Autore Topic: Martellamento mediatico sul femminicidio  (Letto 6946 volte)

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Online fabriziopiludu

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Re:Martellamento mediatico sul femminicidio
« Risposta #15 il: Maggio 16, 2013, 15:04:36 pm »



 Si può aver letto "Noi donne" senza essere femministi.
 Aver letto "Il Capitale" può anche aver causato anticomunismo.
 Tanti Nazisti neanche avevano letto il libro di Alfred Rosenberg.
 E Christian Wirth mai andato in Russia.


 

Offline Vicus

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Re:Martellamento mediatico sul femminicidio
« Risposta #16 il: Maggio 16, 2013, 16:38:02 pm »
Non è dimostrato che l'economia di mercato stia in piedi solo con alla base un'antropologia matriarcale. Imperialismo invece è più specifico e secondo me si riferisce a una particolare forma, atlantista, di sistema economico-sociale, in cui effettivamente si riscontra un legame quasi simbiotico tra le due cose.

Oppure di modificazione antropologica causata da un annientamento culturale, che è un colonialismo, essendo l'annientamento culturale in realtà anch'esso una modificazione per adottare linguaggi e valori nord europei e anglosassoni in forma incompleta. E infatti negli USA i figli si fanno mentre qui abbiamo quasi smesso.
L'antropologia matriarcale (ma parlerei di un 'matriarcato al maschile', cioè diretto da uomini) è indispensabile all'atomizzazione sociale e all'annichilimento culturale. La prima, ottenuta mediante corruzione del tessuto sociale (opportunismo, dinamiche sociali  artificialmente distorte ecc.) necessariamente precede il secondo: una cultura sana resiste a cambiamenti indesiderati.
I valori nord europei/anglosassoni sono più che altro un vago pretesto per giustificare questo processo distruttivo. Una transizione verso valori di altre culture è possibile e viene di fatto attuata in modo indolore specie con i media (cinema in testa, che si fa carico di produrre cambiamenti graduali onde incontrare la minima resistenza, come esplicitamente insegnato nelle accademie di regia).
Ma l'annientamento culturale è un fine e non un mezzo: necessario ingrediente di una società atomizzata, che per restare tale deve essere artificialmente mantenuta in uno stato di coma culturale (=non avere argomenti ragionati ed efficaci contro il pensiero unico) e di guerra civile molecolare (coniugi, luogo di lavoro, condominio, ecc.)
« Ultima modifica: Maggio 16, 2013, 16:48:41 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Guit

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Re:Martellamento mediatico sul femminicidio
« Risposta #17 il: Maggio 16, 2013, 17:00:50 pm »
L'antropologia matriarcale (ma parlerei di un 'matriarcato al maschile', cioè diretto da uomini) è indispensabile all'atomizzazione sociale e all'annichilimento culturale. La prima, ottenuta mediante corruzione del tessuto sociale (opportunismo, dinamiche sociali  artificialmente distorte ecc.) necessariamente precede il secondo: una cultura sana resiste a cambiamenti indesiderati.
I valori nord europei/anglosassoni sono più che altro un vago pretesto per giustificare questo processo distruttivo. Una transizione verso valori di altre culture è possibile e viene di fatto attuata in modo indolore specie con i media (cinema in testa, che si fa carico di produrre cambiamenti graduali onde incontrare la minima resistenza, come esplicitamente insegnato nelle accademie di regia).
Ma l'annientamento culturale è un fine e non un mezzo: necessario ingrediente di una società atomizzata, che per restare tale deve essere artificialmente mantenuta in uno stato di coma culturale (=non avere argomenti ragionati ed efficaci contro il pensiero unico) e di guerra civile molecolare (coniugi, luogo di lavoro, condominio, ecc.)

A parte alcuni dettagli non mi sembra che diciamo cose molto diverse.

Se vuoi vedere come fine l'annientamento culturale, come ingrediente, non devo fare un grande sforzo per pensarla come te.

L'adozione di linguaggi e valori nordeuropei però da noi non è stata indolore, e nelle accademie di regia possono insegnarci tante cose, tranne che il perché il cinema italiano è morto.
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Offline ilmarmocchio

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Re:Martellamento mediatico sul femminicidio
« Risposta #18 il: Maggio 16, 2013, 17:48:44 pm »
A parte alcuni dettagli non mi sembra che diciamo cose molto diverse.

Se vuoi vedere come fine l'annientamento culturale, come ingrediente, non devo fare un grande sforzo per pensarla come te.

L'adozione di linguaggi e valori nordeuropei però da noi non è stata indolore, e nelle accademie di regia possono insegnarci tante cose, tranne che il perché il cinema italiano è morto.

quoto quanto dite. il femminismo è legato all'imperialismo che se ne serve come potente fattore di destabilizzazione.
Il legame tra organismi sovranazionali ( ONU, Ong, OCSE, FMI, ecc ) e femminismo merita una analisi approfondita.
Anzi, una serie di articoli nel blog, perchè è tematica basilare ed anzi unica chiave di lettura convincente di un fenomeno ( il femminismo ) altrimenti incomprensibile

Offline Guit

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Re:Martellamento mediatico sul femminicidio
« Risposta #19 il: Maggio 16, 2013, 18:28:12 pm »
quoto quanto dite. il femminismo è legato all'imperialismo che se ne serve come potente fattore di destabilizzazione.
Il legame tra organismi sovranazionali ( ONU, Ong, OCSE, FMI, ecc ) e femminismo merita una analisi approfondita.
Anzi, una serie di articoli nel blog, perchè è tematica basilare ed anzi unica chiave di lettura convincente di un fenomeno ( il femminismo ) altrimenti incomprensibile

