Autore Topic: La Teoria Queer: riflessioni  (Letto 24363 volte)

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Offline kautostar

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #15 il: Maggio 11, 2013, 21:14:24 pm »
La prima era una femmina, e lo si vede dallo sguardo; la seconda era un maschio, e lo si vede dall'atteggiamento, dallo sguardo e dal viso.
Il primo, quando bacerà una donna, continuerà a passarle le endorfine; la seconda continuerà a passargli un pò di testosterone (...poco).

Il primo alla fine di un rapporto continuerà a volere le coccole; la seconda, dopo un rapporto, continuerà a vivere la fase di refrattarietà; il tutto sarà solo più sfumato.



 ;)
Vabbè tu hai indovinato tutto, perché era abbastanza scontato che su una discussione del genere, pubblicassi una foto di un transessuale e una trans. Però se la fanciulla con pacco nascosto, la incontrassi per strada, in discoteca, al ristorante, o in qualsiasi contesto normale, scommetto che la scambieresti per una donna a tutti gli effetti(e magari ci proveresti pure!)
Così anche il macho muscoloso con la vagina, se lo incontrassi in palestra completamente vestito, non ti accorgeresti mai che tra le gambe ha la sorpresa!

Offline kautostar

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #16 il: Maggio 11, 2013, 21:19:38 pm »
Beninteso, però: ognuno è libero di vivere la propria vita come ritiene meglio e per me nessuno ha il diritto di contestarlo, finchè non fa danni al prossimo. Il discorso poi sarebbe lungo, l'ho affrontato varie volte e non ne ho più voglia.
E' che le neofemminste mi fanno danni, e per questo le combatto.

Ok.
Anche io credo che la teoria Queer sia una grossa esagerazione, fondamentalmente falsa, però anche il determinismo biologico è smentito dalla realtà. Le persone con disforia di genere sono rarissime ( 1 su 30 mila), non sappiamo se le cause siano culturali, naturali, o epigenetiche(cioè una mutazione dello sviluppo del cervello, indotta da alterazioni ormonali nel corso della gravidanza, o nell'infanzia) però indubbiamente esistono!

Offline Cassiodoro

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #17 il: Maggio 11, 2013, 21:31:38 pm »
Citazione da: kautostar l
Però se la fanciulla con pacco nascosto, la incontrassi per strada, in discoteca, al ristorante, o in qualsiasi contesto normale, scommetto che la scambieresti per una donna a tutti gli effetti(e magari ci proveresti pure!)
Così anche il macho muscoloso con la vagina, se lo incontrassi in palestra completamente vestito, non ti accorgeresti mai che tra le gambe ha la sorpresa!
Io non sono così profondo come Red, ma un travestito lo riconosci dal "pomo di Adamo", nella prima foto manca, nella seconda è nascosto (volontariamente) dai capelli.
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline kautostar

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #18 il: Maggio 11, 2013, 21:40:24 pm »
Io non sono così profondo come Red, ma un travestito lo riconosci dal "pomo di Adamo", nella prima foto manca, nella seconda è nascosto (volontariamente) dai capelli.
Il pomo d'adamo si può togliere, il mento si può rimodellare, la fronte troppo prominente si può rimpicciolire....insomma oggi la chirurgia plastica può cambiare  i connotati di una persona, e la trans della foto chissà quanti interventi chirurgici si sarà fatta per diventare così!
Infatti è anche per questo che alcune trans si prostituiscono, perché per trasformare il corpo maschile in un corpo femminile quasi perfetto e irriconoscibile, bisogna spendere un botto di soldi in chirurgia plastica!

Offline kautostar

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #19 il: Maggio 11, 2013, 21:48:32 pm »

...Ma tornando al cuore del topic, la teoria queer è quasi sicuramente una baggianata, ma se la massa è convinta che sia giusta, come si può fare per comunicare ugualmente le istanze maschili?

Sono d'accordo che è una baggianata, ma mi sembra che il 99% dell'umanità vive la sua vita fregandosene altamente di queste minchiate, e i transessuali sono pochissimi, e non lo sono certo per scelta, ma probabilmente per alterazioni dello sviluppo cerebrale. Hanno un cervello femminile in un corpo maschile, o viceversa un cervello maschile in un corpo femminile.Ma probabilmente ci sono nati, la teoria Queer effettivamente  non c'entra!

