Autore Topic: FAS alla resa dei conti  (Letto 20602 volte)

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Offline COSMOS1

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FAS alla resa dei conti
« il: Maggio 05, 2013, 16:13:36 pm »
Nel nostro vagabondare sul web abbiamo incontrato diverse forme di femminismo

tutto repellente, ipocrita, nefando

finchè abbiamo incrociato Femminismo a Sud ed è schizzata qualche scintilla

il grande capo ci aveva messo in guardia, non dovevamo sottovalutarle, perche sono (è) donne intelligenti, niente affatto scontate

poi il 31/03/2012 Fikasicula, in rappresentanza o avanguardia o esploratrice di quel mondo, si iscrisse a questo forum e scrisse tutto quello che volle scrivere (ci furono ancora scintille, ma nessuna censura, contrariamente a ciò che accade a noi nei loro siti)

andando avanti la discussione ci siamo resi conto che era meglio sospendere il giudizio: non era così scontato quello che FS diceva e neppure necessariamente sbagliato
poi FS avviò una serie di altre iniziative, da Bollettino di Guerra a Al di là del buco, iniziative che per un certo periodo abbiamo cercato da seguire ma che con il tempo siamo stati costretti ad abbandonare: riconosciamo alla(alle) nostre avversarie una superiorità verbale (=produzione di interventi, riflessioni, materiale, etc) netta.


Ci domandavamo però dove tanta iperattività sarebbe andata a parare, considerato che su alcune questioni (l'antiautoritarismo, la critica al femminismo istituzionale, la parità di genere, eccetera) avremmo forse potuto intenderci.

Adesso abbiamo la risposta:

le FAS stanno saltando sul carro http://abbattoimuri.wordpress.com/2013/05/04/appello-a-boldrini-e-idem-contro-la-violenza-di-genere/

Citazione
Abbiamo per anni osservato e monitorato la comunicazione in rete e i delitti riconducibili a questioni di genere.
Conosciamo tutto ciò che si muove nel web e sappiamo molto di vittime di violenza fisica e psicologica.
Per arginare la violenza e il sessismo in rete servirebbe una maggiore consapevolezza del mezzo usato. Suggeriamo perciò di avviare una iniziativa che miri all’alfabetizzazione che abbia come obiettivo quello di educare all’uso della rete nel rispetto dei generi, di donne, gay, lesbiche, trans, uomini, persone, di qualunque etnia e cultura e di qualunque estrazione politica.
La rete è usata spesso come luogo di scontro e opposizione politica, di genere, tra squadrismi che nel caso in cui abbiano a oggetto una donna, un gay, una lesbica, una trans o, come nel caso del Ministro Cècile Kyenge, una persona ritenuta “straniera”, esplicitano un odio che è espressione di una mentalità ampiamente diffusa nel mondo reale.
Abbiamo visto persone di qualunque genere, donne incluse, scagliarsi contro persone vulnerabili in episodi di cyberbullismo e cyberstalking che a volte sono costati la vita a ragazzine che non hanno retto il peso di tanta pressione.
Perché questa mentalità cambi è necessario educare al rispetto reciproco nel mondo reale e nella comunicazione in rete.
 L’analfabetismo digitale è causa di paure, assenza di rispetto, incapacità di determinare la propria autodifesa. Vulnerabilità, panico, ansia e altre gravi conseguenze psicologiche sono originate spesso dalla non conoscenza. Conoscere significa dunque avere il controllo del mezzo che stai usando.
Per quel che riguarda il mondo “reale”: ricordiamo che dall’inizio del 2013 siamo a #25 vittime (donne) di femminicidio. #7 vittime (uomini) uccisi per vendetta trasversale perché nuovi partner, figli o partner a propria volta, #1 bambina uccisa per incapacità di accettare una separazione. #3 sono le donne che hanno ucciso in queste circostanze e #30 gli uomini che hanno ucciso, la maggior parte dei quali si sono suicidati.
E’ fondamentale che le Istituzioni provvedano, così come dichiarato dal Ministro Idem, a istituire un Osservatorio di modo che si capisca bene di cosa sia fatto il fenomeno che dovrebbe includere nell’analisi dei delitti per questioni di ruolo di genere anche quelli di stampo omofobico/transfobico.
A tale scopo, e per le soluzioni concrete da ipotizzare per disinnescare e arginare questi gravissimi fenomeni, ci chiediamo se non si possano includere le parole “di genere” nella Legge Mancino dove all’Articolo 1 si parla di
 “Discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi” e
 se non si possa inserire lo stesso concetto “motivi di odio di genere” tra le circostanze aggravanti (dove si definiscono generici “motivi abietti e futili”) dell’articolo 575 (omicidio) del codice penale, volendo includere in questa formula dunque anche i delitti che riguardano vittime gay, lesbiche, trans.
Data l’inefficacia della legge sullo Stalking ci chiediamo se sia possibile considerare l’idea di realizzare delle strutture, o usare quelle di cui già lo Stato dispone, incluse quelle sanitarie, per realizzare terapie – facoltative – adeguate e gratuite, a cura di mediatori e psicologi, che sappiano aiutare le coppie che si separano a superare senza traumi la fase di separazione e sappiano offrire opportunità e nuove prospettive, anche in termini di reddito minimo e abitazione, ai soggetti economicamente deboli che sono altrimenti obbligati a vivere in coppia e sotto lo stesso tetto anche in situazione di grande tensione. Chi perseguita il/la propria ex dovrebbe, secondo noi, essere consegnato/a ad una rete familiare/sociale/istituzionale che sappia distoglierlo/a dall’ossessione nei confronti del proprio e della propria partner. Consegnare alla solitudine, marginalizzare un soggetto che – rancoroso/a e vendicativo/a – potrebbe commettere un delitto, invece, riteniamo non sia affatto utile.
Chiediamo altresì che siano monitorate anche le aggressioni commesse per razzismo e xenofobia e se sia possibile considerare l’analisi della situazione all’interno dei Cie, Centri di Identificazione ed Espulsione, dove le donne migranti, le trans, assieme agli uomini, sono private della propria libertà fino ad un massimo di 18 mesi dovendo vivere in situazioni di estremo disagio. Anch’esse spesso vittime di violenza, sopravvissute a viaggi pericolosi, alla tratta, ad abusi di vario genere, sono private di una reale possibilità di salvarsi.
Vorremmo fossero osservate tutte queste vittime di violenza affinché si possa meglio comprendere quali siano le difficoltà da affrontare e in che modo poter intervenire.
Vorremmo che le violenze fossero osservate nel suo insieme a partire dalla cultura che le caratterizza a prescindere da chi se ne fa portatore o portatrice.
Speriamo il nostro contributo vi sia utile.
Cordialmente
Femminismo a Sud
 Bollettino di Guerra
 Abbatto i Muri

