Bè, sempre a mio personale avviso, la differenza è semplice. Ma è chiaro che si sta parlando in generale, sui grandi numeri, poi le cose cambiano a seconda dell'età, etc..
Però c'è quella storia del giovane principe che convocò a palazzo le più brave donzelle del reame, per decidere quale sarebbe stata la sua fidanzata. Una si presentò e ballò benissimo, l'altra suonò il flauto divinamente, un'altra recitò bellissime poesie. Lui scelse quella con le tette più grosse.
Sempre secondo me, se un uomo vuole sedurre deve semplicemente convincersi che da ogggi a 50 e più anni fa, i meccanismi sono rimasti gli stessi. Se si legge il libro di F. Califano, per quanto se ne dica, si scopre quali sono i meccanismi. Solo che dobbiamo accettare questa verità.
Se invece una donna vuole sedurre, semplicemente ti offre allo sguardo le sue pose migliori. Così tu guardi, e sogni. E se sogni, sei già sedotto.
Le stesse cose avrebbero potuto dirle anche determinati gruppi di femministe, quelle che esaltano il fatto che le donne sono "dolcemente complicate" in opposizione al maschio primitivo che grugnisce e sceglie in base a particolari grossolani, anche se di fondo, ai noi "maschi" basterebbe un buco e saremo tutti contenti.
Non credo che sia così. Perché se una donna teme di essere inseminata da un seme debole, vale anche per me, visto che mio figlio prenderà i geni miei e della madre, quindi quel 50% dovrà essere scelto per bene.
Gli effetti sono attualmente sottovalutati nel senso che non esiste organizzazione di seduzione al femminile, cioè le donne pensano che basti procedere "alla cazzo", però a conti fatti, noi uomini tenderemo a preferire una che: 1) abbia movenze leggiadre rispetto ad una che ha movimenti elefantini; 2) una che profuma ed è curata igienicamente, rispetto ad una che puzza; 3) una che ha un comportamento principesco e sorridente rispetto ad una che in gruppo urla come una pescivendola, starnazza e mostra aggressività nei modi; 4) una pacifica ad una violenta; 5) una persona corretta ad una cleptomane o perlomeno ad una che sai che non ti ci puoi fidare; 6) una che mostra sempre entusiasmo rispetto ad una che mostra sempre noia.
Oltre a questi punti esemplificativi c'è tutto il capitolo dell'aspetto fisico che è ben più complesso di stare a misurare il seno.
E' vero che l'aspetto fisico è più preponderante nella nostra sessualità, ma se facciamo finta che l'altro non serve, si tenterà a scadere nella pretesa di "monoservizio", cioè tu maschio primitivo, vivi per scopare, quindi ti faccio scopare e per questo non puoi chiedermi altre cose.
Possibili obiezioni.
Si potrà dire che il maschio primitivo inseminava tanto per istinto e poi neanche conosceva chi fosse il figlio, che veniva lasciato alla madre.
In questo modo si distruggono tutte le richieste dei padri separati e si spezza una lancia a chi vorrebbe zitti e paganti.
Si potrà dire che il maschio rispetto alla femmina può fecondare con una frequenza nettamente superiore; ma pure quest'obiezione mi sembra totalmente fuori dal tempo. In pratica obiezioni di richiamo al mondo preagricolo sostengono tesi talmente parziali, che è come se dicessi che oggi il conto in banca o la Ferrari non servono a far eccitare le donne.
Se ci hai fatto caso, Reduan, sei partito per discutere i parametri di scelta maschili, ma poi nel secondo paragrafo, non ce l'hai fatta e sei ritornato in quelli femminili. Credo che sia più forte di noi. E' il modo con cui ci tengono per le palle.