massimolizzi
ll sessismo è l'orientamento ideologico o semplice tendenza culturale che porta a discriminare un sesso rispetto all'altro, in genere decretando la superiorità di quello maschile, e a valutare le capacità intrinseche delle persone sulla base dei loro ruoli sessuali.
Sbagliato.
E' sessismo anche decretare la superiorità del sesso femminile. Del tipo: le donne sono più produttive degli uomini.
il fatto che si tratti di affermazioni paradossali, basate sul nulla e smentite dalle evidenze, non cambia la loro natura sessista.
Tra le critiche che mi è successo di ricevere nel corso di conversazioni e discussioni sul sessismo, vi è quella di essere unilaterale, poichè avrei il torto di difendere le donne, ma non gli uomini, o comunque di non riconoscere che esiste anche un sessismo contro gli uomini. Rispetto a questa critica, sono reo confesso: è vero, non lo riconosco. E se anche mi capitasse di riconoscerlo, di questo sessismo anti maschile non mi importerebbe nulla, come non mi importa nulla della cosiddetta misandria (odio contro gli uomini), evocata spesso dai misogini per pareggiare il conto con la misoginia.
Arrivato qui ho capito chen che razza di zerbino abbiamo a che fare...
In natura, possono esistere casi di misandria, che saranno interessanti per psicologi o psichiatri, ma non costituiscono un fenomeno politico e sociale. Non possono essere interessanti da un punto di vista politico.
Sfido a citare un regime femminile in cui gli uomini siano lapidati dalle donne,
Nel nostro sistema sociale gli uomini sono DIlapidati dalle donne.
In una cultura nella quale la libertà è variabile dipendente della libertà economica e nella quale, grazie ad uno stadio evolutivo più elevato, la peggiore disgrazia non è la morte, ossia la privazione della vita, bensì la privazione della libertà, i due fenomini sono perfettamente comparabili.
oppure costretti a vestirsi dentro una tuta da palombaro.
Il signore probabilmente vive in un mondo a parte, lontano da coloro che per campare devono lavorare veramente. Coloro che producono e creano vera ricchezza.
Tra questi, c'è gente che la tuta da palombaro, l'elmetto, la mascherina antipolvere o antigas, sono davvero costretti a metterla.
A citare organizzazioni femminili che fanno la tratta dei maschi.
Che differenze vi sono tra la tratta delle bianche, che comunque resta assolutamente estranea alla nostra cultura e i grandi flussi migratori, incoraggiati da un sistema capitalista a che mirando a spremere l'individuo in ogni forma possibile, sfrutta l'immigrazione come strumento di abbassamento del costo del lavoro?
Protettrici che li sfruttano e clientesse che godono nel dominarli.
Il signore non è mai andato a puttane.
Buon per lui.
Nemmeno io.
Ma sono tra quelli che non ci va perché andandoci si sentirebbe umiliato per avere pagando quello che alcuni riescono ad avere gratis.
Quindi, tutta questa retorica sulla predominanza del cliente sulla prostituta, con me, non regge.
vedo invece donne, che abbindolano uomini anziani ed ingenui, li sfruttano, li illudono, ottengono la cittadinanza italiana e poi li abbandonano a se stessi, spolpabdoli di ogni accumilato negli anni di solitudine.
Sfido a citare la condizione di centinaia, forse migliaia di uomini sfigurati dall'acido muriatico, per aver osato dire di no ad una donna.
Anche questo non fa parte della nostra cultura. sebbene, pochi mesi fa, una donna è stata mandante di un reato del genere proprio nei riguardi di un italiano.
Con un coro di donne, pronte a solidarizzare con lei!
Ma poi... centinaia?
Dove sono queste centinaia?
O uccisi a centinaia ogni anno, per lo stesso motivo.
Vengono millantati 100 femminicidi all'anno.
nello stesso intervallo di tempo si verificano:
100 suicidi di padri separati penalizzati da un impianto legislativo ed una giustizia sessista e pregiudizievole;
400 infanticidi materni;
1000 morti bianche, parte di un fenomeno che è colpevolmente ignorato per preferire il finanziamento di iniziative per contrastare, ad es. il femminicidio, emergenza dieci volte meno grave.
200.000 procurati aborti. Dei quali bisogna avere il coraggio di dire che soltanto il 2% è conseguenza di uno stupro o gravi patologie.
Di uomini intrappolati tra le mura domestiche, privi di un reddito e di relazioni sociali, oggetto di violenze fisiche e psicologiche.
Questo spregevole individuo, vinto dalla campagna della propaganda femminista, non deve aver mai conosciuto un uomo separato.
Uomini costretti a leccare una figa per poter accedere ad un posto di lavoro.
Uomini costretti a non leccare una figa per poter continuare a restare con i propri figli e non perderli in seguito ad una separazione.
Non è lo stesso tipo di violenza?
Non fare scopare il proprio marito e costringerlo ad una castità non voluta, pena la minaccia di distruggerlo dal punto di vista umano, non è forse una violenza uguale allo stupro?
Ce li abbiamo gli occhi per vedere ed un cervello per elaborare o no?
Uomini ridotti a soprammobili televisivi, a mute figure decorative, del protagonismo femminile.
Mariti la cui volontà è annichilita da mogli invadenti e prepotenti.
Sfido a trovare nel mondo una Ciudad Juárez con tante croci azzurre.
Il mondo è pieno di memorial camp di sole croci bianche.
La guerra riserva ai soli uomini questo privilegio.
A trovare una qualsiasi organizzazione con un tetto di cristallo contro cui sono gli uomini a sbattere la testa. Ad entrare in un’azienda o in un qualsiasi palazzo della pubblica amministrazione e trovare dirigenti tutti donna e gli adetti alle pulizie tutti maschi.
E' molto meno grave sapere che il dirigente sta dove sta per i suoi meriti, che per le quote rosa.
Signori... Abbiamo appena letto la solita sequela di cazzate.
Chio glielo dice?