partono con la questione del cyberbullismo per battere il ferro scaldato dalla Boldrini e invocano l'alfabetizzazione digitale  :w00t:
traduciamo: Mussolini rese obbligatoria la frequenza scolastica perchè era il modo migliore per inculcare alle masse la cultura fascista. Le FAS sono sulla stessa lunghezza d'onda, vogliono rendere obbligatoria un'altra forma di scuola, per insegnare alle masse il proprio alfabeto. Ma, mi dicano, se il problema è che ci sono stati casi di suicidi di ragazzine oggetto di cyberbullismo, se la povera Boldrini forse (peccato!) non si suiciderà per gli attacchi ricevuti sul web ma comunque ne soffre, perchè non affrontare quel problema, cioè identificare le potenziali suicide, cioè tutte coloro che sperimentano un livello di ansia e sofferenza in relazione ad esperienze virtuali patologico, e sottoporle ad adeguate terapie psicologiche di sostegno? Che senso ha modificare il comportamento di coloro che non si sono suicidati e non soffrono?

Oltretutto, è pure irrealizzabile e inefficace: come facciamo ad educare milioni e decine di milioni di persone ad avere linguaggi e modalità espressive che provochino meno sofferenze a poche decine (o anche poche migliaia, cambia poco) di persone? Da che mondo è mondo, la sofferenza richiede un trattamento. Pensare di cambiare il mondo perchè provoca sofferenza è pazzesco.

Poi le FAS passano al loro argomento forte: i femminicidi.

È più di due anni http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=2682.0 che chiediamo il favore di una definizione precisa di femminicidio, e più di due anni che ascoltiamo tutti parlarne con grandi arie come se sapessero di cosa parlano.

Ora, noi, se la ministra Idem si degnasse di ascoltarci, le diremmo che la violenza di genere non può essere prevenuta pescando nel torbido e confondendo i numeri. Per combattere la violenza di genere si deve anzitutto distinguerla da altre violenze.

La crisi economica anzitutto, la difficoltà di trovare un lavoro, di avere una casa, di arrivare a fine mese. Le motivazioni economiche sono alla base di molte violenze e il farle passare per violenze di genere è una mistificazione che potrebbe costare molto cara.

