Autore Topic: Massimo Lizzi, Il mito del pregiudizio antimaschile  (Letto 19889 volte)

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Offline Warlordmaniac

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Massimo Lizzi, Il mito del pregiudizio antimaschile
« il: Aprile 12, 2013, 11:49:34 am »
http://massimolizzi.blogspot.it/2013/04/il-mito-del-pregiudizio-anti-maschile.html

Il sessismo è l'orientamento ideologico o semplice tendenza culturale che porta a discriminare un sesso rispetto all'altro, in genere decretando la superiorità di quello maschile, e a valutare le capacità intrinseche delle persone sulla base dei loro ruoli sessuali.

Tra le critiche che mi è successo di ricevere nel corso di conversazioni e discussioni sul sessismo, vi è quella di essere unilaterale, poichè avrei il torto di difendere le donne, ma non gli uomini, o comunque di non riconoscere che esiste anche un sessismo contro gli uomini. Rispetto a questa critica, sono reo confesso: è vero, non lo riconosco. E se anche mi capitasse di riconoscerlo, di questo sessismo anti maschile non mi importerebbe nulla, come non mi importa nulla della cosiddetta misandria (odio contro gli uomini), evocata spesso dai misogini per pareggiare il conto con la misoginia.

In natura, possono esistere casi di misandria, che saranno interessanti per psicologi o psichiatri, ma non costituiscono un fenomeno politico e sociale. Non possono essere interessanti da un punto di vista politico.

Sfido a citare un regime femminile in cui gli uomini siano lapidati dalle donne, oppure frustati sulla pubblica piazza, per avere sbagliato abito, oppure costretti a vestirsi dentro una tuta da palombaro. A citare organizzazioni femminili che fanno la tratta dei maschi. Protettrici che li sfruttano e clientesse che godono nel dominarli. Sfido a citare la condizione di centinaia, forse migliaia di uomini sfigurati dall'acido muriatico, per aver osato dire di no ad una donna. O uccisi a centinaia ogni anno, per lo stesso motivo. Di uomini intrappolati tra le mura domestiche, privi di un reddito e di relazioni sociali, oggetto di violenze fisiche e psicologiche. Uomini costretti a leccare una figa per poter accedere ad un posto di lavoro. Uomini ridotti a soprammobili televisivi, a mute figure decorative, del protagonismo femminile. Uomini che fanno da harem ad una sultana, in una delle sue tante ville private. Sfido a trovare nel mondo una Ciudad Juárez con tante croci azzurre. A trovare una qualsiasi organizzazione con un tetto di cristallo contro cui sono gli uomini a sbattere la testa. Ad entrare in un’azienda o in un qualsiasi palazzo della pubblica amministrazione e trovare dirigenti tutti donna e gli adetti alle pulizie tutti maschi.

In un mondo fatto così, parlare di misandria, di sessismo contro gli uomini sarebbe qualcosa di diverso da una mistificazione. In questo mondo il sessismo è il maschilismo, è quello dei maschi eterosessuali contro tutti gli altri generi e orientamenti: le donne, i gay, i trans.

Pregiudizi di genere formalmente sfavorevoli ai maschi sono spesso prodotti e alimentati dagli stessi uomini, come il mito secondo cui l'uomo è una bestia, schiavo dei suoi impulsi sessuali. Mito utile ad ampliare la libertà degli uomini e limitare quella delle donne. Infatti, cosa ci si può aspettare da una bestia? La si può veramente condannare? Sta agli altri, ovvero alle altre, stare attente, non uscire la sera, non uscire da sola, non mettersi la minigonna, non essere troppo assertiva, camminare in punta di piedi, sulle uova, rasente ai muri, essere gentili, dolci e sorridenti, mai essere respingenti, ma senza lanciare segnali di disponibilità, altrimenti la bestia sentendosi umiliata oppure provocata chissà come reagirà.

