Pur non condividendo la sua visione poligamica in quanto la ritengo innaturale , riporto un passo interessante di Julius Evola tratto dall'"Elogio dell'harem" : "La donna realizza se stessa come tale , si eleva allo stesso livello dell'uomo come Guerriero e come Asceta , in quanto è Amante e in quanto è Madre . Al gesto del Guerriero e dell'Asceta che , l'uno a mezzo dell'azione pura , l'altro a mezzo del puro distacco , si affermano in una vita che è al di là della vita , nella donna corrisponde quello del darsi tutta ad un altro essere , dell'essere tutta per un altro essere , sia esso l'uomo amato , tipo dell'Amante - donna afrodisiaca , sia esso il figlio , tipo della Madre - donna demetrica , in ciò trovando il senso della propria vita , la propria gioia , la propria giustificazione."