L'assistenza sanitaria in secondo luogo: molte supposte violenze di genere in realtà sono omicidi compassionevoli, anziani mariti che si suicidano con la moglie invalida o con la figlia disabile. Uno Stato che ha truffato e quotidianamente truffa i cittadini riscuotendo tasse che dovrebbero finanziare il Sistema Sanitario e invece spariscono misteriosamente lasciando i cittadini senza sanità e senza risorse, deve cambiare rotta e non imbrogliare le carte con la prevenzione dei femminicidi.

La legislazione è un'altra terribile fonte di violenza, quando ad esempio rende più conveniente l'omicido rispetto al divorzio http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=3256 : è indispensabile mettere mano con urgenza alle norme sulle separazioni e sui divorzi ma soprattutto alla prassi giudiziaria al fine di imporre una reale parità tra coniugi e porre fine alle discriminazioni nei confronti degli uomini.

Ancora più a monte è necessario un enorme lavoro culturale che permetta di far coincidere la forma con la sostanza e consenta scelte libere e coerenti da parte dei cittadini: il matrimonio impone oggi ai cittadini masci una serie di obblighi che nessuno di essi sa di contrarre nel momento nel quale appunto si sposa, e a nessuno è lasciata la libertà di scegliere se e quali obblighi assumere e non assumere.
Il punto non è tanto se sia giusto o non sia giusto assumere determinati obblighi, ma che ciascuno deve essere cosciente di quali obblighi si assume prima di assumerli.
In secondo luogo ciascuno deve essere libero di scegliere quali obblighi asumere. Ci possono essere matrimoni a tempo, che si sciolgono senza lasciare a nessuno dei contraenti alcun obbligo, e ci possono essere matrimoni indissolubili per l'eternità. E cascuno deve essere libero di scegliere il matrimonio che preferisce.
Solo in un clima di vera chiarezza si può pensare di prevenire le violenze che scaturiscono da dinamiche di tipo possessorio: attualmente tali dinamiche sono difficili da combattere perchè affondano le proprie radici in culture morte dal punto di vista legislativo e nella discussione politica, ma ancora ben vive nelle dinamiche interiori e irriflesse di gran parte degli italiani.
Una legislazione chiara, rispettosa della libertà di scelta dei cittadini, consentirebbe di avviare un confronto culturale aperto e il riconoscimento delle dinamiche possessorie nelle loro varie articolazioni prima che sfocino in tragedie.
L'attuale ipocrisia legislativa è evidente nel matrimonio concordatario che va assolutamente rivisto: il medesimo matrimonio religioso strutturato ovviamente in una prospettiva di indissolubilità viene automaticamente trascritto e registrato ai fini civili in un matrimonio che consente separazione e divorzio. Decine di milioni di italiani si sono sposati senza concettualizzare questa incoerenza e hanno pagato duramente la mancata chiarezza iniziale.

In una società civile non è possibile tollerare che lo Stato stesso ponga le basi della violenza di genere, favorendo la confusione che porta alla mancanza di dialogo e alla vittoria del più forte.

Tutto quanto detto fa parte delle premesse necessarie prima di iniziare a parlare di femminicidi e violenza di genere. Quando lo Stato avrà fatto la propria parte per rimuovere le cause economiche, assistenziali, giuridiche e legislative della violenza, potremo domandarci se sia possibile intervenire ulteriormente sulla popolazione italiana in quanto tale, nelle sue determinazioni maschili o femminili e nei rapporti più o meno rispettosi tra i sessi. Allora potremo eventualmente chiederci se effettivamente la mano maschile è omicida e perchè. Ma al momento la discusssione sui femminicidi e sulla violenza di genere è solo una foglia di fico per impedire di affrontare le vere emergenze economiche e sociali del paese.

Noi non accettiamo questo imbroglio!

Non siamo disposti a farci prendere per il naso da chi vuole nascondere il progressivo peggioramento delle condizioni di vita della popolazione nell'inerzia della classe politica e delle istituzioni, distraendo l'opinione pubblica con il nuovo circo.
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Offline COSMOS1

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Re:FAS alla resa dei conti
« Risposta #1 il: Maggio 05, 2013, 20:13:22 pm »
le FAS vogliono la mediazione, quindi sono cattive!  http://ilricciocornoschiattoso.wordpress.com/

assurdo!!!

ho riletto due volte questo post dall'italiano ignobile e dai concetti nefandi per capacitarmi che dicesse quel che diceva!

cioè: noi critichiamo il manifesto/appello di FAS perchè non coglie il dramma reale dei femminicidi, la topina (i ricci sembrano topi: li avete mai visti da vicino?) perchè secondo lei loro vogliono la mediazione!

