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La nazi-femminista Boldrini vuole mettere le mani sul web

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Alberto86:
"Basta all'anarchia del web. È tempo di fare una legge". Queste parole contro le "campagne d'odio" in atto sulla rete pronunciate da Laura Boldrini in un'intervista a Repubblica hanno scatenato polemiche da più parti.
Nonostante su Twitter qualcuno, come Luca Sofri, fa notare che il presidente della Camera non abbia mai parlato di censura, su blog e social network in tanti gridano al bavaglio.
L'erede di Fini a Montecitorio, in realtà, si riferisce a un fenomeno particolare: la "cultura sotteranea" - diventata "un'ermergenza" - che ancora vede di mal occhio una donna nei posti di potere. Insomma, per la Boldrini alla base di tutto c'è il femminismo e il tanto caro, a lei, tema del femminicidio. "In Italia le donne continuano a morire per mano degli uomini e per molti è sempre e solo una fatalità, un incidente, un raptus. Se questo accade, è anche perchè chi poteva farlo non ha mai sollevato il tema a livello più alto, quello istituzionale", spiega.
Una "cultura sotterranea", come la chiama lei stessa, che non è certo nata negli ultimi anni e che non si limita certo alle donne. Ma di cui il presidente della Camera si accorge solo ora, quando - da terza carica dello Stato - è diventata ogetto di quotidiane minacce da parte di fanatici. "Non sono pochi, sono migliaia e migliaia, crescono ogni giorno e costituiscono una porzione del Paese che non possiamo ignorare: c’è e dobbiamo combatterla". Per questo, per il presidente della Camera bisogna affrontare la questione "a partire da internet dove si sta diffondendo una cultura della minaccia tollerata come burla".
Una questione spinosa quella della regolamentazione della rete - un mezzo di comunicazione con caratteristiche diverse dagli altri media - affrontata diverse volte negli ultimi anni e mai definitivamente risolta. "So bene che la questione del controllo del web è delicatissima. Non per questo non dobbiamo porcela", sostiene la Boldrini, "Mi domando se sia giusto che una minaccia di morte che avviene in forma diretta o attraverso una scritta sul muro, sia considerata in modo diverso dalla stessa minaccia via web".
Parole che, come le altre volte in cui sono state pronunciate, generano un'immediata levata di scudi. Questa mattina il termine "Boldrini" è entrato subito nei Trending topics (la classifica delle parole più usate su Twitter). C'è chi parla di bavaglio, chi di dichiarazione pericolosa o di minaccia alla libertà di espressione. E questo nonostante la presidente della Camera abbia fatto riferimento al web come "vita reale" che "produce effetti reali", di "luogo reale, dove persone reali spendono parole reali, esattamente come altrove". Si torna alla fin quasi abusata metafora della rete come una piazza. Ma qualcuno fa notare che forse a questo luogo reale basta applicare le leggi reali che già esistono contro diffamazione, minacce e violenza. Magari anche rafforzando la polizia postale. La stessa che ha "sguinzagliato" alla ricerca delle finte foto osè.
http://www.ilgiornale.it/news/interni/boldrini-basta-allanarchia-web-913722.html







La puntuale "superiorità" della vagina al potere!!!  :muro: :muro: :muro:
Questa mi sa che fa la stessa misera fine politica della Fornero, se non peggiore (speriamo).

Alberto86:
Una pioggia di minacce di morte, di violenze sessuali di vario tipo, di torture di vario tipo: la presidente della Camera Laura Boldrini porta alla luce il quotidiano bombardamento di cui viene fatta oggetto tramite il web. E chiede allora, in un'intervista a "Repubblica", che si cominci a fare ordine in Internet tramite una legge. "Non ho paura, ma sulla Rete si costruiscono campagne d'odio e di violenza contro le donne, serve una legge"
Quello che sconcerta Boldrini (e non solo) e che i mittenti di messaggi che partono da Facebook o da altri social network e che hanno contenuti del tipo "Ti devono linciare, puttana", "Ti ammanetto e ti chiudo in una stanza buia, "gli immigrati mettiteli nel letto, troia" sono firmati, nel senso che i nomi e i cognomi dei profili appartengono a persone reali e rintracciabilissime e che se contattate dalla Polizia Postale - come nel caso dell'uomo che aveva postato la foto di una nudista spacciandola per la presidente della Camera - oppongono una denuncia per violazione della privacy, seguite magari da una campagna della Rete che contesta "abusi di potere".
"C'è stato il caso della parlamentare del M5S cui è stata violata la posta personale - ricorda Boldrini -. C'è il caso di una deputata oggi ministra che non ha più potuto accedere ai suoi social network. Poi ci sono le minacce di morte nei miei confronti. Tutte donne, lo dico come dato di cronaca. So bene che la questione del controllo del web è delicatissima, ma non per questo non dobbiamo porcela. Mi domando se sia giusto che una minaccia di morte che avviene in forma diretta sia considerata in modo diverso dalla stessa cosa via Internet. Se il web è vita reale - e lo è - non possiamo più considerare meno rilevante quello che accade in rete rispetto a quello che succede per strada".
Considerazioni altrettanto importanti quelle che riguardano l'altro aspetto della questione sollevate dalla "padrona di casa" di Montecitorio, vale a dire quello sessuale e machista: "Quando una donna riveste incarichi pubblici si scatena contro di lei l'aggressione sessista - afferma Boldrini -  che sia apparentemente innocua o violenta assume sempre la forma di minaccia sessuale, con un lessico che parla di umiliazioni e di sottomissioni. Non bisogna più avere paura di dire che è una cultura sotterranea in qualche forma condivisa. Un'emergenza, in Italia. Perché le donne muoiono per mano degli uomini ogni giorno, ed è in fondo sempre considerata una fatalità, un incidente, un raptus. se questo accade è anche perché chi poteva farlo non ha mai sollevato con vitore il tema al livello più alto, quello istituzionale. Facciamolo, finalmente".[/color][/b]

