La funzione "cerca nel forum" non mi ha sortito risultatii, ma magari perchè non la so usare: mi pare strano davvero che nessuno abbia toccato l'argomento. Al di là del fatto che io ritenga la leva militare un sopruso contro la persona da parte dei governi (nel caso dell'Italia le motivazioni pseudopedagogiche erano penose : ma cosa glie ne frega ai politici di favorire che gente di latitudini e mentalità diverse si incontrino, mi spiegate? ) , sta di fatto che finchè in Italia c'è stata (tra l'altro in Italia mica è stata abolita , come nei paesi piu civili, è stata solo sospesa , tant'è vero che ogni tanto qualche folle prova a ritirarla fuori) è stata imposta solo ai maschi, e questo anche dopo che era stata estesa al gentil sesso la carriera in polizia, piu di 30 anni fa, e da qualche anno anche ai militari (carabinieri e forze armate) . Non solo si perdeva un anno, non solo a qualcuno capitava di morire anche in tempo di pace per il nonnismo (fenomeno sul quale si era taciuto finchè si era potuto) , ma a qualcuno sono restati marchi dai quali non riescono ancora a liberarsi. Almeno i nostri politici si degnassero non solo di abolire la leva dalla costituzione (minuscola voluta. A proposito: ma solo i maschi sono cittadini ? E' sottointeso? ), o al limite (come extrema ratio) di estenderla anche all'altro sesso (per la parità dei diritti tante battaglie, ma nessuna donna ha mai chiesto che in nome della parità venisse esteso anche l'osceno dovere anche a loro) . Ma visto che per tanti cittadini il servizio militare è stato motivo di grande sofferenza , uno spartiacque della loro vita, è disumano la legge non faccia nulla per impedire che di fatto (non di diritto, visto che non è un requisito, a differenza di quanto comunemente si crede) venga usato come filtro, come parametro discriminatorio sul lavoro e in altri contesti . Discriminatorio perchè per le donne il problema (di esserne uscita altrettanto sana e bella) non si pone. Quindi trovo osceno che certe commissioni prendano il nome di "pari opportunità" ma poi dimostrino di pensare solo alle discriminaioni a carico del sesso femminile. Nei concorsi non dovrebbe piu neppure essere contemplato, con eccezione magari di quelli per le forze armate stesse ( è discriminatorio anche lì, ma almeno c'è una ratio) . Infatti nel Currivulum Vitae europeo non c'è quella dizione. Ma si sa che l'Italia ha un criterio tutto suo per scegliere in cosa omologarsi all'Europa e in cosa no.