Mentre i "normali"(i maschi con corpo maschile e le femmine con corpo femminile) se fregano altamente di queste teorie. Non credo che un uomo normale possa mai decidere di cambiare sesso, perché ha letto qualcuna di queste strampalate teorie!

Offline Rita

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #20 il: Maggio 11, 2013, 22:35:15 pm »
Ok.
Anche io credo che la teoria Queer sia una grossa esagerazione, fondamentalmente falsa, però anche il determinismo biologico è smentito dalla realtà. Le persone con disforia di genere sono rarissime ( 1 su 30 mila), non sappiamo se le cause siano culturali, naturali, o epigenetiche(cioè una mutazione dello sviluppo del cervello, indotta da alterazioni ormonali nel corso della gravidanza, o nell'infanzia) però indubbiamente esistono!

sono d'accordo che esistono. Però continua a non essermi chiaro come la teoria queer, da una parte disconosca decostruendo (cito da un libro che si occupa della questione) "Ma, più in generale, il suo intento è quello di decostruire le pretese di validitè delle dicotomie di sesso (maschio-femmina), genere (uomo-donna) e sessualità (eterosessualità-omosessualità) sulle quali ancora continua a fondarsi il 'discorso' sull'identità sessuale, tanto in ambito accademico quanto nell'opinione pubblica" e dall'altra riconosca il disagio di chi si trova dalla parte sbagliata di quella dicotomia.

http://www.ibs.it/code/9788846724168/monceri-flavia/oltre-identita-sessuale.html

No, dico, ma non è una contraddizione macroscopica?  :unsure:

Quel che volevo dire però è, essendo una teoria culturale al pari della teoria di differenza di genere che accusa di aver condizionato per millenni gli uomini e le donne a comportarsi da uomini e donne, è ovvio che, nella denegata ipotesi facesse davvero presa sulla massa, sarebbe in grado di condizionare anche chi non ha una disforia conclamata. I permessi di cambiamento di sesso verrebbero dati con più facilità, per esempio, e questi casi aumenterebbero. Ovvio che nella prima fase (in realtà gà lo si dice adesso) si ipotizzerebbe che sono sempre esistiti ma sono stati soffocati dall'altra teoria che li ha condizionati.

Grazie Animus, e scusa se con questo post ho rovinato l'intento sintetico  :cool:ma non riesco ad essere sintetica per più di un post, in fondo sempre femmina sono e devo puntualizzare  :D
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline kautostar

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #21 il: Maggio 11, 2013, 22:36:44 pm »
Io non sono così profondo come Red, ma un travestito lo riconosci dal "pomo di Adamo", nella prima foto manca, nella seconda è nascosto (volontariamente) dai capelli.

Questa è un'altra foto della stessa trans, e a quanto pare non ce l'ha il pomo d'adamo!


Secondo me una così, è praticamente irriconoscibile da una donna di nascita(anzi è molto più femminile lei di tante pseudo donne mascoline tipo Maria de Filippi, Emma Bonino e simili), finché uno non se la porta a letto, non ci crede  che possa avere una sorpresina tra le gambe!

Offline kautostar

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #22 il: Maggio 11, 2013, 22:45:54 pm »
sono d'accordo che esistono. Però continua a non essermi chiaro come la teoria queer, da una parte disconosca decostruendo (cito da un libro che si occupa della questione) "Ma, più in generale, il suo intento è quello di decostruire le pretese di validitè delle dicotomie di sesso (maschio-femmina), genere (uomo-donna) e sessualità (eterosessualità-omosessualità) sulle quali ancora continua a fondarsi il 'discorso' sull'identità sessuale, tanto in ambito accademico quanto nell'opinione pubblica" e dall'altra riconosca il disagio di chi si trova dalla parte sbagliata di quella dicotomia.

http://www.ibs.it/code/9788846724168/monceri-flavia/oltre-identita-sessuale.html

No, dico, ma non è una contraddizione macroscopica?  :unsure:

Quel che volevo dire però è, essendo una teoria culturale al pari della teoria di differenza di genere che accusa di aver condizionato per millenni gli uomini e le donne a comportarsi da uomini e donne, è ovvio che, nella denegata ipotesi facesse davvero presa sulla massa, sarebbe in grado di condizionare anche chi non ha una disforia conclamata. I permessi di cambiamento di sesso verrebbero dati con più facilità, per esempio, e questi casi aumenterebbero. Ovvio che nella prima fase (in realtà gà lo si dice adesso) si ipotizzerebbe che sono sempre esistiti ma sono stati soffocati dall'altra teoria che li ha condizionati.

