si, va bene, però cita le fonti chessenò non ci capiamo 'na mazza:
http://massimolizzi.blogspot.it/2013/05/al-di-la-del-buco-il-mito-di-maria.htmluna certa kalandar corre in soccorso al tuo Rodrigo (tuo per modo di dire
) a spara una serie di non-sensi:
secondo kalandar le FAS farebbero un capitombolo perchè affermerebbero che
gli episodi di violenza maschile sulle donne sono usati per criminalizzare un intero genere, su base genetica (!) così come succede quando crimini compiuti da immigrati vengono utilizzati per criminalizzare, su base etnica, tutti gli immigrati.
a me fa piacere che le FAS affermino questo, anche se mi sembra una semplificazione. Ho piuttosto l'impressione che kalandar (ma chi sarà mai costei?) prenda concetti nostri e li attribuisca a FAS per screditarle (il che farebbe evolvere il ragionamento che facciamo altrove sul fatto che FAS cercherebbe una alleanza con noi: non è solo falso, è pure deliberatamente calunnioso e messo in giro da chi vuole appunto screditarle.
NOI A QUESTO GIOCO NON CI PRESTIAMO!)
Quindi si pongono due problemi:
1 se sia vero che le FAS lo sostengono
2 se sia un capitombolo
il punto 1 lo approfondiremo altrove (purtroppo non è del tutto vero) ma poichè il concetto è nostro, saremmo curiosi di sapere perchè sarebbe un capitombolo.
Perchè, la volpe spiega
L’analogia corretta è esattamente opposta: parlare di violenza maschile contro le donne è come parlare di razzismo
...
Si sta per caso sostenendo che tutti gli italiani o tutti i bianchi sono razzisti e violenti?
No
...
Stiamo denunciando una cultura e la violenza da essa giustificata e usata per perpetuare un sistema di dominio
cioè, me faccia capì miss due-neuroni-sconnessi: affermare che determinati episodi sono razzismo non significa dire che tutti coloro che appartengono al gruppo oppressore sono razzisti, ma denunciare una cultura
ma se la cultura non fosse una caratteristica diffusa in quel gruppo sociale perchè si dovrebbe denunciarla?
e che esiti i denuncianti si aspettano se non una dissociazione da quel genere dei denunciati? una marcia indietro con un mea-culpa di genere per cui ci si dovrebbe vergognare di apprtenervi e si dovrebbe rinunciare a difenderlo? perchè la denuncia di razzismo ha nei confronti dei bianchi lo stesso effetto della denuncia di maschilismo nei confronti dei maschi: dovremmo prendere atto che siamo privilegiati e violenti per genere e fare una "sana" autocritica
Ora: noi di questo schema non accettiamo le premesse nè le conclusioni, perchè è scontato che la vita è più complessa, che il bene e il male non sono divisi in modo manicheo tra noi (buoni) e loro (cattivi). E la stessa kalandar fa un bel cortocircuito quando ammette che la sua denuncia non implica che tutti gli italiani siano razzisti o violenti. Perchè delle due l'una:
o identifichi un gruppo razzista e violento, ma si ricade nel punto precedente e alla fine più che imporre a costoro una bella stella gialla sulla gicca, che vuoi fare?
o il razzismo e la violenza non sono marchi genetici (appunto) ma elementi intrinseci all'essere umano in quanto uomo (maschio e femmina) e richiedono un approccio globale
infatti la poverina conferma che il sistema che lei vuole denunciare è
Un sistema per cui anche chi non è razzista, per la sua sola appartenenza etnica gode del privilegio di stare sopra.
Insisto, l'abbiamo già detto una marea di volte, ma questa proprio non ci arriva: mi spiegate dove e come ci vedete un qualche privilegio nel maschio sfruttato ed emarginato? Noi vediamo un sacco di privilegi concessi alle donne in quanto donne, anche quando appartengono alla stessa categoria sociale del maschio di cui sopra, mentre di privilegi concessi al maschio non ne abbiamo ancora documentato uno solo.