a parte il fatto che non mi sembra che la richiesta della mediazione sia la parte centrale del documento FAS, a parte il fatto che a difendersi ci penseranno loro, a parte il fatto che comunque hanno torto entrambe, la cosa buffa è che la mediazione è un male in sè e chi la propone è cattivo per definizione  :w00t:


ora: possiamo discutere di metodi e risultati, possiamo discutere di risorse e formazione, possiamo discutere di quel che volete, ma usare la mediazione come marchio infamante è davvero fuori di ogni logica ...  :doh:

alla fine c'è un femminismo cattivo e uno peggiore  :cool:
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Offline vnd

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Re:FAS alla resa dei conti
« Risposta #2 il: Maggio 05, 2013, 20:27:26 pm »
Dovremmo scrivire alle ministresse del cazzo e, per conoscenza, allo spazio riservato ai lettori di qualche testata nazionale.
Più d'una, possibilmente.

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Alberto86

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Re:FAS alla resa dei conti
« Risposta #3 il: Maggio 05, 2013, 20:43:15 pm »
Sono anni che sapevo che le psicopatiche sarebbero arrivate a chiedere una cosa simile. Perchè tanto oramai non c'è più equilibrio mentale ai piani alti e senza quello le malate mentali sono libere di fare quello che vogliono.

Comunque se le femministe dovessero riuscire ad aggiungere una simile porcata alla legge Mancino (legge porcata già di per se), si tireranno la zappa su piedi da sole.

A quel punto sarà il momento per stilare a chi di dovere la nostra lista di siti e blog (compreso il loro) che diffondono e fomentano continuamente odio anti-maschile da anni ed anni.
Insieme a quelli delle ridicole testate nazionali quali 27°ora, Terragni, ecc. ecc. 

Io sono convinto che quando la libertà maschile verrà seriamente limitata e compromessa, sarà l'inizio di una guerra aperta vera.

Perchè si può sopportare anche l'insopportabile ma quando si rimane con le spalle al muro la reazione c'è, ed è anche dura.

E forse serve davvero una bestialità simile che faccia pagare a tutti in prima persona la violenza del femminismo, per far risvegliare le masse.

Offline vnd

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Re:FAS alla resa dei conti
« Risposta #4 il: Maggio 05, 2013, 20:43:52 pm »
Citazione
Abbiamo per anni osservato e monitorato la comunicazione in rete e i delitti riconducibili a questioni di genere.

Pure io ho monitorato...
Però mi sembra che lei non ci abbia capito nulla.
Visto che gli omicidi di genere non esistono...
Nessuno uccide un'ex moglie in quanto donna. Spesso la uccide perché privato dei figli e vessato da alimenti e mantenimento.

Citazione
Conosciamo tutto ciò che si muove nel web e sappiamo molto di vittime di violenza fisica e psicologica.

Certo che lo sa.
Ne è stata autrice!
Visto che la censura e la calunnia sono violenza.

Citazione
Per arginare la violenza e il sessismo in rete servirebbe una maggiore consapevolezza del mezzo usato. Suggeriamo perciò di avviare una iniziativa che miri all’alfabetizzazione che abbia come obiettivo quello di educare all’uso della rete nel rispetto dei generi, di donne, gay, lesbiche, trans, uomini, persone, di qualunque etnia e cultura e di qualunque estrazione politica.

E chi dovrebbe farlo. Lei?
Lei che ha emesso una netiquette, sebbene sgangherata, soltanto nel 2012?
E non l'ha mai applicata?

Citazione
La rete è usata spesso come luogo di scontro e opposizione politica, di genere, tra squadrismi che nel caso in cui abbiano a oggetto una donna, un gay, una lesbica, una trans o, come nel caso del Ministro Cècile Kyenge, una persona ritenuta “straniera”, esplicitano un odio che è espressione di una mentalità ampiamente diffusa nel mondo reale.
S'è  persa gli uomini per la strada.
Ha stabilito che gli uomini non possono essere oggetto di violenza.

Citazione
Per quel che riguarda il mondo “reale”: ricordiamo che dall’inizio del 2013 siamo a #25 vittime (donne) di femminicidio. #7 vittime (uomini) uccisi per vendetta trasversale perché nuovi partner, figli o partner a propria volta, #1 bambina uccisa per incapacità di accettare una separazione. #3 sono le donne che hanno ucciso in queste circostanze e #30 gli uomini che hanno ucciso, la maggior parte dei quali si sono suicidati.

Umh...
Mancano gli infanticidi e i suicidi in seguito a sentenze di separazione ingiuste.
hai detto niente?

