Autore Topic: "Task Force" nazi-femminista contro il "femminicidio"  (Letto 951 volte)

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Alberto86

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"Task Force" nazi-femminista contro il "femminicidio"
« il: Maggio 05, 2013, 17:23:24 pm »
"Fa bene la ministra Idem a proporre una task force contro il femminicidio ". Lo ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini, parlando ad Arcevia (Ancona). "Penso - ha detto - che sia una misura che dovrebbe essere messa in atto il prima possibile, perché la situazione in Italia purtroppo da questo punto di vista è grave". "Troppe donne sono oggetto di violenza ad ogni livello, una violenza che si estende dalle famiglie e che arriva anche al web. E' importante attenzionare questo odiosissimo fenomeno e cercare di dare risposte adeguate", ha aggiunto.

"Non ho mai invocato leggi speciali, non ho mai puntato il dito contro l'anarchia del web, ho detto che però la violenza non è accettabile". Così la presidente della Camera, Laura Boldrini, parlando con i giornalisti ad Arcevia, a margine della commemorazione dell'eccidio nazista di Monte Sant'Angelo. "Quando una persona minaccia un'altra - ha aggiunto - commette un reato, ci sono già misure, non c'é bisogno di leggi speciali ma tutti i cittadini devono poter essere tutelati".

Una "task force" che coinvolga almeno sei ministeri, tutti attorno a un tavolo per trovare il modo migliore di mettere un freno a un fenomeno, quello della violenza sulle donne, che ormai è diventato dilagante. E' l'idea lanciata oggi dal ministro per le Pari Opportunità, Josefa Idem, che di fronte all'ennesimo femminicidio chiede di intervenire "con più forza".

"Centoventisette femminicidi nel 2012, 25 dall'inizio dell'anno. E' inaccettabile" denuncia il neoministro, che non vuole essere lasciata sola, a combattere a mani nude contro quella che può essere considerata una vera e propria strage. Fonti a lei vicine spiegano che non è più sufficiente una politica portata avanti solo dalle Pari opportunità, serve uno sforzo comune. E che includa, dunque, anche la Giustizia, l'Interno, la Salute, l'Istruzione, il Lavoro. "Voglio lavorare insieme a loro" afferma con sicurezza.[/b]

La prima risposta è già arrivata, dal ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, che ha subito definito l'idea della collega Idem "una proposta molto interessante", "un'idea ottima" e ha sottolineato la necessità di "impegnarsi con grande slancio per combattere questo genere di reati particolarmente odiosi", contro i quali "bisogna reagire immediatamente". Per questo "parlerò subito" con il ministro Idem "per cominciare a lavorare", ha sottolineato la titolare del Viminale. "Mi sono battuta da sempre per la difesa dei diritti delle donne, è necessario affrontare il problema in maniera interdisciplinare", fa sapere il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. "Il problema della violenza sulle donne - aggiunge - riguarda l'intera società civile. E' fondamentale mettere a segno delle giuste e adeguate politiche contro la cultura dell'odio, ben venga se fatte in gruppo".

Si attendono le adesioni degli altri ministri. Operativamente, per Idem "la prima cosa da fare è conoscere il fenomeno a fondo: vogliamo istituire un osservatorio nazionale che studi la violenza di genere". Perché il primo impedimento è proprio la mancanza di dati. E per assicurare una maggiore efficacia, il ministro vuole coinvolgere anche le associazioni, che la prossima settimana saranno convocate al Ministero: lavorando sul campo, è il ragionamento, sono in grado di suggerire gli strumenti e le pratiche migliori.

Entusiasta la presidente di Telefono Rosa, Gabriella Moscatelli: "la task force interministeriale è un'idea ottima e necessaria" perché il momento è grave e serve l'apporto di tutti. L'associazione che da anni si occupa di aiuto alle donne che subiscono violenza annuncia che, nell'incontro con il ministro, chiederà innanzitutto l'approvazione in Parlamento della ratifica del protocollo di Istanbul. Poi, l'aumento delle case di accoglienza e dei centri di aiuto e ascolto, sia per le donne che per gli uomini. Ancora, bisogna occuparsi dei minori che assistono alle violenze in famiglia e, infine, chiedere una giustizia più rapida: quando si chiedono provvedimenti di allontanamento del violento, devono essere esaminati immediatamente e deve essere dato ascolto alle esigenze di chi li chiede.

'FERITE A MORTE', SERVONO STATI GENERALI - "Prima gli insulti e le minacce ad alcune alte cariche dello Stato, in quanto donne, poi i tre episodi di femminicidio in sole 24 ore. E' ora di fermare questa escalation! La violenza sul corpo delle donne è una questione politica, riguarda la convivenza civile all'interno della nostra società". E' l'appello di Ferite a morte, il progetto teatrale scritto da Serena Dandini, in collaborazione con Maura Misiti, che sostiene la Convenzione No More! e al quale si può aderire collegandosi al sito www.feriteamorte.it. "Ancor prima che materia giuridica, è emergenza culturale. Coinvolge tutti, uomini e donne. Bisogna affrontarla subito, partendo dalla prevenzione come altri Paesi hanno già fatto. Per questo chiediamo al Governo di convocare con massima urgenza gli Stati Generali contro la violenza sulle donne. La lotta contro ogni forma di sopruso, fisico e psicologico, verbale e virtuale, deve essere la priorità dell'agenda politica di Governo e Parlamento".


http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/speciali/2012/04/27/Emergenza-sociale-50-donne-uccise-quattro-mesi_6783227.html

Offline Mercimonio

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Re:"Task Force" nazi-femminista contro il "femminicidio"
« Risposta #1 il: Maggio 05, 2013, 18:41:33 pm »
tutte stronzate, starnazzino pure tanto sto governo ha i giorni contati.