Autore Topic: L’H1N1? Una truffa colossale  (Letto 1333 volte)

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Offline Giulia

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L’H1N1? Una truffa colossale
« il: Gennaio 18, 2010, 18:49:50 pm »


L’H1N1? Una truffa colossale.



L'influenza A, le cui conseguenze per settimane hanno tenuto in allarme milioni di persone, in realtà era una "falsa pandemia" orchestrata dalle case farmaceutiche pronte a fare miliardi di euro con la vendita del vaccino: l'accusa arriva da Wolfang Wodarg, il presidente tedesco della commissione Sanità del Consiglio d'Europa.

Wodarg ha anche accusato esplicitamente le industrie farmaceutiche di aver influenzato la decisione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità di dichiarare la pandemia. Pesante il j'accuse di Wodarg, ex membro dell'Spd, medico ed epidemiologo, secondo cui le multinazionali del farmaco hanno accumulato "enormi guadagni" senza alcun rischio finanziario, mentre i governi di tutto il mondo prosciugavano i magri bilanci sanitari spendendo milioni nell'acquisto di vaccini contro un'infezione che in realtà era poco aggressiva.

Wodarg ha fatto approvare una risoluzione nel Consiglio d'Europa che chiede un'inchiesta sul ruolo delle case farmaceutiche; e sulla questione il Consiglio d'Europa terrà un dibattito a fine mese. La denuncia, riportata con grande evidenza dal Daily Mail, arriva qualche giorno dopo quella secondo cui i governi di mezzo mondo stanno cercando di sbarazzarsi delle milioni di dosi di vaccino, ordinate all'apice della crisi. Il Mail ricorda che, in Gran Bretagna, il ministero della salute aveva previsto 65.000 decessi, creato una linea-verde e un sito web per dare consigli, sospeso la regola che vieta di vendere anti-virali senza prescrizione medica; furono allertati gli obitori e persino l'esercito, che doveva essere pronto a entrare in campo qualora si fossero verificati tumulti tra la popolazione a caccia dei farmaci.

Secondo Wodarg, il caso dell'influenza suina è stato "uno dei più grandi scandali sanitari" del secolo. Le maggiori aziende farmaceutiche, secondo Wodarg, sono riuscite a piazzare "i propri uomini" negli "ingranaggi" dell'Oms e di altre influenti organizzazioni; e in tal modo potrebbero aver persino convinto l'organizzazione Onu ad ammorbidire la definizione di pandemia, il che poi portò, nel giugno scorso, alla dichiarazione di pandemia in tutto il mondo.

"Per promuovere i loro farmaci brevettati e i vaccini contro l'influenza, le case farmaceutiche hanno influenzato scienziati e organismi ufficiali, competenti in materia sanitaria, e così allarmato i governi di tutto il mondo: li hanno spinti a sperperare le ristrette risorse finanziari per strategie di vaccinazione inefficaci e hanno esposto inutilmente milioni di persone al rischio di effetti collaterali sconosciuti per vaccini non sufficientemente testati".

Wodarg non fa alcun nome esplicito di persona in conflitto di interessi; ma lo scorso anno il Daily Mail aveva rivelato che Sir Roy Anderson, uno scienziato consulente del governo britannico sull'influenza suina, fa parte del consiglio d'amministrazione della GlaxoSmithKline. L'azienda farmaceutica, che produce antinfluenzali e vaccini, ha immediatamente replicato alle accuse, definendole "sbagliate e infondate".
http://temi.repubblica.it/micromega-online/lh1n1-una-truffa-colossale-il-jaccuse-del-responsabile-sanita-del-consiglio-deuropa/

Offline icarus.10

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Re: L’H1N1? Una truffa colossale
« Risposta #1 il: Gennaio 18, 2010, 19:48:29 pm »
I complotti sono sempre esisititi e sempre esisteranno.

Tuttavia non credo che questo della Suina sia stato un complotto. E' vero che è risultata blanda questa malattia, tuttavia, e la storia lo insegna, le seconde ondate influenzali risultano micidiali. L'influenza del 1918-20 ne è un esempio.

Qui si scherza con i virus. Con la Natura.

 Attenti.

"Sono contraria alla pena di morte e all'ergastolo, eccetto che per stupratori, pedofili, e per coloro che maltrattano cani, gatti e...criceti"

Offline ilmarmocchio

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Re: L’H1N1? Una truffa colossale
« Risposta #2 il: Gennaio 18, 2010, 20:35:56 pm »
Io credo che la faccenda della H1N1 sia nata per altri motivi, e collateralmente, abbia offerto un buon boccone all'industria farmaceutica. L'origine nasce dall'OMS , che come tutte le agenzie dell?ONU, vuole sempre piu' potere. Questi allarmi servono a questo. Che fosse una bufala era , ed e' dimostrato dalla scarsa adesione dei medici alla vaccinazione, peraltro non scevra di rischi, in particolare di sindrome di Guillain-Barre'. C'e' anche la storia un po' strana dei vaccini con o senza squalene. In ogni caso,, l'ennesima figuaraccia dell'OMS, che a guarire malaria, TBC ecc , non ci pensa neppure

Online Jason

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Re: L’H1N1? Una truffa colossale
« Risposta #3 il: Gennaio 18, 2010, 20:44:39 pm »
Citazione
Qui si scherza con i virus. Con la Natura. Attenti.