Citazione
E’ fondamentale che le Istituzioni provvedano, così come dichiarato dal Ministro Idem, a istituire un Osservatorio di modo che si capisca bene di cosa sia fatto il fenomeno che dovrebbe includere nell’analisi dei delitti per questioni di ruolo di genere anche quelli di stampo omofobico/transfobico.

Ah... già... Gli uomini non contano.
Quelli possono essere perseguitati.

Citazione
A tale scopo, e per le soluzioni concrete da ipotizzare per disinnescare e arginare questi gravissimi fenomeni, ci chiediamo se non si possano includere le parole “di genere” nella Legge Mancino dove all’Articolo 1 si parla di
 “Discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi” e
 se non si possa inserire lo stesso concetto “motivi di odio di genere” tra le circostanze aggravanti (dove si definiscono generici “motivi abietti e futili”) dell’articolo 575 (omicidio) del codice penale, volendo includere in questa formula dunque anche i delitti che riguardano vittime gay, lesbiche, trans.

Ma non gli uomini.


Andiamo male...
Molto male.

Se questo è il meglio del femminismo, figurati quanto è malato il resto....
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Offline vnd

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Re:FAS alla resa dei conti
« Risposta #5 il: Maggio 05, 2013, 20:45:53 pm »
Sono anni che sapevo che le psicopatiche sarebbero arrivate a chiedere una cosa simile. Perchè tanto oramai non c'è più equilibrio mentale ai piani alti e senza quello le malate mentali sono libere di fare quello che vogliono.

Comunque se le femministe dovessero riuscire ad aggiungere una simile porcata alla legge Mancino, si tireranno la zappa su piedi da sole.

A quel punto sarà il momento per stilare a chi di dovere la nostra lista di siti e blog (compreso il loro) che diffondono e fomentano continuamente odio anti-maschile da anni ed anni.
Insieme a quelli delle ridicole testate nazionali quali 27°ora, Terragni, ecc. ecc. 



Beh... se noti, nella loro letteruncola non si parla di vittime di sesso maschile.
Che sia tutto un combino?
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Offline Mercimonio

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Re:FAS alla resa dei conti
« Risposta #6 il: Maggio 05, 2013, 21:28:15 pm »
il grave e' che non capiscono, non hanno skills razionali, non ci arrivano proprio !

ad ogni azione corrispondera' dal maschio una reazione ! e quella sara' imprevedibile e le prendera' alla sprovvista e non sapranno che pesci pigliare.

la loro idea cogliona e' che il maschio stia sempre zitto e buono, ma invece e' tutto da dimostrare, il maschio semplicemente sara' sempre piu' incazzato con le donne in generale, questo si ripercuotera' contro tutte le donne, le dipendenti donne, e molto altro.

tra l'altro, i minorenni in quanto tali non gli faranno un cazzo e loro useranno la violenza e il branco contro le donne.

aggiungi poi gli uomini che non hanno piu' nulla da perdere etc etc ... buttare benzina sul fuoco con ulteriori leggi pro donna contribuira' solo ad acuire l'attuale guerra dei sessi.

ma va solo a sfavore delle donne far incazzare il maschio, se non gli daranno lavoro e se non le sposeranno resteranno col culo a terra.
a parte che se passano tutte le leggi di cui stanno discutendo avere anche solo una donna in ufficio diventa pericoloso, potrebbe denunciare per aver sentito battutine sconcie e qualunque altra cazzata con la scusa del sessismo o "violenza verbale".




Offline Stendardo

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Re:FAS alla resa dei conti
« Risposta #7 il: Maggio 05, 2013, 21:47:27 pm »
Io ho sempre sostenuto che le femministe sono le più grandi ipocrite mai esistite sulla faccia della terra . I loro vaniloqui mi provocano in breve la nausea , le loro divergenze d'opinioni mi appaiono che trasudano d'ipocrisia perchè non c'è affatto da dubitare della loro intima solidarietà .
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline vnd

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Re:FAS alla resa dei conti
« Risposta #8 il: Maggio 06, 2013, 06:34:46 am »
il grave e' che non capiscono, non hanno skills razionali, non ci arrivano proprio !



La mia gatta pensa che io sia suo.
Quando mi chiede i croccantini ma non è ancora ora di mangiare, mi guarda desolata.
Probabilmente si domanda come mai io sia così egoista ed insensibile da non capire che lei ha le sue esigenze e, in quel caso, ha fame.

