Non per farmi gli affari tuoi, ma secondo me sarebbe bene che tu ce ne parlassi.
No... Nulla di particolare.
Sai... i pedinamenti... le ragazze che venivano a controllare se tu eri davvero dove avevi detto di essere... Quelle che facevano gli appostamenti all'uscita della radio nella quale lavoravo... Quelle che dicevano: "o mi sposi o ci lasciamo". Quelle che telefonavano a casa e stavano zitte. Di notte...
Una, due, tre volte... Dieci volte...
Ecco... cose che se le fai tu oggi ad una donna, sono considerate stalking.
Io non avevo paura di una ragazza che telefonava e faceva scena muta. Le donne, invece, anche a causa della martellante propaganda femminista pro-sovvenzioni ai centri antiviolenza misandrici privati, hanno paura.
E' assurdo notare come, nel diritto, un reato possa configurarsi soltanto in base alla paura che prova chi ti denuncia.
Come se le ossessioni e le manie della presunta vittima fossero l'ago della bilancia.
Come se il sesso della presunta vittima possa fare la differenza.
Se mi capitasse oggi, di ricevere telefonate a mezzanotte e nessuno rispondesse, potrei farmi un po' di soldi...
all'epoca, non si poteva.