Questo che scrive però, secondo me non è sbagliato: “È innanzitutto probabile che in un contesto del genere si verifichi un meccanismo atavico, lontano, per il quale le donne tendono a non proporsi con la propria immagine professionale ma femminile, dove per femminile non si intende soltanto l’aspetto della sensualità ma quello del dare ascolto e considerazione. Noi donne chiediamo aiuto agli uomini, che soprattutto in questo momento hanno bisogno di ritrovare la propria identità e dai quali a volte non ci sentiamo per nulla sostenute dal punto di vista della parità dei rapporti - conclude – ma molto dipende anche da noi, che dobbiamo da sole sostenerci soprattutto psicologicamente per ottenere tutto questo”.
Lei sta dicendo: rimboccatevi le maniche e non prendetevela con loro.