Non può arrivarci.
« Ultima modifica: Maggio 06, 2013, 07:41:07 am da vnd »
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Re:FAS alla resa dei conti
« Risposta #9 il: Maggio 06, 2013, 08:25:02 am »
scusate ma a volte ho l'impressione che siamo fermi su un binario morto, e ho l'impressione che siamo fermi perchè abbiamo le nostre idee, ce le teniamo e non leggiamo/vediamo/ascoltiamo altro che ciò che le conferma

il problema è che c'è uno scontro in atto nel mondo femminista

per documentare ulteriormente, questa è una risposta a quel post della topina di cui sopra:

Citazione
Rete Interattiva scrive: 5 maggio 2013 alle 15:54          La petizione in questione è questa: https://www.change.org/it/petizioni/gentilissime-presidente-della-camera-laura-boldrini-e-ministra-josefa-idem-vi-sottoponiamo-l-appello-che-leggerete-sotto e anche Rete Interattiva prende le distanze – Prendiamo le distanza da una petizione nella quale vi è incluso il sussidio economico al partner senza mezzi e la “consegna del potenziale criminale a una rete che se ne prenda cura” invece della galera. Una petizione squisitamente redatta al fine di cautelare i padri separati, scritta ufficialmente da tre associazioni di facciata (dietro ci sono almeno altri due movimenti violenti sia nei modi che negli intenti).  Delle madri italiane cosa ne vogliamo fare? Le aggiungiamo direttamente nel faldone “femminicidio?”
 

e la potete trovare qui http://ilricciocornoschiattoso.wordpress.com/2013/05/05/perche-non-firmero-la-petizione/

 :w00t:


ora:

1 c'è un femminismo che prende le parti delle donne in quanto donne, una specie di tifo calcistico per cui chi tifa per il Milan rode per lo scudetto della Juve a prescindere. Di questo femminismo noi possiamo contestare qualunque aspetto, ma alla fine se loro parteggiano per le donne, nessuno ci impedisce a noi di parteggiare per gli uomini e se non si cade troppo in basso, se ci si mantiene ad un livello civile, la cosa anche se insensata può essere divertente

2 c'è invece un femminismo paranoico, che non ha come movente "l'amore" per le donne, ma l'odio per gli uomini, che ha come unico scopo fare a noi tutto il male possibile, a qualunque prezzo, anche passando sul cadavere delle donne. Un femminismo che gioisce ad ogni donna ammazzata o stuprata, perchè è una freccia al loro arco, un femminismo che non ragiona, non dialoga, non si confronta.

Insomma, vi rendete conto che queste PAZZE si scandalizzano perchè le FAS vogliono curare il potenziale criminale invece di metterlo in galera?  :w00t: Queste sono quelle che "l'assassino ha le chiavi di casa: togliamogliele"!

Ora: io non sono d'accordo con la sanitarizzazione del disagio sociale, cioè: i conflitti di coppia vanno analizzati nelle loro cause, la consegna ad una struttura sanitaria è un atto violento che nega la dignità umana, l'autodeterminazione della persona. Ma tra chi propone una azione preventiva, magari anche sanitaria, e chi una punitiva, non ho dubbi: i pazzi stanno di là, laddove si sogna il carcere -> lager -> camera a gas!

Perciò io credo che ci sia spazio per ragionare con chi si pone onestamente il problema della violenza e della sofferenza e delle vie per arginare l'una e l'altra. Con chi invoca la galera per i potenziali criminali (= i maschi) a prescindere, non c'è alcuno spazio per il dialogo. E dove finisce il dialogo, comincia la violenza. Lapalisse.
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Offline vnd

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Re:FAS alla resa dei conti
« Risposta #10 il: Maggio 06, 2013, 09:37:33 am »
1 c'è un femminismo che prende le parti delle donne in quanto donne, una specie di tifo calcistico per cui chi tifa per il Milan rode per lo scudetto della Juve a prescindere. Di questo femminismo noi possiamo contestare qualunque aspetto, ma alla fine se loro parteggiano per le donne, nessuno ci impedisce a noi di parteggiare per gli uomini e se non si cade troppo in basso, se ci si mantiene ad un livello civile, la cosa anche se insensata può essere divertente

2 c'è invece un femminismo paranoico, che non ha come movente "l'amore" per le donne, ma l'odio per gli uomini, che ha come unico scopo fare a noi tutto il male possibile, a qualunque prezzo, anche passando sul cadavere delle donne. Un femminismo che gioisce ad ogni donna ammazzata o stuprata, perchè è una freccia al loro arco, un femminismo che non ragiona, non dialoga, non si confronta.


