Notizia del 2010:
"Una donna che uccide tutti i maschi che la 'importunano': è il tema di "Hey Baby", il nuovo videogame inventato da una ragazza canadese"di Massimiliano Bordignon"Gironzolando per il web, stamattina, sono incappato in questo articolo di Jamie D'Alessandro su "La Repubblica", e così, visto che il Canada viene tirato in ballo, non ho potuto fare a meno di proporvelo.
Si intitola "Le donne si vendicano delle molestie giocando".Ma di cosa tratta?
Vado oltre e, nel sottotitolo ecco l'agghiacciante spiegazione: "L'eroina uccide gli uomini che infastidiscono le passanti: appena uscito "Hey Baby" già suscita polemiche. Ideato da una trentenne canadese dopo essere stata apostrofata nella metropolitana di New York. L'ambientazione è pulp. Le frasi grevi usate in strada per abbordare sono prese dalla realtà". Ma andiamo con ordine e vediamo di leggere, e capire, cosa ci propone l'articolo.
"Dicembre di tre anni fa, una mattina qualsiasi nella metropolitana di New York. Suyin Looui, trentenne studentessa canadese di origini asiatiche che a quei tempi seguiva un master di Integrated Media Arts, sta andando a lezione. "Ero sola e imbacuccata in pesanti vestiti invernali", racconta. "Scendo alla fermata e mi avvio verso l'uscita passando davanti a un uomo. Lui mi guarda e mi sussurra piano: "Hot ching chong" ("hot", calda, è un riferimento sessuale, "ching chong" invece è un modo dispregiativo per definire gli orientali, ndr).
Ho tirato dritto, ma per il resto della giornata non ho fatto altro che immaginare il modo di farla pagare a quell'uomo". Così è nato "Hey Baby", videogame che sta facendo molto parlare di sé in America.
La vendetta in pixel per tutti quegli abusi verbali, quegli approcci sgarbati, quelle occhiate sconce che le donne di mezzo mondo subiscono ogni giorno. Una mattanza digitale feroce e tecnicamente di basso profilo, ma che comunica un messaggio chiarissimo ai maschi: è ora di saldare i conti.La grafica sembra quella di "Half Life", vecchia gloria per pc uscita ormai più di dieci anni fa. Si percorrono le strade di una città piena di passanti e alcuni di loro si avvicinano al nostro alter ego con richieste improbabili.
Si va da "Dovresti mollare il tuo uomo e venire con me" a "Lasciati leccare da capo a piedi", fino ai più garbati "Dio ti benedica" o "Quanto sei bella". Epitaffi che compaiono sulle pietre tombali degli incauti che li hanno pronunciati, dopo esser stati fatti fuori a colpi di mitra o direttamente con il lanciafiamme. Non è possibile aprire il fuoco sulle donne né sugli uomini che non ci rivolgono la parola. Ma la maggior parte lo fa. E così, proseguendo nel gioco, la città intera si trasforma in un cimitero."Lo sviluppo di Hey Baby è stato difficile", ci spiega Suyin Looui, che nel frattempo da New York si è trasferita a Londra. "Non avevo nessuna esperienza e ho dovuto imparare tutto da sola. Certo, non è un videogame professionale alla Grand Theft Auto,
ma dice quel che deve dire sulle esperienze delle donne negli spazi pubblici".
Tutto il campionario di frasi che i maschi sfoggiano nel videogame è preso dalla realtà, garantisce Looui. Raccolto, suo malgrado, da lei stessa o da sue amiche camminando per New York, Parigi, Londra, Toronto, Montreal, San Francisco, Pechino e Roma".
Insomma, attenzione, anche perché da queste parti, sia essa di carattere sessista o peggio razziale, la discriminazione è duramente perseguita. I numeri dicono che finora hanno giocato "Hey Baby" già 50 mila persone, ma il vero successo è stato mediatico: il 'gioco' ha aperto un dibattito sul web, nelle radio e in tv.
Una minoranza si è sentita offesa e lo ha attaccato. Per qualcuno mettere sullo stesso piano un tizio che chiede semplicemente "Posso aiutarla?" con uno che commenta "Che bel culo che hai". Io, personalmente, da italiano legato ancora sentimentalmente all'abbordaggio stradale (che quasi mai riesce, sia chiaro),
lo trovo semplicemente paranoide, anche se di questi tempi, in cui la molestia sessuale va di moda, anche comprensibile. Fermare una ragazza per strada, farle un complimento e lanciarle un'occhiata furtiva, credo sia perfettamente naturale, umano e, mi auguro, ancora auspicabile da parte delle stesse ragazze. Il classico 'furto del fiore', insomma, da consegnare alla donna appena passata per strada. Altrimenti ci avvieremmo verso una società robotica in stile "Blade Runner", dove ognuno camminerà per la propria strada senza voltarsi o girarsi, guardando soltanto il video propposto da uno schermo infilato direttamente nel nostro cervello."
http://canada.blogosfere.it/2010/07/una-donna-che-uccide-tutti-i-maschi-che-la-importunano-e-il-tema-di-hey-baby-il-nuovo-videogame-inve.htmlQuesto è il pessimo videogioco che la misandrica è riuscita a sfornare dalla sua mente malata (un bambino di 5 anni lo avrebbe fatto molto meglio)
Comunque a parte i commenti zerbinici dell'autore dell'articolo questo è uno dei vari elogi al videogioco da parte delle femministe
http://www.womenews.net/spip3/spip.php?article6772