !

troppe tasse ? no, sono io a essere "bamboccione" !

non si trova lavoro ? ovvio, perche' io non mi voglio sporcare le mani !

la lista e' infinita ... qualunque critica possibile al femminismo puo' venire manipolata in mille modi, basti vedere come la stessa Ruby ora si spaccia per verginella e madre modello !! una che faceva la mignotta a 17 anni con passaporto taroccato, questa e' l'italia, paese di ladri mafiosi e parrucconi.

Offline Guit

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Re:Istat femminista : è realtà
« Risposta #11 il: Aprile 08, 2013, 14:13:35 pm »
Assolutamente corretto e perfettamente comprensibile.
Il problema di scorrettezza e d'incomprensibilità nasce da un difetto di comprensione "psicologica".

Bisogna entrare nella testa delle donne. ;)

E poi uscirne. E quando ne esci (a meno che tu non voglia rimanerci), riemerge, con uno sguardo al sociale, la scorrettezza e l'incomprensibilità di una simile affermazione, che non dà alcun peso alla trasformazione antropologica anzi ne è complice acritico.

In realtà quella risposta nella sua estraneità è uno schierarsi politico, un negazionismo costruttivo.




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Offline Vicus

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Re:Istat femminista : è realtà
« Risposta #12 il: Aprile 08, 2013, 15:59:20 pm »
Citazione
sostituzione della famiglia naturale con la famiglia sentimentale;
valido solo fino a quando l'emotività e non il progetto lo tengono in vita, è matriarcale
In realtà non è una famiglia, ma una relazione che non ha nulla di umano, in cui l’altro è un semplice oggetto di consumo. Il matriarcato (che non è mai esistito) non c’entra: questo sentimentalismo e le lusinghe di un lavoro spesso precario e socialmente inutile hanno snaturato e reso schiava la donna.
Citazione
devasta ogni piano della cultura umana, spesso distruggendola, portando la filosofia nelle nuove caverne dove l'umano è di nuovo privo di parola ma con accanto tante provette per la fecondazione artificiale.
Anche Rino Barnart parla di mutismo degli uomini di fronte ai luoghi comuni del pensiero unico, basati sulla ripetizione e non sulla ragione. Ma è compito essenzialmente, se non unicamente maschile portare questi argomenti fuori dal subliminale e dal non-verbale.
Citazione
esatto, donne inutili e mi sta benissimo che non vogliano far figli cosi' si estingueranno da sole come tutti i sicofanti a favore del controllo delle nascite, anti-life, e compagnia bella.
Per ragioni demografiche il futuro dell’umanità appartiene a chi rifiuta queste logiche denataliste e anti-famiglia. Molte se ne renderanno conto, altre continueranno a chiedersi perché non trovano ‘l’uomo giusto’ senza riflettere che con certi atteggiamenti qualunque uomo sta alla larga da loro:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Mercimonio

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Re:Istat femminista : è realtà
« Risposta #13 il: Aprile 08, 2013, 17:37:11 pm »
Molte se ne renderanno conto, altre continueranno a chiedersi perché non trovano ‘l’uomo giusto’ senza riflettere che con certi atteggiamenti qualunque uomo sta alla larga da loro:

impossibile, la loro arroganza e tracotanza ormai ha superato ogni limite.
non ne conosco neppure una che ammetta anche solo in maniera vaga che le donne dovrebbero trattare gli uomini con piu' rispetto.

ormai fin da bambine gli viene inculcato il femminismo e la logica e' che se qualcosa non funziona e' colpa del patriarcato.
e' un dogma, e' una para-religione !

se non trovano l'uomo giusto e' ovviamente perche' gli uomini sono tutti stronzi, semplice no ?

ma dio mio, ma si guardino anche allo specchio, io qui vedo certe turiste straniere che manco se mi pagassero loro .... queste non se ne rendono minimamente conto e invece camminano tutte a testa alta guardando gli autoctoni come fossero pezzenti e si credono magari pure delle gran fighe.

Offline Guit

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Re:Istat femminista : è realtà
« Risposta #14 il: Aprile 08, 2013, 23:52:48 pm »
In realtà non è una famiglia, ma una relazione che non ha nulla di umano, in cui l’altro è un semplice oggetto di consumo. Il matriarcato (che non è mai esistito) non c’entra: questo sentimentalismo e le lusinghe di un lavoro spesso precario e socialmente inutile hanno snaturato e reso schiava la donna.

Non intendo dire matriarcato storico, bensì una dinamica famigliare (della famiglia, non familiare come confidenziale) incentrata sul fatto che la donna è il soggetto riproduttivo insostituibile per lo stato dell'arte tecnologico, tale per cui l'atomo sociale riproduttivo non ha più bisogno del padre, parlando in termini strettamente funzionali e non psichici. La tecnologia determina un nuovo stato di natura che, per quanto possa essere transitorio è quello che è, e con quello l'umano si confronta.
Sulla base di ciò, secondo me, oltre a legalizzare le banche del seme, macchina istituzionale dell'insenso paterno, macchina-stato tecnocratica, si forma la spinta a marginalizzare il padre anche nel suo ordine mitologico, perché per un Occidente determinista è necessario che ciò che è materialmente inutile sia eliminato anche nella costellazione psichica.

L'enfasi neo-femminista di oggi, se rapportata a una realtà dove il genere femminile è, tirate le somme, privilegiato, sembra una specie di psicopatologia collettiva. Non è semplice superare la riproduzione naturale e lo sconvolgimento derivante da questa forzatura è tale da poter mandare in disgrazia una civiltà. Cioè quello che sembra stia succedendo.

Siamo cavie. Per l'oligarchia progressista noi cittadini, i nostri costumi e le nostre identità, non solo sessuali, contano meno di zero anzi, sono un ostacolo che rende più difficile la sperimentazione fatta sulla nostra pelle.

Parliamoci chiaro ragazzi, tra di noi penso che lo possiamo dire e che ci capiamo, noi trattiamo di un crimine contro l'umanità.


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