Negativo .
Virilità in lingua italiana secondo ad esempio il dizionario dei sinonimi e dei contrari del Corriere della Sera significa testualmente :
Mascolinità , forza virile (contrario : impotenza) oppure cito sempre testualmente : coraggio , fermezza , risolutezza , tenacia (contrario : debolezza , vigliaccheria) .
Se in lingua italiana la parola ad esempio stupido non significa intelligente anche la parola virile non può che significare ciò che appunto significa e non altro .
Massimo te lo dico francamente a me che sei d'accordo con una pseudofemminista opprimente pro aborto , pro donna sempre in tutti i suoi discorsi etc. e che non c'è verso di togliercela dai coglioni , nonstante glielo abbiamo detto in tutti i modi possibili e nella maniera più chiara possibile , non me ne frega una beata minchia !
La storia sta a dimostrare che nei periodi di grandi avversità è molto raro che perisca un uomo privo di cultura ma pratico della vita , perisce piuttosto chi si è rimepito il cervello di inutili nozioni e le applica pietosamente e maldestralmente alla vita di tutti i giorni .
Un fabbro può sempre essere utile , un filosofo quasi mai .
Lo sport non solo rende agile e forte il corpo ma lo indurisce e gli fornisce gli anticorpi necessari a restistere alle intemperie fisiche e morali della vita di tutti i giorni .
Bisognerebbe considerare l'uomo attraverso un approccio olistico : il nostro essere viene influenzato da molteplici fattori (vedi le nuove frontiere dell'epigenetica) ed uno di questi è senza ombra di dubbio lo sport .
Certamente come un uomo non diventerà mai una donna e viceversa anche un uomo che è essenzialmente vile non potrà mai diventare impavido , ma è altrettanto vero che un uomo normale è bloccato nello sviluppo delle sue qualità virili se per mancanza di attività sportiva risulta essere inferiore ad altri uomini più forti ed agili di lui .
fonte : http://www.nienteansia.it/tecniche-di-rilassamento/benefici-attivita-fisica-e-sport-su-ansia-e-stress.html
LO SPORT CONTRO L'ANSIA
L'attività fisica svolta in modo regolare produce molti benèfici effetti sia sul corpo che sulla psiche. È stato oramai dimostrato che lo sport, se praticato senza eccessi e con regolarità, può prevenire e alleviare i sintomi dell'ansia e dello stress. Esso, oltre a migliorare la salute e a ridurre stress ed ansia, contribuisce a rilassare la tensione muscolare e aiuta a dormire. La sua azione positiva si esercita sulla circolazione sanguigna, sull'attività neuronale, sull'aumentato rilascio di endorfine. Le endorfine sono sostanze chimiche di natura organica prodotte dal cervello, dotate di proprietà fisiologiche simili a quelle della morfina e dell'oppio, di tipo analgesico ed eccitante. L'aspetto più affascinante ed interessante delle endorfine risiede nella loro capacità di regolare l'umore. Durante situazioni particolarmente stressanti il nostro organismo cerca di difendersi rilasciando endorfine le quali, da un lato, aiutano a sopportare meglio il dolore e, dall'altro, influiscono positivamente sullo stato d'animo.
Oltre a questo l'attività fisica produce molti altri benefici sulla salute della psiche. Innanzitutto migliora la sensazione di autoefficacia (vedi glossario) e di fiducia in se stessi. Spesso quando una persona è molto ansiosa tende a evitare parecchie attività vissute come difficili o minacciose; fare sport implica il porsi degli obiettivi, che, per quanto piccoli, aiutano a sentirsi più capaci e più fiduciosi nelle proprie possibilità di raggiungere delle mete. Gli obiettivi da porsi devono ovviamente essere rapportati alle possibilità della persona; a volte è sufficiente davvero poco per ottenere degli effetti positivi, per esempio decidere di parcheggiare l'auto più lontano dal luogo di destinazione per poterlo raggiungere a piedi. È importante adattare l'attività fisica alle proprie abitudini quotidiane, in modo da renderla parte della propria giornata, e non viverla come un impegno gravoso da portare obbligatoriamente a termine, che magari causa la rinuncia di qualcosa di importante. Essa non deve diventare un peso, un dovere, un ulteriore problema da affrontare; piuttosto, il movimento dovrebbe essere vissuto come un momento di piacevole svago da dedicare a se stessi.