http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/1093378/boldrini-serve-una-legge-sul-web-.shtml

Brutale:
le vere intenzioni della boldrini sono quelle di prevenire e mettere a tacere ognit tipo di critiche rivolte alle politichesse nostrane; a differenza della tv e dei giornalai, controllati dalla dittatura femminista, il web è un potente mezzo di controinformazione difficile da tenere sotto controllo... di questo ha paura la nostra cara paladina dei "diritti delle dddonne"

Dottor Zero:
Io invece credo che la questione sia più seria. Su internet, ancora, esiste la libertà di espressione e ognuno può dire quello che vuole, cosa che non si può fare altrove. Questo a molti dà fastidio. E già da tempo si parla di una regolamentazione di internet (cioè censura) che quando verrà messa in atto comporterà l'oscuramento di una miriade di siti ritenuti "fastidiosi" o addirittura "pericolosi".
Di fatto questa è una FALSA democrazia che, appoggiandosi sulla libertà di parola, non si fa alcuno scrupolo a togliere la libertà di scrivere i propri pensieri e ragionamenti su un forum o blog!
Prendiamo per esempio questo forum. Come pensate venga visto? Viene visto come un forum che incita all'odio per le donne! Ovvio che non è così, ma andatelo a spiegare alle femministe...
Perciò credo che presto o tardi saremo ai livelli della Cina. Spero di sbagliarmi, ma non ci conto molto.

Mercimonio:
io me la rido, nonostante i suoi piani di conquista la boldrini tornera' presto nella fogna visto che questo governicchio durera' non piu' di 6 mesi o 1 anno come gia' il governo Monti, d'altronde perche' hanno messo proprio lei in una cadrega che nessuno voleva perche' sanno tutti che sara' di breve durata ?

tutto quello riguardo al "femminicio" e' ridicolo : il nome stesso, il fatto che sia una legge razzista contro gli uomini, il fatto che i numeri dei sedicenti femminicidi siano bassissimi, e soprattutto il fatto che tranne le quattro femministe in parlamento nessun altro partito si caga molto sta pagliacciata e anche si andasse al voto verrebbe boicottato con schede bianche, assenti, e tutto il resto.

quanto a internet e' dai tempi delle BBS e VideoTel piu' di 30 anni fa che si chiede una regolarizzazione !
ma nessuno ha mai mosso un dito, ora sta pazza si mette a sbraitare perche' hanno messo su Facebook un fotomontaggio con lei nuda.

se non fosse successo neanche lei avrebbe mosso un dito, come tutti gli altri prima di lei.

il punto focale e', fin dove lo stato puo' mettere il naso nella vita privata dei cittadini ?
di fatto esiste gia' la legge su diffamazione a mezzo stampa che e' anche fin troppo elastica parere mio.

esempio, chi vieta a una ex moglie stronza di mettere su FB in pubblico le foto dei suoi nuovi amanti ? l'ex marito cornuto non potrebbe sentirsi sputtanato e chiedere i danni di immagine, morale, e bla bla bla ?

perche' la legge c'e' ma io conosco due persone che ne hanno anche usufruito vincendo la causa (4-5000 euro a testa) ma ci hanno messo ben 6 ANNI !! e il colpevole se avesse voluto poteva anche andare in appello e tirarla avanti altri 2-3 o anche 4-5 anni, giusto per rompere i coglioni.

con questa (in)giustizia dove cazzo si vuole andare a parare ? l'idea di regolarizzare il web e' semplicemente inapplicabile come gia' e' inapplicabile la lotta alla pirateria e molto altro.

tutte le forze armate e di polizia italiane hanno ricevuto tagli enormi negli ultimi anni, ci sono territori su cui le forze dell'ordine non hanno il minimo controllo, tanto meno il web di cui si occupa solo la Postale che sono relativemente in quattro gatti e che comunque danno priorita' ai casi in cui ci sono in ballo soldi (truffe, raggiri, etc), le denuncie per diffamazione sono veramente il fondo del barile.

mi viene da ridere che la boldrini parli cosi', come al solito dimostra di non sapere nulla di queste cose, proprio lei che e' la terza carica dello stato !

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