Fonte :
http://www.ilgiornaleditalia.org/news/esteri/845999/Gran-Bretagna--i-genitori-gay.htmlIl caso
11/04/2013 07:57
Gran Bretagna, i genitori gay abusano di lui: i servizi sociali insabbiano tuttoBrutalizzato dalla coppia omosessuale all’età di 9 anni, il giovane è rimasto a lungo inascoltato
“Se mio padre adottivo fosse stato eterosessuale, le mie lamentele sarebbero state ascoltate” dichiara Andy Cannon, oggi 23enne. Quando l’ideologia la fa da padrone, la giustizia viene surclassata
Ci sono storie che vorremmo non accadessero mai. Storie di abusi, di violazioni gravi della persona. E rimaniamo ancora più inorriditi quando scopriamo che quelle vittime innocenti sono solo dei bambini. E’ la storia di Andy Cannon, oggi 23enne, che ha deciso di rompere il muro della vergogna per portare alla luce quei fatti orribili. Questa volta non c’entra il prete di quartiere, o lo zio. Questa volta la storia di Andy tocca un tema delicato per la scottante attualità. Il giovane fu adottato da una coppia omosessuale, all’età di 8 anni. Uno è John Scarfe, 31 anni, l’altro è David Cannon, 54anni. Il piccolo non ha avuto neanche il tempo di adattarsi a quella nuova situazione, che già si è trovato ad affrontare l’inferno. Dopo un anno di convivenza con la coppia, i due uomini hanno cominciato ad abusare di lui. “Ho cercato di suicidarmi almeno sei volte. Ho avuto un esaurimento circa quattro anni fa e ci sono ancora dei giorni in cui penso che la mia ragazza avrebbe una vita migliore senza di me”. E’ quello che dice il giovane ai media, affrontando coraggiosamente la vergogna, rinunciando all’anonimato. All’epoca dei fatti aveva solo 9 anni. E appena seppe dell’esistenza di centri di assistenza sociale, provò a rivolgersi a loro. Ma qui, ad attenderlo, trovò una pessima sorpresa. Le sue denunce rimasero del tutto inascoltate. Più volte l’allora giovanissimo Andy ha provato a rivolgersi a loro, ma ogni volta otteneva sempre le stesse risposte. Gli assistenti lo ascoltavano, poi lo rispedivano a casa, ignorando le sue richieste di aiuto ed esprimendo, talvolta, anche ammirazione per la coppia omosessuale, lodandoli come “genitori molto attenti”. Addirittura, ad Andy è stata erroneamente diagnosticata una malattia mentale ed è stato costretto ad assumere degli psicofarmaci. “Credo che se mio padre adottivo avesse avuto una relazione eterosessuale allora le mie lamentele sarebbero state ascoltate anche prima. Sembra che gli assistenti sociali non volevano essere visti come chi vittimizza i gay e non mi hanno creduto. Piuttosto hanno preferito nascondere tutto sotto il tappeto. Quando sono tornato a casa da scuola, dopo che avevo parlato, sono stato picchiato. Poi più tardi hanno abusato sessualmente di me. Non ho mai avuto incubi da bambino perché ero come spento. Gli incubi li ho ora. Ho lasciato che accadesse, non potevo fare altro” ha commentato il 23enne. Solo all’età di 13 anni è riuscito a trovare qualcuno che lo ascoltasse. Patrick Ayre, avvocato dei diritti dei bambini, ha redatto un dossier di 160 pagine, in cui venivano riportati gli abusi dei due “genitori” e la colpevole noncuranza da parte dei servizi sociali. David Cannon e il suo compagno, John Scarfe, sono finiti in tribunale, coinvolti in una causa durata dieci anni. Alla fine i giudici hanno deciso a favore del ragazzo. I due pedofili sono stati condannati a due anni e mezzo di carcere, con una multa di 25mila sterline da pagare alla vittima. Soldi a parte, la decisione risulta alquanto lieve, considerata la gravità dei fatti. “La loro condanna-dice Andy-è una passeggiata rispetto a quello che è successo a me”. Riguardo al comportamento dei servizi sociali, i giudici hanno detto che il loro errore è stato “folle e grossolano”. Probabilmente si sono dimenticati di dire “ideologico”.
Federico Campoli