La Convenzione di Istanbul per essere vincolante necessita della ratifica da parte di dieci paesi, otto dei quali devono essere membri del Consiglio d'Europa, che è un'organizzazione (apparentemente) slegata dalle istituzioni dell'unione europea.
Finora è stata firmata da 29 paesi e ratificata da quattro: Turchia, Albania, Portogallo, Montenegro. L'Italia sarà la quinta.
E' ipotizzabile e verosimile che ci sia una forte pressione diplomatica e lobbistica nell'ambito delle nazioni firmatarie per giungere il più presto possibile al numero legale di dieci ratifiche. I paesi citati, Italia inclusa, hanno in alcuni casi debolezza di sovranità o interesse a ingraziarsi la burocrazia atlantista ed europeista, che li rende secondo me permeabili a tali pressioni. La ratifica da parte dell'Albania ha qui lo stesso peso di quella da parte della Francia.
Da notare che paesi come la Svizzera e la Danimarca non hanno nemmeno firmato la Convenzione.

Tabella Consiglio d'Europa:

http://www.conventions.coe.int/Treaty/Commun/ChercheSig.asp?NT=210&CM=1&DF=&CL=ENG



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Offline ilmarmocchio

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Re:Martellamento mediatico sul femminicidio
« Risposta #20 il: Maggio 16, 2013, 20:02:45 pm »
La Convenzione di Istanbul per essere vincolante necessita della ratifica da parte di dieci paesi, otto dei quali devono essere membri del Consiglio d'Europa, che è un'organizzazione (apparentemente) slegata dalle istituzioni dell'unione europea.
Finora è stata firmata da 29 paesi e ratificata da quattro: Turchia, Albania, Portogallo, Montenegro. L'Italia sarà la quinta.
E' ipotizzabile e verosimile che ci sia una forte pressione diplomatica e lobbistica nell'ambito delle nazioni firmatarie per giungere il più presto possibile al numero legale di dieci ratifiche. I paesi citati, Italia inclusa, hanno in alcuni casi debolezza di sovranità o interesse a ingraziarsi la burocrazia atlantista ed europeista, che li rende secondo me permeabili a tali pressioni. La ratifica da parte dell'Albania ha qui lo stesso peso di quella da parte della Francia.
Da notare che paesi come la Svizzera e la Danimarca non hanno nemmeno firmato la Convenzione.

Tabella Consiglio d'Europa:

http://www.conventions.coe.int/Treaty/Commun/ChercheSig.asp?NT=210&CM=1&DF=&CL=ENG


quoto al 100% . Quello che i tecnocrati cercano è proprio l'indebolimento della sovranità dei paesi e i più facilmente attaccabili sono prpprio quelli più deboli o ricattabili

Offline Vicus

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Re:Martellamento mediatico sul femminicidio
« Risposta #21 il: Maggio 16, 2013, 23:45:56 pm »
Si tenga a mente che i Paesi del nord Europa hanno corsie preferenziali: la Francia stampa Euro alla chetichella, Irlanda e Islanda hanno adottato politiche protettive senza indignare l'eurocrazia, Danimarca e Inghilterra non hanno neppure l'Euro...
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Martellamento mediatico sul femminicidio
« Risposta #22 il: Maggio 17, 2013, 00:10:25 am »
Edit:
Ma l'annientamento culturale è la tappa finale, necessario ingrediente di una società atomizzata
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Martellamento mediatico sul femminicidio
« Risposta #23 il: Maggio 17, 2013, 00:13:24 am »
Si tenga a mente che i Paesi del nord Europa hanno corsie preferenziali: la Francia stampa Euro alla chetichella, Irlanda e Islanda hanno adottato politiche protettive senza indignare l'eurocrazia, Danimarca e Inghilterra non hanno neppure l'Euro...

Già ...
Per capire tutte le dinamiche socio-politiche europee servirebbe un trattato multidisciplinare di luminari delle scienze. L'unica cosa che possiamo verosimilmente comprendere è che il femminicidio è parte integrante della geopolitica, che è un vettore: porta al suo interno un'agenda politica blindata nella lotta alla violenza, tale per cui ogni critica all'agenda diviene apologia della violenza.



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Re:Martellamento mediatico sul femminicidio
« Risposta #24 il: Maggio 17, 2013, 00:17:59 am »
Edit:
Ma l'annientamento culturale è la tappa finale, necessario ingrediente di una società atomizzata

Quoto.

L'unica cosa che mi mette un po' a disagio è che personalmente non credo tanto nel determinismo sociale, e per me se l'annientamento culturale è un mezzo o un fine, cambia poco. E' co-incidente e tanto basta.


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Re:Martellamento mediatico sul femminicidio
« Risposta #25 il: Maggio 17, 2013, 01:57:10 am »
Già ...
Per capire tutte le dinamiche socio-politiche europee servirebbe un trattato multidisciplinare di luminari delle scienze. L'unica cosa che possiamo verosimilmente comprendere è che il femminicidio è parte integrante della geopolitica, che è un vettore: porta al suo interno un'agenda politica blindata nella lotta alla violenza, tale per cui ogni critica all'agenda diviene apologia della violenza.
Ancora non ho chiaro perché il nord Europa indistintamente sia favorito da decenni.
Queste leggi, che a torto si affermano pro-donna, sono la riedizione dei 'comitati di salute pubblica' di Robespierre.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.