Il sessismo, come il razzismo, è la funzione di un rapporto gerarchico. E' agito dai superiori contro gli inferiori. Può succedere che gli inferiori, provino a restituirne un po', ma non è la stessa cosa. Quello che sta al piano di sopra può sbattare la sua tovaglia dal balcone e buttare le briciole in testa a quello che sta al piano di sotto. Ma quello che sta al piano di sotto, non può buttare la sua immondizia in testa a quello che sta al piano di sopra. Anche se fisicamente ci prova, il risultato sarà che gli torna tutto in testa, poiché dona alibi e argomenti al vittimismo dei dominanti.

Il sessismo come il razzismo, mi interessa in quanto produttore di gerarchia e di discriminazione, non come questione formale. Se l’oggetto del pregiudizio non è sottomesso o discriminato, il pregiudizio è innocuo. Ragion per cui è ben diverso dire che i genovesi sono attaccati al denaro o dire che gli ebrei sono attaccati al denaro. Dare del polentone o dare del terrone; udire le espressioni viso pallido o viso bianco o udire negro.

E’ vero che l’espressione sessismo nella sua formale neutralità può finire per essere usata in modo ambiguo, cioè per dar adito all’idea che entrambi i sessi possano esserne egualmente vittima. Cito a proposito le riflessioni di un collettivo femminista di francese (Stop masculinisme), un collettivo  formato da uomini, che spiega come anche  con l'uso ambivalente del termine sessismo abbiano voluto giustificarsi i primi gruppi mascolinisti.

   
  •    (...) Se la nozione di sessismo esprime una delle conseguenze del patriarcato, essa non permette necessariamente di pensare all'esistenza di questo sistema, di risalire alle radici dell'oppressione.
        A causa del rischio che comporta di concepire come simmetrici i rapporti sociali fra i sessi, la concezione antisessista è molto meno esigente nei confronti degli uomini: essa non li individua esplicitamente come beneficiari di un sistema di sfruttamento economico e sessuale. Gli uomini sono considerati, in base all'antisessismo, come potenzialmente vittime di una costrizione di genere.
        La parola "sessismo" individua originariamente come vittime il gruppo delle donne. Tuttavia, è intesa da alcuni uomini come discriminazione nei confronti delle persone in base alla loro appartenenza a un gruppo sessuale, qualunque esso sia. Secondo questa concezione, anche un uomo potrebbe essere vittima di sessismo. Per esempio, in quanto escluso dalle donne da un luogo in quanto uomo.
     E' soltanto obliando l'esistenza del sistema patriarcale, che è possibile rendere le cose simmetriche. Allo stesso modo, parlare di razzismo anti-bianchi è un non senso che non prende in considerazione il fatto che certi subiscono le conseguenze del sistema coloniale e altri ne ricavano, al contrario, dei privilegi. La nozione di sessismo, così come quella di razzismo, hanno un senso solo se le si riferisce ai sistemi di dominio che le producono. Così, un atto che, a prima vista, può sembrare identico (il «rifiuto dell'altro») acquisterà un senso diverso a seconda del contesto e dell'appartenenza sociale di colui o di colei che lo realizza.

Offline vnd

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Re:Massimo Lizzi, Il mito del pregiudizio antimaschile
« Risposta #1 il: Aprile 12, 2013, 12:49:03 pm »
massimolizzi
Citazione
ll sessismo è l'orientamento ideologico o semplice tendenza culturale che porta a discriminare un sesso rispetto all'altro, in genere decretando la superiorità di quello maschile, e a valutare le capacità intrinseche delle persone sulla base dei loro ruoli sessuali.

Sbagliato.
E' sessismo anche decretare la superiorità del sesso femminile. Del tipo: le donne sono più produttive degli uomini.
il fatto che si tratti di affermazioni paradossali, basate sul nulla e smentite dalle evidenze, non cambia la loro natura sessista.


