Autore Topic: La sciocchezza del femminicidio  (Letto 1197 volte)

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Offline vnd

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La sciocchezza del femminicidio
« il: Maggio 14, 2013, 12:31:57 pm »
http://corrieredellacollera.com/2013/05/07/femminicidio-ovvero-il-suicidio-dellintelligenza-iosefa-idem-rema-nel-senso-sbagliato-alfano-non-segua-la-corrente-di-antonio-de-martini/

Non posso concordare su tutti i contenuti dell'articolo.
Ad esempio, licenziare un questore perché una sciocca ha deciso di appartarsi con uno sconosciuto mi sembra un po' eccessivo ma il resto lo posso sostenere senza troppi sforzi.
Ah... beh... Avercene di altri suggerimenti tedeschi. Visto che molti stanno cominciando a "sognare" di emigrare in Germania e anche soltanto per diventare operai della Volkswagen. Un' operaio mantiene una trentina di persone. Non possono prendere tutte il doppio di quel che guadagna lui.
Trattiamo bene gli operai. Staranno meglio anche i loro parassiti.

Citazione
Non bastava una tedesca a spiegarci quel che dobbiamo fare in economia e così ce ne hanno affibiato un’altra.
il neo ministro Josefa Idem vuole creare una Task Force per fare un intervento legislativo sul ” Femminicidio”.
Bisogna essere mortalmente stupidi per accettare l’idea di fare una nuova legge sull’omicidio distinguendo tra l’uccisione di un uomo e quello di una donna, considerando quindi non uguali gli esseri umani e più sanzionabile l’omicidio di una femmina.


Intanto perché numerosi tra gli assassini che hanno infierito su donne, mostrano – anche in foto – elementi evidenti di disturbo mentale.
E anche chi non mostra segni di palese anomalia, di certo non ha tutti i venerdì.

Secondopoi, perché l’omicidio di una donna è un fenomeno non significativo dal punto di vista quantitativo: Vittorio Feltri in un bell’articolo pubblicato oggi, fa notare che su tremila omicidi annui solo trecento riguardano donne.

Si tratta certo un reato particolarmente odioso, ma non può essere considerato un fenomeno crescente e, sopratutto, dai tempi di Alessandro Manzoni ( e del suo patrigno Cesare Beccaria) mi sembrava ormai dimostrato che l’inasprimento delle pene non provoca una diminuzione dei reati.
La vera differenza che crea l’allarme sociale rispetto a un ” normale” omicidio, consiste nel fatto che si è spesso trattato di un omicidio annunziato.

Il modo per fermare questo aberrante fenomeno è semplice ed efficace e non richiede interventi legislativi, bensì amministrativi.

Con una circolare di servizio il ministro dell’interno Angelino Alfano, può avvertire tutti i funzionari di polizia – carabinieri inclusi – che qualora si verificasse un caso di omicidio annunziato nel loro territorio, il questore della città, il dirigente del commissariato e il comandante provinciale dei Carabinieri dovranno essere, automaticamente e in giornata ( dal magistrato di turno?) , rimossi dall’incarico e licenziati – per giusta causa – dall’Amministrazione centrale da cui dipendono entro trenta giorni dall’accertamento del delitto.

In caso di inadempienza alla disposizione di cui sopra, il licenziamento d’ufficio colpisce anche il Prefetto e/o il comandante regionale dei Carabinieri.
Analoga sanzione colpisca anche il dirigente di commissariato o il sottufficiale di servizio di una stazione o una tenenza ( o della GDF che comunque dipende anche dal Ministro dell’interno) che rifiuti di accogliere l’esposto di una cittadina che si sentisse minacciata.
Il reato esiste e si chiama abuso d’ufficio ( un tempo si chiamava omissione di atti d’ufficio, poi inglobato).

Con la stessa circolare, il ministro autorizzerà i funzionari a sguarnire postazioni fisse ( da anni) di guardia o sospendere un servizio esterno o amministrativo per dare protezione semi permanente ( accompagnare al lavoro e riaccompagnare a casa come hanno fatto a Befera/equitalia) alla persona minacciata, autorizzandolo a viaggiare nell’auto della persona da proteggere.

