a non saranno 10-15 nicknames che scrivono su un forum a cambiarlo. C'è una proposta concreta per cambiare le cose? Se si, quale?
La soluzione è semplice e sicura: prendiamo esempio da società funzionanti del passato o del presente. Ma qui scattano i riflessi pavloviani: i diritti delle donne non si toccano, indietro non si torna. Ma è assodato che la cultura del cazzosello non dura una generazione.
Il primo passo è avere le idee chiare almeno su questo punto elementare, se persino qui mancano c'è davvero poco da fare.
Togliere il diritto di voto alle donne?
Mai proposto questo. Mi domando solo, visto che altri hanno evocato l'argomento, se il voto alle donne non sia uno dei tanti intoccabili totem contemporanei e se sia di reale beneficio alla collettività. Non ho la risposta, che richiederebbe un approfondimento serio, ma neppure pregiudizi.
E' molto più ancorato alla realtà il redpillatore che parlava di politiche che incentivano la famiglia piuttosto che il cazzosello, di riprogrammazione culturale per eliminare il sesso da tutti quei contesti che col sesso non c'entrano nulla, come la musica e il cinema, di leggi più equilibrate in materia di matrimonio.
Si può tradurre tutto questo in proposte politiche concrete? Chi le deve portare avanti?
Assolutamente d'accordo, anzi credo che questo forum, pioniere della QM, su questioni essenziali e
ovvie sia rimasto indietro rispetto ad altri spazi che a qualche conclusione concreta sono giunti.
Al momento, queste proposte le porta avanti solo Pillon che però non viene minimamente sostenuto dalla galassia maschile troppo occupata a discettare sul sesso degli angeli (tipo ormoni e utero artificiale) e a flirtare con flange ritenute "moderate" del femminismo, con l'ideologia radicale (femminista) e col mondo LGBT, alleato del femminismo e apertamente antimaschile.
Sul piano individuale invece, considerato che questi cambiamenti, se ci saranno, arriveranno quando saremo polvere, bisogna cercare di migliorare il migliorabile. Di essere la migliore versione di sè stessi. Spendere anni in lunghe battaglie da monitor significa sprecare malamente l'unica vita che hai a disposizione.
E questo è l'errore che accomuna molti uomini dell'androsfera. Passano le loro giornate iperanalizzando la società, la storia, l'economia, discutono di cose su cui non hanno alcun controllo o perchè più grandi di loro o perchè avvenute migliaia di anni fa, e perdono di vista l'unica cosa di cui sono pienamente padroni: la propria vita.
Anche qui ti do ragione, ma una cosa è l'attività in rete, che può contribuire a rendere consapevoli gli uomini, altra cosa la vita reale dove l'unica soluzione concretamente praticabile (salvo rare eccezioni) è quella MGTOW, nella sua forma più radicale ("going monk").
Da dure esperienze ho imparato che una cosa che il sistema teme sommamente è che la gente si incontri
di persona e
si associ. Questa tendenza a relegare la gente in casa si è molto accentuata con la "pandemia".
Altri due tabù sono l'amore tra l'uomo e una donna e la spiritualità, che vengono scoraggiati e impediti in ogni modo. Nell'ultimo, inguardabile ma profetico film di Pasolini, che denuncia la disumanizzazione operata dalla mercificazione degli esseri umani, ogni porcheria (il cazzosello) viene tollerata anzi incoraggiata; solo chi forma coppie o prega è reo di morte perché l'amore e il sacro non hanno prezzo, non si possono comprare.