Citazione
Tra le critiche che mi è successo di ricevere nel corso di conversazioni e discussioni sul sessismo, vi è quella di essere unilaterale, poichè avrei il torto di difendere le donne, ma non gli uomini, o comunque di non riconoscere che esiste anche un sessismo contro gli uomini. Rispetto a questa critica, sono reo confesso: è vero, non lo riconosco. E se anche mi capitasse di riconoscerlo, di questo sessismo anti maschile non mi importerebbe nulla, come non mi importa nulla della cosiddetta misandria (odio contro gli uomini), evocata spesso dai misogini per pareggiare il conto con la misoginia.


Arrivato qui ho capito chen che razza di zerbino abbiamo a che fare...


Citazione
In natura, possono esistere casi di misandria, che saranno interessanti per psicologi o psichiatri, ma non costituiscono un fenomeno politico e sociale. Non possono essere interessanti da un punto di vista politico.

Sfido a citare un regime femminile in cui gli uomini siano lapidati dalle donne,


Nel nostro sistema sociale gli uomini sono DIlapidati dalle donne.
In una cultura nella quale la libertà è variabile dipendente della libertà economica e nella quale, grazie ad uno stadio evolutivo più elevato, la peggiore disgrazia non è la morte, ossia la privazione della vita, bensì la privazione della libertà, i due fenomini sono perfettamente comparabili.


Citazione
oppure costretti a vestirsi dentro una tuta da palombaro.


Il signore probabilmente vive in un mondo a parte, lontano da coloro che per campare devono lavorare veramente. Coloro che producono e creano vera ricchezza.
Tra questi, c'è gente che la tuta da palombaro, l'elmetto, la mascherina antipolvere o antigas, sono davvero costretti a metterla.

Citazione
A citare organizzazioni femminili che fanno la tratta dei maschi.

Che differenze vi sono tra la tratta delle bianche, che comunque resta assolutamente estranea alla nostra cultura e i grandi flussi migratori, incoraggiati da un sistema capitalista a che mirando a spremere l'individuo in ogni forma possibile, sfrutta l'immigrazione come strumento di abbassamento del costo del lavoro?


 
Citazione
Protettrici che li sfruttano e clientesse che godono nel dominarli.

Il signore non è mai andato a puttane.
Buon per lui.
Nemmeno io.

Ma sono tra quelli che non ci va perché andandoci si sentirebbe umiliato per avere pagando quello che alcuni riescono ad avere gratis.
Quindi, tutta questa retorica sulla predominanza del cliente sulla prostituta, con me, non regge.
vedo invece donne, che abbindolano uomini anziani ed ingenui, li sfruttano, li illudono, ottengono la cittadinanza italiana e poi li abbandonano a se stessi, spolpabdoli di ogni accumilato negli anni di solitudine.

Citazione
Sfido a citare la condizione di centinaia, forse migliaia di uomini sfigurati dall'acido muriatico, per aver osato dire di no ad una donna.


Anche questo non fa parte della nostra cultura. sebbene, pochi mesi fa, una donna è stata mandante di un reato del genere proprio nei riguardi di un italiano.
Con un coro di donne, pronte a solidarizzare con lei!
Ma poi... centinaia?
Dove sono queste centinaia?


Citazione
O uccisi a centinaia ogni anno, per lo stesso motivo.


Vengono millantati 100 femminicidi all'anno.

nello stesso intervallo di tempo si verificano:
100 suicidi di padri separati penalizzati da un impianto legislativo ed una giustizia sessista e pregiudizievole;
400 infanticidi materni;
1000 morti bianche, parte di un fenomeno che è colpevolmente ignorato per preferire il finanziamento di iniziative per contrastare, ad es. il femminicidio, emergenza dieci volte meno grave.
200.000 procurati aborti. Dei quali bisogna avere il coraggio di dire che soltanto il 2% è conseguenza di uno stupro o gravi patologie.