Il dirigente potrà altresì chiedere con urgenza il rimpiazzo di organico direttamente al servizio scorte competente per territorio che invierà un militare addestrato, se necessario prelevandolo da una scorta più numerosa ( alcune scorte sono composte da tre e più uomini).
Vorrà dire che per qualche giorno la Finocchiaro ( o la Pivetti come ex presidente della Camera) il carrello della spesa se lo porterà da sola.
E non vengano a dire che devono mantenere le scorte per via del caso Preiti , perché non ci caschiamo e potremmo ficcare il naso nell’inchiesta.

Cara la mia Josefa, ecco un compito non costoso da perseguire in tema di uguaglianza dei cittadini. La scorta venga data ai più minacciati e deboli, non ai più importanti.
Poi un post scriptum per il ministro : esiste un indirizzo internet http://www.freeguns.biz in cui si può acquistare una pistola senza numeri di serie e senza verifiche ( insegna a farla) che c. aspettano ad oscurarlo?
Vnd [nick collettivo].

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Re:La sciocchezza del femminicidio
« Risposta #1 il: Maggio 14, 2013, 13:03:52 pm »
mah, io di questo clima di terrore non mi fiderei proprio: se un prefetto sentisse minacciato il proprio posto in caso di omicidio annunciato, ho qualche forte dubbio su quante precauzioni vorrà prendere

che cosa annuncia un omicidio? che lei e lui abbiano litigato una volta a settimana nell'ultimo anno?
o che lui faccia box? o tiri con la carabina? o che l'ultima settimana abbia acquistato un coltello? o della calce?

 :hmm:

io non sono molto convinto di queste soluzioni draconiane
Dio cè
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Offline kautostar

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Re:La sciocchezza del femminicidio
« Risposta #2 il: Maggio 14, 2013, 16:27:38 pm »
che cosa annuncia un omicidio? che lei e lui abbiano litigato una volta a settimana nell'ultimo anno?
o che lui faccia box? o tiri con la carabina? o che l'ultima settimana abbia acquistato un coltello? o della calce?

 :hmm:

io non sono molto convinto di queste soluzioni draconiane

Infatti gli omicidi diventano annunciati sempre col senno di poi,  sempre  per colpa di giornalisti sensazionalisti e deficienti, che brillano per ignoranza statistica(tipo quello che ho segnalato ieri,  che mi ha risposto che a lui le statistiche non piacciono! SIC) e incapacità di ragionamento razionale.

Prendiamo un caso di "femminicidio annunciato":
http://www.direttanews.it/2013/04/17/treviso-lennesimo-femminicidio-nonostante-lo-stalking-luomo-aveva-il-porto-darmi/

Questo sarebbe un omicidio(o femminicidio) annunciato, solo perché l'assassino era stato denunciato per stalking(si parla anche di una pistola- magari ai denunciati per stalking e minacce, sarebbe saggio sequestrare tutte le armi di proprietà, ma considerando il fatto che in Italia la stragrande maggioranza degli omicidi vengono compiuti con coltelli e armi improprie, direi che si può considerare un elemento secondario).
Adesso, per stabilire razionalmente se un episodio del genere si può considerare un omicidio premeditato, bisognerebbe andare a vedere quanti denunciati per stalking, uccidono.  Non ho dati sotto mano, ma credo che siano lo 0,0 qualcosa %.
Invece chi sostiene la teoria degli omicidi  annunciati, procede al contrario, e va a vedere quanti assassini di donne, sono stati denunciati per stalking. Ma non è così che si stabilisce un rapporto di causa effetto!(ragionando con la stessa logica, potremmo dedurre che la masturbazione causa il femminicidio, visto che di sicuro tutti gli assassini di donna si sono masturbati!)
Ovviamente arrestare o mettere il braccialetto elettronico a tutti quelli accusati di stalking, sarebbe irrazionale, ingiusto oltre che antieconomico(una spesa  enorme, per un effetto preventivo in proporzione molto basso. Quasi come mettere il braccialetto elettronico a tutti!) 

E' chiaro che quasi tutti i delitti "annunciati", lo sono sempre col senno di poi!                             
« Ultima modifica: Maggio 14, 2013, 16:39:55 pm da kautostar »