Anche il caso 1 è pericoloso.
Per due ragioni:
-  la mediazione familiare non sarebbe altro che uno dei tanti lavori inutili e statali al quale accederebbero soltanto donne. E' quindi molto probabile che le nostre, da brave parassite, abbiano fiutato l'affare.
- l'ipotesi più che attendibile che questi centri di mediazione, possano diventare presto come quelli antiviolenza, ossia covi di misandriche assetate di soldi e di conferme alla veridicità delle loro previsioni statistiche.
Questo, con buone probabilità, farà sì che nascano i consueti doppiopesismi femministi.
In una coppia, M ed F, nella quale F, a causa della sindrome premestruale è nervosa, alterabile, intollerante, urticante,  volgare e sguaiata, se F provoca M con vere e proprie aggressioni fisiche, graffi e schiaffi ed M, esasperato, reagisce con una sberla, mandando F all'ospedale, senza un giudizio imparziale, M sarebbe da curare e F da compatire.

I centri di mediazione e i centri antiviolenza?
Solo se:
1. composti al 50% da uomini;
2. aperti all'ascolto e all'aiuto degli uomini;
3. statali;
4. facenti capo alle ASL.


Ilresto è mafia femminista.

Perché esiste un terzo approccio alla tematica delle relazioni tra i sessi ed è la nostra:
quella di considerare maschi e femmine, uguali, con diritti, doveri e responsabilità.
Come figli da tutelare, con equilibrio e saggezza.

Io, un femminismo del genere, non l'ho ancora mai visto.
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Offline Mercimonio

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Re:FAS alla resa dei conti
« Risposta #11 il: Maggio 06, 2013, 09:40:39 am »
non puo' essere altrimenti !

a parte che ci sono tanti tipi di violenza, non solo quella fisica.

un uomo che ha perso il lavoro e la moglie stronza gli da' del fallito tutti i giorni, non e' violenza ?
una moglie che scorna il marito e in piu' gli da' del senza palle e dello sfigato non e' violenza ? e magari lo fa anche davanti ai figli e amici.

una moglie che fa lo sciopero del sesso non e' violenza ?
una moglie che parla male del padre ai suoi figli non e' violenza ?

io tra l'altro ho visto di persona alcune liti familiari tra conoscenti (che poi han divorziato) che mi chiedo se certe donne non se la vadano a cercare di essere pestate a sangue, non riesco a comprendere come un essere umano arrivi a dire certe cose tanto piu' al proprio marito e davanti a tutti apposta per sputtanarlo meglio.

perche' ormai si credono intoccabili, questo e' il problema, e la legge e' dalla loro parte, come pure tutte le donne, tutti gli zerbini, tutti i coglioni che per istinto vedono la donna come vittima e se poi scoprono che e' un serpente comunque la giustificano in mille modi.

perche' se si accetta la dura realta' che le donne moderne SONO dei serpenti travestiti da agnelli cosa resterebbe in piedi di questa societa' ?
nessuno piu' si sposerebbe, nessuno piu' farebbe figli, ma finira' cosi' comunque prima o poi perche' tutte queste nuove leggi mirano proprio a quello, al far si' che i figli se li possano permettere solo i ricchi, che forse gli altri se li faranno in provetta o su ordinazione, chi lo sa ..

per come si sta polarizzando il rapporto uomo/donna oggigiorno oramai manca poco al punto di non ritorno in cui si accettera' che uomo e donna NON sono compatibili e non possono vivere a lungo neppure sotto lo stesso tetto, nelle classi scolastiche, per strada, nei negozi, sulla metro, sull'autobus ...

ma a me sta bene eh ! distruggiamo pure questa societa' schifosa fondata sul nulla se non il denaro, saranno proprio le femministe in primis a far l'elemosina alla caritas sole come un cane perche' noi uomini uno straccio di mestiere anche di merda lo troviamo sempre, loro invece ?

no perche' loro si aspettano ora di fare leggine in stile UK e Germania dove la madre single riceve un bell'assegno mensile, asilo e scuole gratis e tutto il resto .. cosi' da tagliar fuori l'uomo gia' in partenza, perche' nei fatti neanche a loro piace l'uomo Bancomat, e' una rottura di coglioni dovergli chiedere i soldi, una umiliazione, loro vogliono proprio aver tutto senza dover chiedere un cazzo a nessuno e vivere di rendita tutta la vita, lavorare e produrre neanche gli passa per la testa .. loro sono donne e madri mica uomini ! e noi uomini siamo bestiame e servi della gleba, nostro unico scopo di vita e' sgobbare e pagare i loro vizi.

se prima si accontentavano di una separazione ora vogliono molto di piu', vogliono proprio far si' che l'uomo non lo vedano mai piu', che lui non veda mai piu' i figli, che diventi un fantasma e che la polizia lo arresti se si avvicina a meno di 100 metri da casa loro ... e guai se non paga gli alimenti o li faranno pagare ai suoi parenti.

