Invece ho assoluttamente ragione
Io non credo né nella oppressione maschile nella storia come non credo neanche nel suo opposto come voresti far credere cioè che la donna è sempre stata privilegiata e non uccissa o torturata se si trovava sulla strada di un nemico.
Se a questo non sai contraargomentarmi (è difficile, anche nei vostri prigioni communiste c'erano tante donne) continua pure con le tue parolacce che ti rappresentano cosi bene.
Lucia ma che cosa dici?
E' una cosa così evidente....
1. Le donne sono sempre state esonerate dal combattimento.
2. Le donne sposate, inoltre, sono sempre state esonerate dal dovere di mantenere la propria famiglia.
3. L'onorabilità del marito dipendeva dal comportamento della moglie.
Questi sono dei privilegi.
Privilegi che ehe esistono ancora.
Perchè nulla è cambiato e le donne, specie le italiane, si guardano bene dal voler cambiare.
In "La frode del femminismo" di Bax, in risposta alle accuse lanciate da Stuart Mill's anni prima, sono elencate le ingiuistizie antimaschili della legge inglese.
Ebbene, ai tempi, nel Regno Unito, se una donna commetteva un reato, era il marito ad andare in galera.
I crimini di guerra che tu citi, fanno parte, appunto della guerra.
Che è assurdità, violenza, odio.
Quindi, come minimo, è assassinio, saccheggio, furto e stupro.
Un tempo il premio per il comportamento in battaglia della soldataglia era proprio la libertà di saccheggio. Che ovviamente si andava a sommare al diritto di uccidere tutti i maschi del villaggio e del diritto di abusare delle loro donne senza temere la punizione dei superiori.
Ma... attenta!
Io non sono sicuramente omosessuale, ma se mi avessero fatto scegliere se essere e sventrato o stuprato, avrei scelto la seconda opzione. E anche molte delle donne lo avrebbero fatto. Senza un minimo d'esitazione.
Perché un conto è vivere con un prolasso... un altro conto è morire sotto tortura.
Nostre prigioni comuniste?