Dialoghi > Proposte per nuove iniziative
Perchè non chiediamo la chiusura dei club privè?
fabriziopiludu:
--- Citazione da: Giubizza - Maggio 05, 2013, 15:09:41 pm ---Non capisco che bisogno c'è di chiedere la chiusura di un qualcosa che non piace quando basta, molto più semplicemente, non andarci.
--- Termina citazione ---
Alla Angelina Merlìn, non piacevan le Case di Tolleranza, e le ha fatte chiudere!
Noi vorremmo far qualcosa di analogo...
vnd:
Io sono per la riapertura delle case chiuse.
Non per la chiusura dei club privè.
Sono per il fare. Non per il disfare.
Non ci andrò mai ma ste case devono riaprire.
Mercimonio:
il problema e' anche la location pero'.
io ho vissuto in 3 appartamenti diversi che erano a due passi da bar e discoteche, tutte le sere fino alle 3-4 del mattino c'erano decine di persone in strada, alcuni ci pisciavano pure sul portone, altri urlavano, ubriachi a frotte, chiazze di vomito per terra, bottiglie rotte, risse con annessa polizia e ambulanza che arriva ... bella merda !
ma d'altronde l'affitto costava poco proprio per questo quindi me la sono anche andata a cercare anzi a me piaceva anche il fatto di stare in una location movimentata ma poi se alla mattina ti svegli alle 7 per andare in ufficio iniziano a girarti i coglioni, come pure tornare tardi la sera e vederti gente ubriaca sdraiata davanti alla tua porta e gli devi chiedere cortesemente di andare affanculo, per il resto problemi zero ma se riaprissero i casini in italia sarebbe la stessa solfa ... il Casino in mezzo e ai lati decine di bar e baracchini e gente che fa casino tutta notte con tutti i problemi che questo comporta.
Alberto86:
--- Citazione da: kautostar - Maggio 04, 2013, 01:30:27 am ---
Io sinceramente ho provato l'esperienza gay per disperazione(fisicamente sono attratto dalle donne, ma essendo piuttosto timido faccio fatica a trovare sesso occasionale), ma alla fine mi sono trovato meglio che andare a puttare. Tanto sia le puttane che club privé ti spellano vivo, in cambio di esperienze sessuali spesso deludenti!
--- Termina citazione ---
Non credo proprio esista l'"esperienza gay per disperazione". O sei gay/bisessuale o non lo sei.
Ci tenevo a fare questa precisazione perchè spesso sento dire/leggo (quasi sempre da femmine chissà come mai) la fesseria che tutti avremmo una presunta quanto fantasiosa bisessualità. :rolleyes: (argomento probabilmente meno fantasioso per quanto riguarda il solo sesso femminile :cool2:).
Se un maschio è eterosessuale è eterossessuale. Piuttosto si spara seghe a vita o cerca di sconfinare da questo paese di frigide femministe.
Nessuna critica da parte mia nei tuoi confronti ovviamente. Ma mi sembrava doveroso precisare.
COSMOS1:
secondo me la questione andrebbe reimpostata su di un piano comportamentale e non ontologico
non ha molto senso dire "sei etero/gay/bi/trans" quanto piuttosto: "in quella determinata circostanza assumi comportamenti etero/gay/bi/trans"?
una cosa è l'attività sessuale di un marinaio a contatto con soli uomini per mesi, o di un carcerato che vede solo uomini per anni, altra cosa è un sultano circondato da un harem di belle donne a sua esclusiva disposizione
l'ha già detto qualcun altro, era solo per chiarezza e concisione
chiaro che un uomo "costretto" all'omosessualità da circostanze esterne esprime con essa una tendenza alla relazione e al contatto fisico insita in ogni uomo e che in altre condizioni si sarebbe espressa diversamente
la polemica sui gay invece è su di un piano ontologico, per cui per qualche ragione qualcuno sarebbe "naturalmente" orientato verso persone dello stesso sesso. La discussione su questo piano è difficile perchè mentre da un lato ti trovi a discutere della tesi che l'omosessualità sia una caratteristica ontologica, dall'altra ti trovi a discutere con altri per i quali maschio/femmina sarebbero caratteristiche "culturali"
se fosse chiaro chi dice cosa e con chi si discute di volta in volta, forse le cose sarebbero più semplici ;)
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