Grazie Animus, e scusa se con questo post ho rovinato l'intento sintetico  :cool:ma non riesco ad essere sintetica per più di un post, in fondo sempre femmina sono e devo puntualizzare  :D

Hai ragione, ho sbagliato io a confondere la teoria Queer con il "fenomeno" dei transgender. Effettivamente leggendo meglio si tratta di 2 cose completamente diverse, e anzi il fatto che una persona con disforia di genere voglia prendere le sembianze fisiche e il ruolo sociale del genere a cui si sente di appartenere a livello mentale, smentisce totalmente la teoria Queer che non si limita a mettere in dubbio il determinismo biologico, ma vorrebbe anche cancellare totalmente le differenze socio-culturali, tra i generi.

Offline Animus

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #23 il: Maggio 11, 2013, 22:52:04 pm »
razie Animus, e scusa se con questo post ho rovinato l'intento sintetico  :cool:ma non riesco ad essere sintetica per più di un post, in fondo sempre femmina sono e devo puntualizzare  :D

Ma io per sintesi non intendo "brevità", ma il metodo logico (di ragionare, di arrivare ad una conclusione) opposto all'analisi: http://it.wikipedia.org/wiki/Analisi_e_sintesi

Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Offline kautostar

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #24 il: Maggio 11, 2013, 23:08:19 pm »

Quel che volevo dire però è, essendo una teoria culturale al pari della teoria di differenza di genere che accusa di aver condizionato per millenni gli uomini e le donne a comportarsi da uomini e donne, è ovvio che, nella denegata ipotesi facesse davvero presa sulla massa, sarebbe in grado di condizionare anche chi non ha una disforia conclamata.

Mah, credo che sia piuttosto improbabile, io personalmente non cambierei sesso nemmeno se mi pagassero 100miliardi di euro. Forse sui bambini potrebbe avere un qualche effetto(se una coppia lesbica iniziasse a trattare un maschietto come se fosse una femminuccia, potrebbero scombussolargli l'identità), ma anche in quel caso non saprei, tante trans raccontano che i genitori da bambini li hanno sempre trattati da maschi, ma loro si sentivano ugualmente femmine, quindi forse è proprio una mutazione  cerebrale innata, e non dipende molto dall'educazione

Offline vnd

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #25 il: Maggio 12, 2013, 07:22:37 am »
Non riesco a prendere seriamente l'argomento.
Se ho capito bene si sviluppa una teoria che parla di generi e non di sesso, perché considera le varie tonalità di grigio....

Però queste tonalità sono eccezioni.

Esistono.  Indubbio ma sono una minoranza.
Le minoranze, in democrazia si tutelano ma non si pretende di limitare le libertà di chi non vi appartiene per benegiciare le minoranze.



Perché non si sviluppa una teoria sui diabetici, o sui cardiopatici... O... su gli amanti del bricolage?
I cercatori d'oro?...

Insomma... c'è un qualcosa di assurdo in tutto questo.
Alla radice.


Vnd [nick collettivo].

Offline zagaro

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #26 il: Maggio 12, 2013, 07:42:19 am »
Non riesco a prendere seriamente l'argomento.
Se ho capito bene si sviluppa una teoria che parla di generi e non di sesso, perché considera le varie tonalità di grigio....

Però queste tonalità sono eccezioni.

Esistono.  Indubbio ma sono una minoranza.
Le minoranze, in democrazia si tutelano ma non si pretende di limitare le libertà di chi non vi appartiene per benegiciare le minoranze.



Perché non si sviluppa una teoria sui diabetici, o sui cardiopatici... O... su gli amanti del bricolage?
I cercatori d'oro?...

Insomma... c'è un qualcosa di assurdo in tutto questo.
Alla radice.
la teoria queer si basa che  non esiste  una natura ma  un apprendimento.

quindi maschio e femmina sono modelli sociali stratificati nella storia

e da ciò sarai maschio o femmina da come verrai socializzato, e non  da come  è costituito il tuo corpo.

quindi al limite se cambiassimo modello di socializzazione potremmo arrivare ad avere un solo genere  o infiniti, indipendentemente dalla morfologia del corpo

Offline Lucia

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #27 il: Maggio 12, 2013, 07:45:19 am »
Mah, credo che sia piuttosto improbabile, io personalmente non cambierei sesso nemmeno se mi pagassero 100miliardi di euro. Forse sui bambini potrebbe avere un qualche effetto(se una coppia lesbica iniziasse a trattare un maschietto come se fosse una femminuccia, potrebbero scombussolargli l'identità), ma anche in quel caso non saprei, tante trans raccontano che i genitori da bambini li hanno sempre trattati da maschi, ma loro si sentivano ugualmente femmine, quindi forse è proprio una mutazione  cerebrale innata, e non dipende molto dall'educazione

secondo me non si scombussola cosi facilmente l'identità,
Non lo so
io quanti bambini ho visto
anche se lui da piccolo si vestiva con gonna e si metteva il rosetto, o gioccava con le bambole sono diventati maschi di tutto il rispetto, lei anche se preferiva le macchine alle bambole oggi non fa altro che ruccarsi e farsi corteggiare.
Però già Freud ha detto che lo sviluppo sessuale del bambino non è lineare,
solo che nessuno se lo ricorda.
Poi in preadolescenza dice lui c'è un chiaro rifiuto del rapporto con l'altro sesso, che la psianalisi dice che è un modo di rittirarsi del bruco nel bozzolo, mentre questi di oggi lo interpretano come omosessualità, lesbismo da incoraggiare perché è di moda.

Vabbè tu hai indovinato tutto, perché era abbastanza scontato che su una discussione del genere, pubblicassi una foto di un transessuale e una trans. Però se la fanciulla con pacco nascosto, la incontrassi per strada, in discoteca, al ristorante, o in qualsiasi contesto normale, scommetto che la scambieresti per una donna a tutti gli effetti(e magari ci proveresti pure!)
Così anche il macho muscoloso con la vagina, se lo incontrassi in palestra completamente vestito, non ti accorgeresti mai che tra le gambe ha la sorpresa!

non mi era chiaro che quella cosa non si puo cambiare. Ma è forse l'essenziale della differenza sessuale solo che ci sembrerebbe troppo banale.

Non credo che ci siano occhi di uomo e occhi di donna. Una ragazza puo senza problemi di genere sommigliare con il suo padre, un ragazzo puo sommigliare con la sua madre e sono felici e contenti.


Offline vnd

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #28 il: Maggio 12, 2013, 07:57:12 am »
la teoria queer si basa che  non esiste  una natura ma  un apprendimento.

quindi maschio e femmina sono modelli sociali stratificati nella storia

e da ciò sarai maschio o femmina da come verrai socializzato, e non  da come  è costituito il tuo corpo.

quindi al limite se cambiassimo modello di socializzazione potremmo arrivare ad avere un solo genere  o infiniti, indipendentemente dalla morfologia del corpo



Ciao Lucia.


Ne consegue che si tratta di una teoria sbagliata in partenza.

Tra i comportamenti umani ve ne sono di indotti e e di innati.

Nessuno spiega ad un neonato come piangere o come cercare un capezzolo da succhiare.

Nessuno instilla il desiderio di scopare.

Sono cose che abbiamo dentro.

Poi ci sono agenti esterni ma questi influenzano i dettagli. Non l'essenziale.
Vnd [nick collettivo].

Offline Mercimonio

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #29 il: Maggio 12, 2013, 08:59:58 am »
infatti a questi travestiti o quelli che vogliono sembrare di altro sesso ho visto una hipertrofia delle caratteristiche sessuali dell'altro sesso che nella gente commune nata già maschio o femmina non sempre c'è.


Inoltre la machina della verità segnala bugia se in quelli casi di disturbo dichiari di avere il sesso con il qualle sei nato. Non so cosa sia l'identità, penso che è difficile da capirlo.

questi trans europei sono orrendi, solo in asia se ne vedono di convincenti che potrebbero passare per donne al 100% ma comunque pure li' la voce non e' mai femminile e li sgami facilmente dalle mani e soprattutto dai piedi.