Esatto, mai scherzare con la natura. Il problema è che questo virus non è assolutamente naturale,  è stato creato in laboratorio.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline ilmarmocchio

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Re: L’H1N1? Una truffa colossale
« Risposta #4 il: Gennaio 20, 2010, 10:29:35 am »

Notizie Mediche del Giorno
Chan (Oms) difende gestione pandemia, siamo stati fortunati

Roma, 18 gen. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Siamo stati fortunati: se la pandemia avesse preso un'altra piega, se il virus fosse mutato in una forma più virulenta, staremmo ancora combattendo contro problemi seri" legati alla nuova influenza A/H1N1. Lo sottolinea il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Margaret Chan, difendendo a spada tratta la gestione della pandemia da parte della sua Agenzia, in un discorso oggi all'Executive Board sui maggiori progressi dell'ultimo decennio in salute pubblica. "Quando si scriverà la storia di questa pandemia - sottolinea - penso che la velocità delle azioni prese dai Governi per proteggere la popolazione sarà collocata ai primi posti. Nonostante la pressione, quasi tutti i sistemi sanitari hanno fronteggiato bene l'emergenza". La situazione ormai sembra volgere al meglio. "In alcuni Paesi dell'emisfero Nord la pandemia sembra risolversi. Il peggio potrebbe essere passato - ammette - Ma per chiunque è ancora presto arrivare a conclusioni certe prima di aprile, quando finisce la normale stagione influenzale. L'inverno è ancora lungo", ammonisce la responsabile dell'Oms, difendendo la sua organizzazione, finita nei giorni scorsi al centro delle polemiche per aver tenuto un atteggiamento giudicato eccessivamente allarmistico. "Per me - dice ancora la Chan, lodando il lavoro degli operatori sanitari, che hanno lavorato senza sosta per assistere i loro pazienti - la miglior buona notizia di salute del decennio precedente è che la lungamente attesa pandemia influenzale ha avuto un impatto così moderato". Il direttore generale dell'Oms cita più volte la benevolenza della dea bendata. Secondo la Chan, infatti, "siamo stati fortunati fin dall'inizio, e lo siamo ancora. Il virus inizialmente si è diffuso in Paesi con buoni sistemi di sorveglianza sanitaria, l'onestà e la velocità dei primi rapporti hanno posto la base per la risposta internazionale". C'è poi il fatto che il virus non è mutato, e che "la resistenza all'oseltamivir non è diventata diffusa. Il vaccino, inoltre, si è dimostrato sicuro e molto vicino al virus circolante. Ma le cose potevano andar male su ognuno di questi punti. Siamo stati fortunati anche in altri modi - continua la Chan - Questa è la prima pandemia post-rivoluzione tecnologica". Per la prima volta nella storia "la comunità internazionale poteva esaminare in tempo reale l'evoluzione" della pandemia, per contrastarla. I dati raccolti fin dall'aprile scorso e il numero di studi e ricerche pubblicati è stato notevole "e questo ci ha permesso di produrre linee guida per il trattamento, di monitorare l'epidemiologia e di seguire le mutazioni". Dunque il mix di fortuna e preparazione hanno permesso di evitare il peggio, secondo la Chan. "Nel corso delle emergenze sanitarie - prosegue - vanno prese decisioni rapide in un'atmosfera di considerevole incertezza scientifica. E la tendenza delle autorità sanitarie è quasi sempre quella di eccedere in cautela", piuttosto che nel senso opposto, "per tutelare la salute dei cittadini". E sul numero eccessivo di vaccini prodotti, ordinati e rimasti invenduti, l'esperta replica: "Penso che tutti noi peferiremmo vedere una pandemia moderata con ampie scorte di vaccini rispetto a una grave con scorte inadeguate". Inoltre, secondo la Chan, "non possiamo ancora prevedere cosa accadrà da qui alla fine dell'anno, quando l'emisfero meridionale entrerà nella stagione influenzale e i virus saranno più trasmissibili". E ancora: "La pandemia è stata un test per le nuove regole internazionali di salute", norme "che assicurano che nessuno, inclusa me stessa, abbia un potere senza controlli". A preoccupare il vertice Oms è in particolare l'Africa, dove sono possibili "ondate intense" di sindrome influenzale. Inoltre non è ancora certo se si sia sviluppata una immunità a livello di popolazione sufficiente a evitare future violente ondate. Ecco perché "credo che quello che stanno facendo molti Paesi, e cioè spingere gli abitanti a vaccinarsi, sia un approccio prudente di salute pubblica", dice la Chan. Mentre per quanto riguarda i Paesi in via di sviluppo restano i timori per "la mancanza di accesso ai vaccini". Non sono mancate le sorprese, per gli stessi specialisti. "Avevamo previsto problemi nel produrre i vaccini abbastanza in fretta, e questo è accaduto, ma non avevamo previsto - ammette la Chan - che le persone decidessero di non vaccinarsi". E se la questione delle informazioni alla popolazione resta aperta, secondo il direttore generale dell'Oms parte del problema è sorto dalla grande differenza tra ciò che ci si aspettava dopo aver studiato a lungo il virus H5N1, altamente letale, e quello che "fortunatamente" è accaduto. "Si temeva - spiega - un evento simile alla pandemia del 1918, mentre ciò che è accaduto è più vicino alle pandemia del 1957 o del 1968". La Chan invita comunque alla cautela sul numero delle vittime causate dall'H1N1. "Stime attendibili del tasso di mortalità e dei decessi non saranno possibili prima di due anni dalla fine della pandemia". In ogni caso "questa è la pandemia più strettamente monitorata della storia", e anche le risposte date saranno "esaminate attentamente", assicura la responsabile dell'Oms.

Piu' che l' OMS pote' la dea bendata. A proposito, ci vogliono piu' donne al comando. Se poi pero' sono come questa miss Chan,
forse e' meglio tornare agli sciamani