E in ogni caso, povera kalanda, prova a pensare a dove porta il tuo ragionamento (se aprissimo cioè una discussione nella quale noi elenchiamo i vantaggi delle donne in quanto donne e lei quelli dei maschi in quanto maschi e poi ci confutassimo a vicenda): non arriveremmo proprio ad affermare che tutti i maschi in quanto maschi appartengono/non appartengono a quella categoria brutta, cattiva e violenta? [il cortocircuito logico non sta nelle conclusioni, cioè la cosa importante non è se sia vero o meno che i maschi sono o non sono privilegiati, ma nel presupposto, cioè che siano una categoria solidale in quanto tale, che i vantaggi di uno siano i vantaggi di tutti, che la violenza di uno sia di tutti. Il fatto stesso che la poverina voglia spingerci in tale confronto ne dimostra la cattiva fede]
eppoi, sempre secondo kalandra, le FAS sosterrebbero che le donne
Sono ancelle, donne mute, fanciulle da salvare ma soprattutto massaggiatrici e pompinare.
guardate, questa proprio non l'ho capita e non so che dire. Davvero, a me interessa più capire che colpire e sono assolutamente disposto a concedere al mio avversario la ragione che merita. Concedere a kalandra un ragionamento stupido e inconsistente è già una concessione. Ma qui siamo ben oltre: onestamente non capisco cosa voglia dire, l'unica ipotesi che ho è che una debolezza intellettuale estrema quando vorrebbe argomentare, sragiona.
A questo punto la volpe tira in ballo il conflitto israeliano-palestinese
gli «israeliani violano i diritti umani dei palestinesi»: questa è criminalizzazione su base etnica, è antisemitismo
famme capì: hai mai sentito parlare di ebrei dentro e fuori Israelecritici con l'operato del governo israeliano? ergo non è una questione di razza. Ma al di là dell'argomento inconsistente, e tenendo conto che le FAS sono comunque schierate con kalandra su questo particolare, deevo dire che purtroppo anche qui si vede il manicheismo di cui è intrisa la poverina: nel conflitto israeliano dobbiamo ammettere una serie di posizioni violente da parte israeliana, dobbiamo ammettere metodi non sempre condivisibili da parte avversa, ma una cosa sulla quale nessuna persona di buon senso può dissentire è che la situazione è intricata. Non ci sono buoni di qua e cattivi di là, c'è una storia fatta da persone umane, quindi piene di difetti, e ogni passo, ogni errore di una parte ha giustificato i passi e gli errore dell'altra, in una catena infinita. Ci vorrebbe qualcuno che spezzasse la catena, ma non può essere un manicheo. I manichei, da qualunque lato della barricata si pongano, vedono una sola soluzione: quella finale
ma se avessimo capito male, ci pensa kalandra a toglierci dubbi:
c’è lo slittamento per cui la violenza di genere non è più la violenza contro uno (o più generi) esercitata all’interno di un preciso sistema, quello patriarcale, che prevede precisi rapporti di potere per cui la posizione dominante è del genere maschile ma diviene un generico concetto di violenza indebitamente attribuita ad un solo genere, quello maschile, come se fosse caratteristica geneticamente determinata.
appunto: il male di qua, il bene di là. Tipica struttura manichea
salvo dopo aver lanciato il sasso, nascondere la mano
Un po’ come se parlando di violenza dei bianchi contro i neri si intendesse dire che i neri sono delle Maria Goretti e i bianchi sono geneticamente violenti, razzisti e, gia’ che ci siamo, pure stronzi.
insomma, signorina, si decida: o c'è un sistema e rapporti di potere o non c'è. Perchè se i bianchi in quanto bianchi non sono violenti, razzisti e neppure stronzi, mi fa capire perchè si dovrebbe parlare di razzismo? Da chi sarebbe agito? dagli angeli? se gli uomini in quanto uomini non sono cattivi e violenti, la violenza da dove viene? dal cielo?
Appunto: altra caratteristica del pensiero manicheo: il mondo è il teatro di uno scontro tra potenze celesti ed infernali, nel quale gli uomini sono polvere in balia altrui ma non per questo degni di compassione. I cattivi, i figli del male vanno eliminati, anche quando non si può attribuire a ciascuno di loro una responsabilità individuale. Ecco perchè Hitler non fece un processo ad ogni singolo ebreo ma li inviò tutti, indistintamente, alle camere a gas!
Poi ci sono delle altre farneticazioni su S.Maria Goretti (sulla quale suppongo che noi di QM abbiamo visioni estremamente variopinte) ma che la poverina afferma di aver letto. Non dubito che ne abbia letto sul nostro forum, ma forse non ha letto abbastanza per capire il minimo.
In chiusura il riferimento a Franca Viola al quale tu (zagaro ) fai la non banale osservazione che ebbe pure un padre
a me resta solo un dubbio a questo punto: ma la signorina che scuole ha fatto? ha studiato qualcosa del manicheismo e di hegel e del nazismo?
ha una qualche idea di dove portino i suoi di lei ragionamenti?