Autore Topic: Le Femen aggrediscono la Barbie: è meglio Pippi Calzelunghe!!!  (Letto 1349 volte)

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Berlino, apre la casa di Barbie. Femministe in piazza contro «l'inferno rosa»
Su Facebook nasce il gruppo Occupy Dream House, «per un'educazione infantile senza sessismo»


Protesta delle Femen davanti alla casa di Barbie (Reuters)
Sogno o incubo che si voglia chiamarla, ha aperto oggi i battenti, a Berlino, la «Casa di Barbie»: 2500 metri quadrati in tutte le tonalità di rosa possibili, a due passi da Alexander Platz. Un'inaugurazione «blindata», per via delle minacce diffuse via Facebook alla vigilia dal gruppo «Occupy dream House»: femministe, antifasciste, cittadine disgustate, si definiscono le donne intenzionate a marciare compatte verso la villetta della bambola sexy - costruita su un fazzoletto di terreno chiuso tra una ferrovia e un palazzone della vecchia edilizia comunista - per «protestare pacificamente per un'educazione infantile senza sessismo». «Ci sono molte alternative a Barbie», spiegano citando ad esempio l'eccentrica Pippi Calzelunghe le donne che scippano il nome ai gruppi di protesta che hanno animato il dibattito contro l'alta finanza, soprattutto in Germania.                 

CONTRO I CLICHÈ - Dichiarare guerra alla casa della bambola sexy, significa schierarsi «contro ogni clichè sui ruoli», «contro la discriminazione delle donne sul lavoro», «contro i salari bassi e il carico domestico eccessivo subito ancora da alcune donne», si legge. Per 15 euro (49 euro il biglietto «famiglia») si potrà toccare e provare dal vivo tutto ciò che generazioni di bambine hanno per anni manipolato in scala ridotta: il letto a baldacchino, la cucina color confetto, la scala a chiocciola, il mitico ascensore. E, soprattutto, mettere le mani nell'immenso armadio della bionda più accessoriata del globo. La visita potrà trasformarsi anche in un'esperienza interattiva, grazie a un braccialetto fornito all'ingresso, da utilizzare per giochi multimediali con la padrona di casa.

«CULTURA NAZISTA» - Tra le pareti tappezzate di modellini della bambola prodotta dalla Mattel ormai 54 anni fa, sono attesi almeno 2mila visitatori al giorno. Una vetrina ideale per l'indignazione organizzata contro il corpo perfetto della donnina di plastica. Che veicolerebbe addirittura «un modello sociale basato sui ruoli della cultura nazista», secondo il commento postato dalla fondatrice din un altro gruppo «contro»: Pinkstinks. «Rappresenta l'immagine delle donne il cui solo compito è essere particolarmente belle e occuparsi della casa». «Barbie cucina si trucca, canta, si occupa di questioni di stile» - si legge ancora -, ogni porta è aperta per lei «perchè è bella». Philipp Lengsfeld, rappresentante distrettuale dei Cristiano -democratici, liquida la protesta come «intolleranza aggressiva», «espressione della ristrettezza mentale di un'ala radicale della sinistra».

LA BAMBOLA DEL CAMBIAMENTO - In realtà, sono anni che la Mattel cerca di emancipare Barbie, mettendo sul mercato versioni «politicamente corrette» della bambola: con la pelle scura, ecologiste, chirurghe, persino calve (per sconfiggere la paura del tumore), o sosia tascabili di Angela Merkel. Barbie, insomma, opportunamente declinata, potrebbe addirittura incoraggiare cambiamenti sociali e diffondere un modello di donna rispettoso dei valori veri della femminilità. Quella di Berlino, in realtà, non è la prima Casa di Barbie: all'inizio del mese ha aperto una struttura analoga in Florida e dalla fine di agosto, se l'iniziativa avrà successo, potrebbe toccare altre città europee


http://www.corriere.it/esteri/13_maggio_16/casa-barbie-berlino_4b838fec-be0d-11e2-9b45-0f0bf9d2f77b.shtml

Offline vnd

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Re:Le Femen aggrediscono la Barbie: è meglio Pippi Calzelunghe!!!
« Risposta #1 il: Maggio 16, 2013, 17:59:06 pm »
Berlino, apre la casa di Barbie. Femministe in piazza contro «l'inferno rosa»
Su Facebook nasce il gruppo Occupy Dream House, «per un'educazione infantile senza sessismo»


Protesta delle Femen davanti alla casa di Barbie (Reuters)


Il femminismo è diversificato. Riesce a far protestare le imbecilli contro tutto ed il contrario di tutti.
Ma quello che sorprende maggiormente è l'onda di consenso che quasi unanimamente si solleva in senso di apprezzamento da parte dei beoti a prescindere dall'iniziativa e, soprattutto, dall'oggetto della protesta.

La barbie è il simbolo della disafezione delle bambine alla maternità.
Le bambine che giocano con le bambole, mentre rilasciano endorfine che stimolano sensazioni autocompensative, si orientano alla maternità. Di contro, quelle che giocano alla barbie imparano che la vita è vanità, gioielli, bei vestiti e Ken da usare come uno schiavo.

La barbie è il simbolo femminista per eccellenza.

Che le femen attacchino la barbie è a dir poco paradossale.

La prova della loro idiozia.
Vnd [nick collettivo].