In rilievo > Osservatorio sulla Misandria e sul Male-bashing

Uccidono un uomo e lo accusano di stupro: le frontiere della calunnia!

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Alberto86:
Sto seguendo anch'io l'ennesima vicenda che dimostra quanto la violenza femminile sia peggiore e subdola di quella maschile.

Inutile far notare quanto le criminali femministe siano riuscite ad educare bene le femmine di qualsiasi età a farla franca quando commettono violenza contro un uomo.

"Ha tentato di violentarmi" o "Mi picchiava" e se ti va bene la fai quasi sempre franca. Nella peggiore delle ipotesi sconti una pena barzelletta fatta su misura per le criminali di sesso femminile.

Oggi è veramente pericoloso aver a che fare con una femmina nell'italia della vagina. Ti possono rovinare ed uccidere come vogliono.

 

controcorrente:
Anche fosse vero che lui ha tentato di violentarle (come avrebbe fatto a violentarle in contemporanea proprio non si sa; e chi era costui.... Lou Ferrigno?), comunque NULLA giustifica un omicidio. L'omicidio non è MAI giustificato.
Certo, potrebbe trattarsi di un tentativo di difesa finito male (omicidio preterintenzionale, o forse, anche colposo), comunque un minimo di 10 anni a ognuna, con una giustizia che funziona, sarebbe la giusta pena. Che poi senza esser pignoli c'è l'aggravante della guida in minore età e forse, delle false dichiarazioni. Aggiungendo come attenuanti che sono minorenni, io dico che 15 anni a testa in condizioni normali sarebbero il giusto.
Se invece si trattasse di omicidio doloso ergastolo a entrambe, ma considerata la minore età, 30 anni a testa effettivi, senza sconti.

Ma tant'è.... vogliamo scommettere che nemmeno 30 secondi si faranno?

Alberto86:
Aggiornamento:


Nuovi elementi emergono nel giallo di Udine. Secondo fonti investigative le due 15enni accusate dell'omicidio di Mirco Sacher, durante la fuga, hanno fatto un prelievo con il bancomat della vittima. E' possibile che la carta, custodita nel portafogli che l'uomo teneva in auto, gli sia stata sottratta con la forza dalle due minorenni. Negli ultimi tempi sarebbero stati numerosi i prelievi effettuati.
Mirco Sacher ''sicuramente non è morto di morte naturale'' quindi ''ci troviamo davanti ad un decesso che sicuramente è avvenuto per cause estranee e quindi dovuto a terzi'', ma ''per sapere di più dobbiamo attendere la relazione completa''. Lo ha detto il procuratore dei Minori a Trieste, Dario Grohmann, commentando l'autopsia.
L'autopsia non ha però confermato che Mirco Sacher possa essere morto per soffocamento. Ci sono lesioni plausibili ma va stabilito che danni hanno fatto. Lo si apprende da fonti investigative. Secondo quanto si è appreso, il quadro clinico riscontrato nel corso dell'autopsia è complesso e poco chiaro, esito di una dinamica non semplice. Si attendono a questo punto le perizie tossicologiche. Entro trenta giorni dovrebbero essere completate le analisi istologiche. Secondo fonti investigative, l'ipotesi di violenza sessuale perde credito.
Le indagini - Intanto accertamenti saranno compiuti nell'ambito delle indagini per verificare dai filmati delle telecamere degli istituti di credito dove sono stati compiuti prelevamenti con il bancomat di Sacher, prima della sua morte, se ad effettuare l'operazione sia stato l'uomo stesso o altre persone. Lo ha anticipato il procuratore capo della Procura dei minori a Trieste, Dario Grohmann, confermando che "dopo la morte di Sacher è stato fatto un prelievo con la sua carta".
L'uomo aveva una certa disponibilità economica, elemento che, insieme con altri aspetti della persona e del suo rapporto con le adolescenti, sposta l'asse delle indagini dal movente sessuale ad altri di natura diversi, tra i quali quello della pista economica. "Fin da subito non ci siamo limitati all'ipotesi dell'aggressione sessuale", ha specificato il procuratore Grohmann ribadendo che, al momento, "non ci sono elementi per sostenere che ci sono altri soggetti coinvolti".
Intanto sono state poste sotto sequestro dagli investigatori le pagine Facebook delle due 15enni. Con ogni probabilità verrà nominato un consulente incaricato di analizzare le caselle delle due ragazzine alla ricerca di indizi utili per ricostruire la vicenda, almeno nei suoi contorni. Da quanto si è appreso, almeno una delle due ragazze avrebbe usato il social network con grande assiduità; meno l'altra. Gli investigatori ritengono che le due adolescenti possano aver affidato al loro diario on-line pensieri e confidenze utili alle indagini.
Testimone: "Non hanno mai parlato di una tentata violenza" - "Sono scettico sulla possibilità che le ragazze siano state vittima di una tentata violenza sessuale", nel viaggio "fatto insieme, in treno, domenica notte, da Venezia a Pordenone, non hanno mai parlato apertamente di questa presunta aggressione, che le avrebbe dipinte, anche ai nostri occhi, come vittime e per la quale avrebbero avuto tutta la nostra comprensione". A parlare è Sonny Rizzetto, il 21enne di Pordenone che con un amico di 18 anni, ha convinto le minorenni a costituirsi ai carabinieri di Pordenone.
"Le due studentesse sono state vaghe: ci hanno riferito di un insieme di cose che le hanno portate a consumare l'insano gesto - ricorda Sonny - all'interno di una ricostruzione così incredibile da sembrare soltanto fantasiosa. A cominciare dalla fuga in auto: per accendere l'utilitaria dell'anziano hanno unito i cavi, che presuppone una conoscenza della materia, ma che appare problematica per due quindicenni in preda ai fumi dell'alcool". Alcol che, per Rizzetto, potrebbe aver giocato un ruolo determinante: "Prima di andare in quel luogo appartato - ha fatto sapere il ragazzo, riferendo le frasi delle ragazzine - assieme all'anziano erano andate in un supermercato per comprare dei super-alcolici, che intendevano consumare proprio in una località lontana da occhi indiscreti. Un pomeriggio di sballo: questo era l'obiettivo che stavano perseguendo".
A quel punto, la situazione sarebbe degenerata: "Non posso dare giudizi - conclude Rizzetto, che domani sarà chiamato a verbalizzare le sue dichiarazioni in Questura a Udine, dopo averle già formalizzate domenica notte ai Carabinieri di Pordenone - ma sulla base di quanto mi hanno detto le due ragazzine una somma di cose le ha portate a commettere quel delitto, probabilmente in uno scatto d'ira frutto dell'annebbiamento generale dopo aver bevuto, ma al culmine di una situazione generale molto più complessa di quanto vogliono far apparire".
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/friuli-venezia-giulia/articoli/1089926/sacher-15enni-usarono-il-suo-bancomatlautopsia-conferma-e-stato-ucciso.shtml

ilmarmocchio:
voleva violentarle tutte e 2 ?
adesso abbiamo anche l'uomo bicazzo? :doh:
certo, c'è quella prova schiacciantissima, i pantaloni abbassati :doh:
ma dove siamo finiti ?

fabriziopiludu:



 http://www.julienews.it/notizia/cronaca/delitto-di-udne-intervista-choc-sembrava-un-videogame/299901_cronaca_3.html

 

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