Citazione
Di uomini intrappolati tra le mura domestiche, privi di un reddito e di relazioni sociali, oggetto di violenze fisiche e psicologiche.


Questo spregevole individuo, vinto dalla campagna della propaganda femminista, non deve aver mai conosciuto un uomo separato.

Citazione
Uomini costretti a leccare una figa per poter accedere ad un posto di lavoro.


Uomini costretti a non leccare una figa per poter continuare a restare con i propri figli e non perderli in seguito ad una separazione.
Non è lo stesso tipo di violenza?
Non fare scopare il proprio marito e costringerlo ad una castità non voluta, pena la minaccia di distruggerlo dal punto di vista umano, non è forse una violenza uguale allo stupro?
Ce li abbiamo gli occhi per vedere ed un cervello per elaborare o no?

Citazione
Uomini ridotti a soprammobili televisivi, a mute figure decorative, del protagonismo femminile.


Mariti la cui volontà è annichilita da mogli invadenti e prepotenti.


Citazione
Sfido a trovare nel mondo una Ciudad Juárez con tante croci azzurre.


Il mondo è pieno di memorial camp di sole croci bianche.
La guerra riserva ai soli uomini questo privilegio.


Citazione
A trovare una qualsiasi organizzazione con un tetto di cristallo contro cui sono gli uomini a sbattere la testa. Ad entrare in un’azienda o in un qualsiasi palazzo della pubblica amministrazione e trovare dirigenti tutti donna e gli adetti alle pulizie tutti maschi.

E' molto meno grave sapere che il dirigente sta dove sta per i suoi meriti, che per le quote rosa.


Signori... Abbiamo appena letto la solita sequela di cazzate.
Chio glielo dice?
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Offline Animus

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Re:Massimo Lizzi, Il mito del pregiudizio antimaschile
« Risposta #2 il: Aprile 12, 2013, 12:59:54 pm »
Dio, non perdonarli, perchè non sanno quello che dicono.  :sleep:

Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

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Re:Massimo Lizzi, Il mito del pregiudizio antimaschile
« Risposta #3 il: Aprile 12, 2013, 13:09:49 pm »



 Cosa dice 'sto qua? <<Sfido, sfido, sfido...>>.
 E io accetto la SFIDA! Quando qualcuno mi sfida, vinco SEMPRE IO!


 

Offline vnd

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Re:Massimo Lizzi, Il mito del pregiudizio antimaschile
« Risposta #4 il: Aprile 12, 2013, 13:20:14 pm »
Nella stessa pagina compare quest'altra perla:
Citazione
Massimo Lizzi says:
10 aprile 2013 13:24  .Ricordo un mio vecchio collega. Aveva perso la causa per l'affidamento del figlio, dopo la separazione. Ci rimuginava sempre sopra. E noi gli dicevamo: "Fai colazione la mattina presto fuori casa, rientri solo all'ora di cena. Quando mai ti saresti potuto occupare di questo tuo figlio?" E lui: "Beh, se ne sarebbe occupata la mia nuova compagna".


E perché la "nuova compagna" non andrebbe bene mentre il "nuovo compagno" sì?
O piuttosto, non sarebbe meglio parlare di "nonna materna"? Vista la sorte della quasi totalità dei figli di separati?
Perché vogliamo a tutti i costi sforzarci di ignorare che oggi le donne sono ormai schiave quanto gli uomini?
E che se non piovessero loro dal cielo regalie e privilegi come le quote rosa, sarebbero costrette a sgobbare dal mattino alla sera come gli uomini?
Che cosa vorrebbe dire Lizzi?
Che a parità di doveri e diritti  è giusto privare il padre dei suoi figli?  Privarlo di cose apparentemente banali ma preziosissime come, ad esempio, il bacio della buona notte?
MA PARLI PER LUI!
Ci vedo molto pregiudizio, molto sessismo in tutto questo.
Se non altro la misandria femminista questa stupida componente masochista ce la risparmiava.
Il nuovo che avanza!
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Offline ilmarmocchio

