TARANTO - Cosima Serrano e sua figlia Sabrina Misseri saranno processate dalla Corte di assise di Taranto con l’accusa di aver ucciso la quindicenne Sarah Scazzi il 26 agosto 2010 ad Avetrana (Taranto). Lo ha deciso il gup del Tribuale di Taranto Pompeo Carriere. La prima udienza si terrà il 10 gennaio 2012.
Il gup ha rinviato a giudizio in tutto nove imputati, tra i quali Michele Misseri che risponderà di concorso in soppressione di cadavere, furto del telefonino di Sarah e danneggiamento, seguito da incendio, degli effetti personali di Sarah.
Il gup ha assoltoi tre legali, accusati di reati minori, che avevano chiesto e ottenuto il rito abbreviato. Si tratta degli avvocati Luca Mongelli, Emilia Velletri e Francesco De Cristofaro. Prosciolta anche Anna Scredo, cognata del fioraio Giovanni Buccolieri, presunto testimone oculare del sequestro di persona, accusata di favoreggiamento personale. Prosciolto per non luogo a procedere anche l’avvocato Vito Russo ma solo per due imputazioni su tre. Questi ultimi due avevano scelto il rito ordinario.
Michele Misseri: me lo aspettavo. «Me lo aspettavo». Lo ha detto Michele Misseri, parlando con i giornalisti davanti al Tribunale di Taranto. In aula erano presenti, oltre a Michele e alle due donne, queste ultime accusate di concorso in omicidio, sequestro di persona e soppressione di cadavere, anche il fratello Carmine Misseri e il nipote Cosimo Cosma. Michele e questi ultimi due sono accusati di concorso in soppressione di cadavere.
«Sono colpevole, lo dirò fino alla fine: questa è la verità», ha aggiunto. «Non è vero che faccio sempre e solo dichiarazioni spontanee perché ho chiesto sempre di essere interrogato ma non mi è stato mai concesso. Le prove - ha proseguito Michele - non ci sono nè su mia figlia nè su mia moglie: l’unica prova che avevo era quella del compressore. Del compressore si sapeva fin dal mese di novembre quando io avevo detto di fare la richiesta di sequestro. Lo hanno preso ad aprile-maggio. Le prove, se c’erano, sono state tutte cancellate».