ci stupiamo esistono donne del genere ? ce ne sono .. A MILIONI !! e le madri incitano le figlie a essere ancora piu' stronze di loro, a non fare i loro errori di essere troppo buone .. visto e sentito coi miei occhi molte volte.

e perche' tutta merda, perche' non c'e' piu' religione, morale, etica, non e' rimasto piu' nulla, terra bruciata l'unico valore assoluto e' il Dio Denaro, i figli queste donne li vedono solo come un male necessario per avere il vitalizio e i figli maschi una rottura di coglioni e una maledizione ma se la scienza gliene desse il modo sceglierebbero pure di far solo figlie femmine.

questa e' una societa' che ha creato dei mostri e dei disastri mai visti prima nella storia dell'umanita', sotto ogni punto di vista si puo' tranquillamente parlare di Anticristo, ogni precetto cattolico che prima era accettato ora e' stato stravolto e ridicolizzato, persino la vecchia morale atea e laica oggi e' vista come moderata e mollacciona.

le nuove generazioni si scanneranno l'un l'altro, e la violenza esplodera' gia' da ragazzini, perche' ora la si tiene sotto controllo ma quando finiranno i soldi e l'intera europa sara' in crisi economica irreversibile la pacchia per le donne di colpo cessera', se si arriva al punto come qui nel terzo mondo dove se chiami la polizia vengono solo se li paghi .. hahaha ... io me la ridero' e non poco ... mariti che buttano le mogli nel fiume impunemente .. omicidi che la polizia chiude il caso come suicidio ... che qui e' la norma ... oggi le donne ridono domani potrebbero avere una brutta sorpresa, nulla dura in eterno.







Offline Mercimonio

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Re:FAS alla resa dei conti
« Risposta #12 il: Maggio 06, 2013, 09:52:26 am »
troppi diritti, troppa liberta', nessun dovere, nessun rispetto per niente e nessuno.


Offline COSMOS1

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Re:FAS alla resa dei conti
« Risposta #13 il: Maggio 06, 2013, 10:49:23 am »

le nuove generazioni si scanneranno l'un l'altro, e la violenza esplodera' gia' da ragazzini, perche' ora la si tiene sotto controllo ma quando finiranno i soldi e l'intera europa sara' in crisi economica irreversibile la pacchia per le donne di colpo cessera', se si arriva al punto come qui nel terzo mondo dove se chiami la polizia vengono solo se li paghi .. hahaha ... io me la ridero' e non poco ... mariti che buttano le mogli nel fiume impunemente .. omicidi che la polizia chiude il caso come suicidio ... che qui e' la norma ... oggi le donne ridono domani potrebbero avere una brutta sorpresa, nulla dura in eterno.

quadro fosco ma credibile

quindi?

dobbiamo ridere sotto i baffi perchè tanto peggio tanto meglio?

possiamo fare qualcosa di buono? possiamo lasciare una traccia buona passando per questo mondo o siamo condannati a fare il male raddoppiandolo all'infinito?

una locomotiva si ferma lenta sul binario morto, aprono le porte dei carri bestiame, alle persone esauste che scendono ordinano di posare i bagagli vicino al binario e di mettersi in fila, uomini di qua, donne e bambini di là ... eccetera eccetera ... c'è una alternativa?
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Offline Stendardo

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Re:FAS alla resa dei conti
« Risposta #14 il: Maggio 06, 2013, 11:05:29 am »
Le femministe di qualunque corrente del femminismo appartengano agiscono come il branco di cani randagi . Quando c'è da attaccare la preda o da spartisi il bottino sono tutte unite ed attaccano compatte ma poi la loro bramosia le spinge inevitabilmente a dilaniarsi vicendevolemente in faide interne patetiche fatte di colpi bassi il che ci dà la misura della loro estrema vigliaccheria . 
Se il mondo fosse completamente dominato dalle femministe , il loro egoismo sfrenato le condurrebbe inevitabilmente a farsi una guerra fratricida tra di loro , una volta che il vampiro ha succhiato tutto il sangue della sua vittima , il vampiro muore di fame . Ecco perchè il completo dominio mondiale del femminismo coinciderà anche con la fine stessa non solo degli uomini ma del femminismo stesso ed è questo il motivo di fondo che ci dovrebbe spingere ad opporci con tutte le nostre forze alla follia femminista .
« Ultima modifica: Maggio 06, 2013, 11:15:52 am da Standarte »
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius