Autore Topic: Sulla perdita di credibilità del femminismo  (Letto 1623 volte)

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Offline Warlordmaniac

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Sulla perdita di credibilità del femminismo
« il: Maggio 10, 2013, 20:05:55 pm »
A voi

Offline zagaro

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Re:Sulla perdita di credibilità del femminismo
« Risposta #1 il: Maggio 10, 2013, 20:20:56 pm »
prima di tutto bisogna chiarire  una cosa  non si è contro le donne,  e  non potrebbe essere altrimenti perchè volenti o nolenti sono l'altro 50% del creato,e se madre Natura o Dio, ognuno secondo le sue credenze, ha fatto due sessi morfologici vuol dire che era la migliore soluzione, diversamente ci avrebbe creato ermafroditi come  i molluschi o avrebbe inventato più sessi morfologici,  chissà......................

che un problema di violenza maschile c'è e ed esiste è da stupidi negarlo, ma è anche da stupidi attribuirlo a caratteristiche naturali o peggio ancora  a cause genetiche, non so se il nome di Telesio Interlandi ed il suo razzismo biologico vi ricorda qualcosa.

poi vorrei dare il mio appoggio morale a Fikasicula,  conosco direttamente cosa sta passando, e quando vuole posso raccontargli anche  la  mia storia dove sono presenti gli stessi personaggi.

la risposta al quesito è molto semplice, ognuno desidera che  questa pianeta migliori, ma chi è che desidera che  il suo migliorarsi debba essere l'umiliazione di costituire un essere  malvagio ed uno schiavo?

quindi ben venga il femminismo, anche quel sano femminismo utopico che faccia da battistrada, ma che partano dal presupposto che  il maschio è un essere capace di amare, che  poi ci sono persone che varii motivi hanno perso l'equilibro mentale questo è un campo di ricerca.
ma chiunque venisse a dirmi "tu sei un essere malvagio solo perchè sei maschio, e da oggi dovrai stare in catene" chiaramente avrebbe la mia opposizione

Offline krool

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Re:Sulla perdita di credibilità del femminismo
« Risposta #2 il: Maggio 10, 2013, 21:01:07 pm »
zagaro, la stai buttando giù come se gli "squilibrati" ci fossero solo fra i maschi, e non consideri minimamente che con il clima misandrico che abbiamo è assolutamente naturale che soggetti più vulnerabili facciano puttanate. Senza considerare che le statistiche su violenza e discriminazione a danno delle donne sono gonfiate ad arte, viviamo fra continui allarmismi, mentre nella maggior parte dei casi maschi e femmine si equivalgono nel bene e nel male, e quello che nessuno dice è che spesso le seconde hanno primati ben poco invidiabili come quello degli infanticidi.

A leggere te sembra sul serio che ci sia un problema di "violenza maschile". E' sbagliato alla radice: c'è un problema (fra i tanti problemi che ci sono) di VIOLENZA. Punto.

Offline zagaro

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Re:Sulla perdita di credibilità del femminismo
« Risposta #3 il: Maggio 10, 2013, 21:31:50 pm »
zagaro, la stai buttando giù come se gli "squilibrati" ci fossero solo fra i maschi, e non consideri minimamente che con il clima misandrico che abbiamo è assolutamente naturale che soggetti più vulnerabili facciano puttanate. Senza considerare che le statistiche su violenza e discriminazione a danno delle donne sono gonfiate ad arte, viviamo fra continui allarmismi, mentre nella maggior parte dei casi maschi e femmine si equivalgono nel bene e nel male, e quello che nessuno dice è che spesso le seconde hanno primati ben poco invidiabili come quello degli infanticidi.

A leggere te sembra sul serio che ci sia un problema di "violenza maschile". E' sbagliato alla radice: c'è un problema (fra i tanti problemi che ci sono) di VIOLENZA. Punto.
ho già scritto che secondo la mia visione, il  problema dell'aumento esponenziale della violenza sta molto più a  monte, in quella complessità della società  che  sta portando ad abbassare la soglia minima comportamentale, dopo la quale scatta  la violenza, l'aggressione, e questo indipendentemente dall'essere maschio o femmina.
nondimeno, a parità di parametri morfologici, il maschio è dotato di una forza fisica maggiore, e su base di tradizioni culturali della disponibilità di un reddito maggiore, che con l'abbassamento della soglia accennata usa sempre di più (in sostanza  è un'altra variante del più forte verso il più debole),  e pertanto sono disposto a parlare di violenza maschile. però sulla base di una raccolta di dati scientificamente valutabili

ma se si parte iniziando discorsi come quello  di questo Ministro dell'Interno, non bau bau-micio micio, ma un Ministro dell'Interno

http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/politica/amato-donne/amato-donne/amato-donne.html

allora  io che sono etneo, coniugando tali discorsi e un certo tipo di femminismo ne ricavo che sono una sorta di pericolo che cammina, indipendentemente da quel che sono stato o da quel che faccio,
e la società dovrà pur  proteggersi dai pericoli.......

