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Cambiare il ruolo degli uomini

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Cassiodoro:
http://www.amb-norvegia.it/About_Norway/policy/Pari-opportunita/gender/male/

Cambiare il ruolo degli uomini

30.12.2009 //

Nell’ambito del dibattito sulla parità dei sessi in Norvegia, l'attenzione rivolta al ruolo degli uomini genera ancora qualche resistenza. Gli uomini sono comunemente ritenuti il sesso forte e dominante, mentre le donne tendono ad essere considerate in termini di generazioni di discriminate che hanno un conseguente bisogno di misure speciali e azioni politiche mirate. Questa prospettiva è stata fondamentale per il raggiungimento della liberazione delle donne.

Gli uomini non rappresentano un gruppo uniforme e non è neanche possibile parlare di un unico ruolo maschile. La mascolinità non è sempre sinonimo di potere: gli uomini vivono vite molto diverse e hanno differenti interessi.

Le statistiche sociali e sanitarie mostrano che nella società occidentale la vita esige dagli uomini un prezzo più alto da pagare. Sono loro a costituire il numero più elevato di  consumatori di sostanze stupefacenti e di presenze nelle carceri. L'aspettativa di vita degli uomini è più bassa comparata a quella delle donne. I ragazzi mostrano maggiori problematiche relative al comportamento a scuola rispetto alle ragazze e sono quelli che richiedono maggiori misure di supporto nella scuola elementare. Il tasso di abbandono scolastico dei ragazzi è considerevolmente più alto di quello delle ragazze.

È ormai assodato che i bambini hanno bisogno di stare sia con uomini che con donne negli asili, nelle scuole e in famiglia. La preoccupazione diffusa, dal punto di vista della parità tra i sessi, è che gli istituti e le scuole rimangano ambienti dominati dalla presenza femminile. Gli uomini rappresentano soltanto il 7 % dello staff totale negli asili norvegesi e il 12 % degli insegnanti delle scuole elementari (dati del 2002). Il Governo sta lavorando per aumentare l'attenzione su questo aspetto e per promuovere una maggiore parità tra i sessi in questo settore. Per il 2007 obiettivo del Governo è giungere al 20% di personale maschile nelle istituzioni preposte all’assistenza all’infanzia.

Uno degli ambiti in cui in Norvegia è maggiormente cambiato il ruolo degli uomini riguarda il ruolo di padre. Le ricerche indicano che la paternità porta gli uomini a rompere in modo più esplicito le tradizionali forme di mascolinità. Il permesso dal lavoro per paternità, introdotto nel 1993, si propone di rafforzare la relazione padre-figlio, segnalando la necessità che i padri partecipino attivamente alla cura dei propri figli. 

I cambiamenti avvenuti nel ruolo degli uomini non riguardano soltanto i rapporti con l'altro sesso, ma anche il modo in cui essi si relazionano ad altri uomini, a nuovi compiti e a importanti istituzioni sociali guidate da uomini. Nel 2002 è nato REFORM, un centro di assistenza rivolto agli uomini e finanziato dal Governo. Lo scopo è raggiungere la parità tra i sessi, aiutando a migliorare le condizioni di vita degli uomini e stimolando le risorse che un uomo ha per svilupparsi in ambienti e campi che tradizionalmente non sono associati al ruolo maschile.

Stealth:
Sbaglio o finalmente se ne stanno rendendo conto di certe cose?

Guit:
La Norvegia è stato il primo paese a istituire una commissione governativa di studio sulla discriminazione sessuale contro gli uomini. Ne fu data notizia sul forum (o sulla lista) mi sembra un paio di anni fa.

Le iniziative citate sono il risultato del lavoro di quella commissione.

La novità sta nel fatto che è il primo paese occidentale a mettere nero su bianco, in forma ufficiale, che la condizione di vita maschile è diversa da quella che ci raccontano i politici.

Tullio:
si ma e' un ulteriore passo verso una iniqua uguaglianza, forzosa ed innaturale, che fa soffrire soprattutto gli uomini.
Un istituto del genere in realta' potrebbe prefiggersi il compito, anche se mascherato dalla difesa dei diritti degli uomini, di condurre gli uomini in quei ruoli che tradizionalmente spettavano alle donne, piu. che sostenerli nella difesa delle loro posizioni maschili. Un modo cioe' per femminilizzare ulteriormente la natura maschile.

Inoltre vi e' una malcelata soddisfazione, rivendicatoria, nel vedere gli uomini umiliati e costretti a piagnucolare presso un'istituzione per le "pari" opportunita' (che in realta' vorrebbe femminilizzarli), esattamente come per decenni hanno fatto le donne.

Il prossimo passo sara' quello di far indossare reggiseno e mutandine di pizzo agli uomini e farli camminare sui tacchi a spillo, per non discriminarli.

Guit:

Anch'io penso le stesse cose di Tullio ma ritengo fondamentale l'abbattimento del primo volgare tabù: quello secondo il quale gli uomini non hanno niente di cui lamentarsi, e devono sopportare il piagnisteo femminile senza fiatare. Nella colpa.

Adesso c'è scritto nero su bianco, dal governo norvegese, che gli uomini muoiono più facilmente, soffrono di problemi sociali gravi e specifici.

Capisci Tullio che è una risposta a chi ci vuol far passare per "sesso carnefice". Se si diffonde questa consapevolezza, la capricciosa protesta femminile farà sempre meno presa sulla gente.

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