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Re:Massimo Lizzi, Il mito del pregiudizio antimaschile
« Risposta #5 il: Aprile 12, 2013, 13:58:28 pm »
ve lo dico io cosa vuole il Lizzi : la stessa cosa che vuole questo tipo.
guardate cosa ho beccato in rete :

Citazione
Minsky :
Mi sembra che la tua posizione si fondi sull'importanza della paternità biologica. A me sembra un concetto medioevale. La questione è molto semplice: la paternità biologica va superata. Si tratta di un elemento che non dovrebbe rivestire alcun interesse in una società evoluta. Non vuoi figli? Non formi una famiglia, oppure se prendi una compagna ti accordi preventivamente sul fatto che non desideri prole. Li vuoi? Allora da dove arrivano non ti deve interessare. Quelli che la tua compagna partorirà, saranno figli tuoi. Punto. Sei così convinto che il tuo seme sia di qualità assolutamente superiore a quello degli altri? Dallo a una banca del seme, così verrà diffuso.
La legge, molto giustamente, tenta di tutelare gli interessi almeno economici dei minori. Questo è tutto quello che può fare, pur con mille difetti. Poiché non si può obbligare la madre ad indicare il padre biologico della prole (pater incertus), allora è il padre putativo che deve assumersi l'onere. Indifferentemente che i figli siano "suoi" oppure dello spirito santo. Tutto questo ci sta bene, ti dico, anche perché è ora che la gente alzi un po' le orecchie e diventi più cauta nel metter su famiglia alla cazzo solo a fronte di un'infatuazione momentanea. Mettere in piedi una famiglia in cui allevare prole è una cosa tremendamente seria. Ripeto: i figli non hanno chiesto di venire al mondo. Se ti metti nell'ordine d'idee di avere figli (parlo sempre dal punto di vista maschile), allora sappi che sono e saranno sempre cazzi tuoi qualunque cosa succeda. E sappi che ti potrebbe capitare ben di peggio che il caso della presunta o reale non paternità biologica. Ti potrebbe capitare che siano deficienti. Eppure tanta gente li ama lo stesso. E tu vuoi cacciarli via solo perché non vengono dai tuoi lombi? Vuoi fare come i leoni? Ma dài.

http://atei.forumitalian.com/t5128p90-cornuti-e-mazziati

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Offline Warlordmaniac

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Re:Massimo Lizzi, Il mito del pregiudizio antimaschile
« Risposta #6 il: Aprile 12, 2013, 14:05:06 pm »
Citazione
Uomini costretti a leccare una figa per poter accedere ad un posto di lavoro.

Siccome è stato fatto in maniera diversa, vorrei puntualizzare questa modo mio.
Questo citato è un falso problema femminile. Chi parla di misoginia o discriminazione femminile è in malafede.
Analizziamolo.
Si parla di una donna che non lavora, risponde ad un annuncio, fa un colloquio e subisce un ricatto: "o me la dai o non ti prendo a lavorare."
A questo punto viene favorita la donna che "ha stomaco", cioè che riesce a fare sesso pur senza sentire sentimento o attrazione e viene favorita la donna che per qualche motivo, riesce a sentire attrazione per il selezionatore.
Ma secondo voi lo stesso selezionatore, potrebbe mai preferire di assumere un uomo? E' ovvio che no.
Infatti l'uomo viene stroncato sul nascere da questo genere di annunci. La donna no, la donna è di fronte ad una scelta e spesso, molto spesso, la coglie.

Alcuni ci vorrebbero far credere che la contrapposizione è tra "DONNA CHE RICEVE AUT AUT" e "UOMO CHE VIENE ASSUNTO SENZA ULTERIORI RICHIESTE", ma si parla di persone idiote o in malafede.