Premesso ciò, quando decidi di fare del moto è bene che cominci da ciò che sei in grado di fare, evitando la tentazione di esagerare. Puoi trarre soddisfazione anche da piccole conquiste, come camminare per 30 minuti al giorno, per poi passare a obiettivi via via leggermente più elevati. Risulta del tutto sbagliato crearsi mete troppo lontane e difficili da raggiungere, mentre è molto meglio godersi ciò che si riesce a fare al momento. Inizia con poco e appena provi la sensazione di poter fare di meglio poniti un obiettivo più alto. La parte più difficile è iniziare, scegliere uno sport e partire; fatto ciò ci si trova già a buon punto. Il primo passo nella scelta di un'attività fisica consiste nell'identificare ciò che potrebbe piacerti di più. Per farlo basta che cerchi di immaginare quale tipo di attività fisica potrebbe essere più consona alla tua personalità. Potrebbero esserci alcune attività che non svolgeresti mai e altre che invece ti appaiono come più naturali e gradevoli da fare.
Ora concentrati sugli ostacoli. Divieni consapevole di cosa ti impedisce davvero di svolgere attività fisica. Se ti rendi conto che non sei in grado di frequentare una palestra con continuità, potresti per esempio notare che il problema consiste nel sentirti osservato dagli altri. Se questo ti causa disagio puoi aggirare l'ostacolo optando per un'attività che non ti ponga a stretto contatto con gli altri. Potresti ad esempio scegliere la corsa o la bici. Una volta che hai scelto lo sport più adatto alle tue esigenze e caratteristiche, il punto successivo è quello di adottare strategie a breve termine. Se per esempio frequenti una palestra e segui una scheda di allenamento della durata di vari mesi, nulla ti vieta di eseguire una variazione nel programma per andare incontro alle tue esigenze e allo stato d'animo del momento. Pianificare è indispensabile, ma altrettanto importante è assecondare le sensazioni presenti, ascoltare il proprio corpo e la propria mente.
Non spaventarti quando incontri degli ostacoli e delle difficoltà. Cerca piuttosto di riconoscere tali impedimenti e di affrontarli nel modo migliore. A volte la soluzione migliore è fare un passo indietro e rivedere le proprie strategie. Non sentirti eccessivamente in colpa quando salti un allenamento per pigrizia o per altri motivi. In questi momenti devi riflettere su ciò che hai raggiunto fino a quel punto, valorizzando i miglioramenti ottenuti e pianificando nuovi modi per progredire ulteriormente. Abbattersi non aiuta e molto spesso porta alla rinuncia. Pensa a tutti i progressi che hai fatto e non permettere che vadano perduti.
Svolgere attività fisica in modo regolare ti permetterà di conoscere nuovi stimoli piacevoli come il contatto con la natura e il rinforzamento del fisico. Ti darà la possibilità di percepire i cambiamenti positivi che avvengono nel tuo organismo; l'aumento del battito cardiaco, della frequenza della respirazione e della sudorazione non saranno associati all'ansia mentre fai sport, ma saranno il frutto di piacevoli cambiamenti nel tuo organismo. Con il tempo può verificarsi, in questo modo, una sorta di decondizionamento: alcuni segnali fisici che prima suscitavano paura e venivano associati ad una situazione di pericolo, incrementando il circolo vizioso dell'ansia e degli attacchi di panico, verranno associati a situazioni piacevoli o neutre, e di conseguenza non spaventeranno più.
Lo sport produce inoltre ottimi effetti sull'autostima (vedi glossario). Chi soffre di problemi di ansia tende ad avere una bassa autostima, e fare dell'esercizio fisico, anche moderato, può aiutare a produrre miglioramenti in questo senso. Fare qualcosa per se stessi vuol dire considerarsi abbastanza importanti da concederselo.
E secondo TE se un uomo non ha un fisico da palestra E' CONDANNATO ad essere effemminato,
codardo, inetto, incapace e non in grado di cavarsela o di combinare alcunchè nella vita?
