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Cavaliere ,
A me , francamente , interessa soprattutto ci� che io penso di me stesso come uomo , non mi interessa un accidenti di niente cosa le donne possano pensare o non pensare di me stesso .
Se cos� fosse dato che le femministe sono essenzialmente delle persone miserabili allora anche io dovrei essere un miserabile come loro ?
Visto che le femministe sono delle maestre insuperabili nell'arte delle menzogna anche allora anche noi dovremmo essere falsi , rinnegare i nostri aristocratici valori maschili e metterci dunque sul loro stesso livello spirituale ?
Giammai !
Volete davvero che noi diventiamo come le donne ?
Piuttosto non vi sembra che stiamo assistendo a continui tentativi da parte del femminismo volti a demonizzare e distruggere i nobili valori maschili , il nostro essere uomini per condurci allo stesso livello di bassezze morali femminili ?
E' impossibile distruggere il femminismo pensando di porci sullo stesso piano viscido e meschino delle femministe anche perch� non riusciremmo mai a superarle in questa discesa verso il precipizio .
Signori , noi prima di essere tizio , caio o sempronio siamo uomini comportiamoci dunque in quanto tali .
Questo � il mio punto di vista personale .
Stendardo, ......ciò che scrivi, sebbene concettualmente condivisibile ed encomiabile, è assolutamente utopistico nella sua realizzazione pratica e scollegato dalla realtà .
Cercherò di spiegarmi con un esempio pratico.
Se io e te ci incontriamo ed abbiamo un diverbio, sono certo che ci accapiglieremmo verbalmente nel tentativo di far ragionare
l'un l'altro e mai passeremmo alle "mani" per discutere. Perchè sarebbe così?
Perchè avremmo due persone che concettualmente ritengono ignobile ricorrere a tali mezzi per discutere delle proprie ragioni,
che se avvenisse ci vergogneremmo e ci sentiremmo (e saremmo) degli animali. Perchè così è il nostro essere.
"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza" recitava il bravo Allighieri...e son d'accordo.
Ma se tu invece di incontrare me, incontri uno di quegli avanzi di galera i quali "pensano" in un modo talmente aberrante (per noi) che io non ho parole per spiegartelo, tu non ti troverai a voler e dover discutere. Tuo malgrado (a meno che non scappi via) sarai costretto a batterti e se saprai comprendere che per stile di vita (ed altre motivazioni) hai davanti un opponente che ti sarà irriducibile, non ti limiterai a menarlo ma dovrai colpirlo per metterlo in condizione assoluta di non nuocere.
In parole povere devi massacrarlo senza pietà o lui lo farà a te. Con buona pace dei tuoi nobili sentimenti.
Spero (ma sono certo che sia così) che tu abbia abbastanza esperienza di vita per capire di cosa parlo e che tu non mi risponda che con il dialogo tutto si risolve, altrimenti qui stiamo parlando del sesso degli angeli.
Il dialogo si chiama tale poichè avviene tra due o più persone, SINCERAMENTE disposte a praticarlo contemporaneamente.
Altrimenti si chiama monologo. Che si sa, non serve a nulla.
Da come scrivi, dai l'impressione di credere che il femminismo sia un fenomeno piuttosto ristretto, non avendo appurato quanto invece sia ben poca la differenza tra femministe praticanti e femministe di tipo non praticante, di tipo occulto o di tipo
imitativo. Se ti prenderai la briga di leggere qualcosa di scientifico sulla psicologia femminile vedrai come nel genere femminile
la spinta imitativa (quando riferita a modelli femminili) sia una molla potentissima, come nemmeno immagini.
La spinta femminista, in modo diverso, coinvolge trasversalmente ogni livello della nostra società e sono veramente ben poche le donne che ne sono immuni.
Ciò vuol dire che, in un modo o nell'altro, avrai sempre davanti "quell'avanzo di galera" che non vuole discutere ma soltanto sopraffarti (per fare un parallelo semplicistico), e che quelle donne destinatarie dei tuoi nobili sentimenti non esistono più.
La donna non è più nulla di tutto ciò che tu ancori pensi.
Il tuo pensiero su di esse è soltanto la proiezione di ciò che tu avresti voluto che fossino. Nulla a che vedere con la realtà .
E sin quando penserai in questi termini avrai perso miseramente (..scusami, per favore), tu e tutti noi.
Se leggerai la mia presentazione vedrai che ho scritto qualcosa che facilmente può farmi passare per "fanfarone" o "sbruffone"
e me ne rendo conto.
Ma ho voluto scriverlo lo stesso, proprio per ciò che veramente significa e per cui ha valore, ciò avere avuto (e spero continuare ad avere ancora) un "osservatorio" speciale.
Ho scritto "ho avuto donne nate alla fine degli '50, nate negli '60, negli anni '70, negli anni '80". Perchè?
Perchè questo mi ha dato modo di vedere come nel corso del tempo sia radicalmente cambiato l'approccio della donna
nei confronti di un uomo. Tra il comportamento ed i modi di una donna nata alla fine del'50 ed una nata negli '80, non è come se fossero passati 30 anni, ..è come se fosse passata un'era geologica intera. Mentre noi uomini siamo rimasti uguali a noi stessi.
Tu, amico mio, parli di ombre di un lontanissimo passato.
In termini militari (i più efficaci), se tu non sei in grado di identificare e quantificare la minaccia, non importa quanto tu sia forte ....tu già hai perso.
Pure il mio nipotino di 4 anni afferma di essere Rambo o un eroe dei suoi cartoni animati preferiti...
Paragone improprio.
A) Il tuo nipotino di 4 anni non ha ancora coscienza del bene ed il male.
B) Il tuo nipotino di 4 anni non cercherà mai una pistola per dimostrati che potenza di fuoco è in grado di scatenare per raggiungere i suoi scopi.
C) Il cervello femminile ha spesso i limiti del cervello di un bambino di 4 anni ma ad esso unisce la cattiveria e l'illimitata malizia di un adulto della peggiore specie.