Offline Warlordmaniac

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Re:Sulla perdita di credibilità del femminismo
« Risposta #4 il: Maggio 12, 2013, 11:29:05 am »
ho già scritto che secondo la mia visione, il  problema dell'aumento esponenziale della violenza sta molto più a  monte, in quella complessità della società  che  sta portando ad abbassare la soglia minima comportamentale, dopo la quale scatta  la violenza, l'aggressione, e questo indipendentemente dall'essere maschio o femmina.

Per quanto quello che dici abbia una logica, per le statistiche non risulta.





Offline Warlordmaniac

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Re:Sulla perdita di credibilità del femminismo
« Risposta #5 il: Maggio 12, 2013, 11:32:19 am »
prima di tutto bisogna chiarire  una cosa  non si è contro le donne,  e  non potrebbe essere altrimenti perchè volenti o nolenti sono l'altro 50% del creato,e se madre Natura o Dio, ognuno secondo le sue credenze, ha fatto due sessi morfologici vuol dire che era la migliore soluzione, diversamente ci avrebbe creato ermafroditi come  i molluschi o avrebbe inventato più sessi morfologici,  chissà......................

che un problema di violenza maschile c'è e ed esiste è da stupidi negarlo, ma è anche da stupidi attribuirlo a caratteristiche naturali o peggio ancora  a cause genetiche, non so se il nome di Telesio Interlandi ed il suo razzismo biologico vi ricorda qualcosa.

poi vorrei dare il mio appoggio morale a Fikasicula,  conosco direttamente cosa sta passando, e quando vuole posso raccontargli anche  la  mia storia dove sono presenti gli stessi personaggi.

la risposta al quesito è molto semplice, ognuno desidera che  questa pianeta migliori, ma chi è che desidera che  il suo migliorarsi debba essere l'umiliazione di costituire un essere  malvagio ed uno schiavo?

quindi ben venga il femminismo, anche quel sano femminismo utopico che faccia da battistrada, ma che partano dal presupposto che  il maschio è un essere capace di amare, che  poi ci sono persone che varii motivi hanno perso l'equilibro mentale questo è un campo di ricerca.
ma chiunque venisse a dirmi "tu sei un essere malvagio solo perchè sei maschio, e da oggi dovrai stare in catene" chiaramente avrebbe la mia opposizione

Non ho capito molto bene che cosa c'entra il tuo discorso con il mio sondaggio. Il femminismo buono di cui parli è il nostro; perché credo che l'antifemminismo proponga un netto miglioramento delle condizioni di vita per le donne comuni.

Offline zagaro

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Re:Sulla perdita di credibilità del femminismo
« Risposta #6 il: Maggio 12, 2013, 12:16:26 pm »
Per quanto quello che dici abbia una logica, per le statistiche non risulta.

difatti dovrebbe essere il passo successivo ovvero l'analisi sulle statistiche.

facciamo un caso banale: l'80% dei militari nel mondo sono maschi, quindi la guerra è un qualcosa che appartiene alla società o al'essere maschile?

Offline zagaro

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Re:Sulla perdita di credibilità del femminismo
« Risposta #7 il: Maggio 12, 2013, 12:26:16 pm »
Non ho capito molto bene che cosa c'entra il tuo discorso con il mio sondaggio. Il femminismo buono di cui parli è il nostro; perché credo che l'antifemminismo proponga un netto miglioramento delle condizioni di vita per le donne comuni.

la domamda era sul perchè della  perdità di credibilità del femminismo.

orbene io ti ho risposto che dopo la sfuriata iniziale, ci si sta sedendo su un tavolo ed iniziare a chiedersi: ma alla fin fine cosa vuol costruire il femminismo di oggi ,che mostra sempre più caratteri autoritari fino a proclamare una sorta di dittatura della donna nei movimenti femminiLIsti o donnisti?

qui scatta la seconda domanda: chi vuol divenire a priori un essere malvagio e di conseguenza divenire  uno schiavo perchè i maschi sono esseri incapaci di amare?
forse i morti di figa nell'illusione di poter farsi qualche scopata  in più, e poi?

mentre è ben accetto quel femminismo che colloquia, che pone e si pone dei dubbi, che  lotta, che cerca dei punti di equilibrio,e così via ..... ma chè parte dal concetto che  anche  il maschio è un essere capace di amare