Offline ilmarmocchio

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Re:Massimo Lizzi, Il mito del pregiudizio antimaschile
« Risposta #8 il: Aprile 12, 2013, 14:27:00 pm »

 
Siccome è stato fatto in maniera diversa, vorrei puntualizzare questa modo mio.
Questo citato è un falso problema femminile. Chi parla di misoginia o discriminazione femminile è in malafede.
Analizziamolo.
Si parla di una donna che non lavora, risponde ad un annuncio, fa un colloquio e subisce un ricatto: "o me la dai o non ti prendo a lavorare."
A questo punto viene favorita la donna che "ha stomaco", cioè che riesce a fare sesso pur senza sentire sentimento o attrazione e viene favorita la donna che per qualche motivo, riesce a sentire attrazione per il selezionatore.
Ma secondo voi lo stesso selezionatore, potrebbe mai preferire di assumere un uomo? E' ovvio che no.
Infatti l'uomo viene stroncato sul nascere da questo genere di annunci. La donna no, la donna è di fronte ad una scelta e spesso, molto spesso, la coglie.

Alcuni ci vorrebbero far credere che la contrapposizione è tra "DONNA CHE RICEVE AUT AUT" e "UOMO CHE VIENE ASSUNTO SENZA ULTERIORI RICHIESTE", ma si parla di persone idiote o in malafede.
Meriterebbe un CANCRO allo stomaco!
 

Online Massimo

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Re:Massimo Lizzi, Il mito del pregiudizio antimaschile
« Risposta #9 il: Aprile 12, 2013, 14:31:55 pm »

Offline vnd

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Re:Massimo Lizzi, Il mito del pregiudizio antimaschile
« Risposta #10 il: Aprile 12, 2013, 15:16:46 pm »
ve lo dico io cosa vuole il Lizzi : la stessa cosa che vuole questo tipo.
guardate cosa ho beccato in rete :

http://atei.forumitalian.com/t5128p90-cornuti-e-mazziati


Qualcuno potrebbe chiedere a quel coglione perché, se la paternità biologica dovrebbe essere superata, non deve esserlo anche la maternità?
A questo punto, i figli nascono, sorteggiamoli e andranno in bremio alle famiglie bisognose, magari nomadi.

Non capisco perché debbano stare con la madre.
E' un concetto medievale!
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Alberto86

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Re:Massimo Lizzi, Il mito del pregiudizio antimaschile
« Risposta #11 il: Aprile 13, 2013, 03:35:39 am »

Uno dei picciotti delle associazioni a delinquere femministe
http://www.youtube.com/user/massimolizzi


  :hmm:
« Ultima modifica: Maggio 20, 2013, 04:14:36 am da Alberto »

Alberto86

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Re:Massimo Lizzi, Il mito del pregiudizio antimaschile
« Risposta #12 il: Maggio 13, 2013, 14:52:01 pm »
Giacchè si parla di Lizzi in un'altra discussione:



Guardate che immagine ha come sfondo sul suo profilo Facebook:









Ps: FarbizioPiludu controllati per favore!  :cool:

Offline zagaro

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Re:Massimo Lizzi, Il mito del pregiudizio antimaschile
« Risposta #13 il: Maggio 13, 2013, 16:08:58 pm »
Signori lo confesso.  :D
una persona a me vicinissima faceva parte di Metaforum.


p.s. ma sono anche accusato di tutti tipi di negazionismo per il solo fatto di essere iscritto a QM,

Offline Mercimonio

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Re:Massimo Lizzi, Il mito del pregiudizio antimaschile
« Risposta #14 il: Maggio 13, 2013, 16:25:51 pm »
sara' una forma di feticismo, come quelli che praticano sado maso e pagano cifre folli per trovare una "mistress" e farsi frustare e legare e farsi mettere in culo di tutto.

non posso credere un uomo normale possa dar ragione alle istanza femministe, non sarebbe un uomo o e' un mezzo uomo.

la foto con le partigiane col fucile poi, roba da pazzi ma infatti questi non sono normali.