Napoleone Bonaparte era di bassa statura, quasi un nano. Ma guarda cosa ha realizzato:
un impero fondato su 40 battaglie vinte, ha sconfitto cinque coalizioni di nazioni europee e ha
rivoltato la Francia come un guanto, ammodernandola e dotandola di un codice di leggi (Code
Civile) che è tuttora la base del diritto francese. Quando, passeggiando in una libreria con il
Maresciallo Ney, di parecchie spanne più alto di lui, dallo scaffale più elevato cadde un libro e
Ney volle riporlo lui dicendo che era più grande, Napoleone gli rispose: "Semmai sarai più alto"
Il generale bizantino Narsete un nano lo era davvero: se lo avessi visto, gli avresti sputato in faccia: eppure vinse in una magistrale battaglia il prode condottiero ostrogoto Totila che dovette poi suicidarsi dopo la sconfitta e poi anche il suo degno successore Teia alla battaglia del Vesuvio con la quale si chiuse la guerra tra i goti (valenti e maschi guerrieri) e i bizantini (con la vittoria di questi ultimi). Il re crociato Baldovino IV aveva il fisico devastato dalla lebbra ma nel 1177 ebbe
la forza morale di montare a cavallo e di guidare l'esercito crociato contro Saladino e lo vinse.
Potrei farti infiniti altri esempi ma mi fermo qui. Appunto per dimostrarti che senza una forza etica
( e con tua buona pace anche con un intelletto adeguato) un uomo nerboruto e forzuto può solo
fare il manovale o il gigolò. I Maori in Nuova Zelanda sono sempre stati un popolo di guerrieri ma
oggi non volendo e non sapendo riciclarsi in attività alternative a quelle marziali sono diventati
nella maggior parte dei casi degli alcolizzati e degli emarginati. Anche se occasionalmente la
forza fisica è indispensabile, i contesti in cui non lo è più stanno diventando sempre più numerosi
e se noi maschi non ci abituiamo a disancorare il concetto di virilità dalla sola forza fisica avviamo
noi stessi a subire lo stesso destino dei Maori. Non voglio e non mi auguro questa fine per il mio
genere e spero non lo voglia neppure tu. Quanto al fatto che a te stia sui coglioni la presenza
di Abraxas, anch'io preferirei l'esclusiva presenza di maschi su questo forum (se non altro per
dimostrare a femmine e a femministe che quando discutiamo tra noi, non parliamo solo di fica, ma
sappiamo anche parlare d'altro) ma visto che Abraxas non vuole schiodarsi da qui e non c'è verso
di cacciarla, tanto vale che resti e ci rassegniamo alla sua presenza. Non te ne frega una minchia
che io le dia ragione quando secondo me ce l'ha? A me frega ancora meno che tu dia torto a me.
Chi te lo dice che un uomo di cultura sia necessariamente privo di senso pratico o che non
sappia battersi? Questo è l'eterno pregiudizio delle persone di destra. Il re Davide compose dei
bellissimi Salmi e suonava l'arpa (ohibò!) ma sconfisse in battaglia ripetutamente i nemici del
popolo ebraico, Filistei, Aramei, ammoniti, Edomiti, Moabiti e fu il primo vero fondatore dello Stato
di Israele. Carlo Magno aveva realizzato un impero e massacrato i Sassoni e gli Avari ma sentì il
bisogno di creare un sistema scolastico (per quanto rudimentale) e chiamò il monaco inglese
Alcuino a fondarlo. Secondo te, Carlo Magno era masochista o aveva tempo da perdere?
Dove concordo con te è sulla tua riflessione che il femminismo è un pericolo per l'Occidente e che
forse è troppo tardi per contrastarlo visto che i danno che ha commesso sono gravi e incalcolabili.
E come si sconfigge, secondo te, il femminismo? Andando in palestra a tonificare i muscoli?
Oppure combattendolo anche e soprattutto sul piano culturale, facendo controinformazione,
contropropaganda, insomma creando cultura ed elaborando concetti culturali antifemministi?
Io di lauree ne ho due e non me ne vergogno, contrariamente forse a te che ne hai una.
E sono fiero di non dedicare tanto tempo alla palestra. Rimanendo sano e in perfetta salute.
Lo stesso.
E per concludere, considero Leopardi che sulle donne aveva capito, come ha mostrato kautostar,
molte più cose di tanti maschi nerboruti ed idioti, membro a pieno titolo del mondo maschile.
E del GENIO MASCHILE, aggiungerei!