Autore Topic: Svezia : fine di un mito  (Letto 9125 volte)

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Offline Mercimonio

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #30 il: Maggio 26, 2013, 18:51:20 pm »
Ad ogni modo noi antifemministi dobbiamo essere contenti di non aver contribuito in alcun modo al presistere di questo sistema economico e morale ormai vetusto , possiamo comunque predire con certezza che quale che sia l'esito di questa guerra tra uomini e donne scatenata dal femminismo , questa Europa plutocratica diretta da euroburocrati senza scrupoli è ormai sulla via del tramonto , il futuro di questo Occidente sarà quello di perire di miseria e di tubercolosi .

mah ! queste moderne "rivolte degli schiavi" non sono altro che una loro "dimostrazione di forza" oltre che l'unico modo che hanno per fare notizia e quindi esistere visto che in questa societa' esisti solo se vai in TV o sui giornali.

e' la stessa logica della teppaglia da stadio nonche' di certi terroristi che vedono la cosa del tutto fine a se' stessa, spaccare e distruggere per lasciare un segno, non importa come, se un segno buono o meno.

come dovremmo chiamarli poi gli svedesi ? mezzi uomini, fighe di gomma, bohh ... con le leggi che hanno li' vai in galera anche solo a guardare una donna quasi figuriamoci compiere l'atto razzistissssssimo di opporsi a un intero quartiere di negri e indiani e maghrebini che danno fuoco alla tua auto !

non a caso i pochi giornali che ne parlano la liquidano come un problema di ordine pubblico, NON osano mai discutere la questione in termini politici e ideologici.



Offline Mercimonio

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #31 il: Maggio 26, 2013, 18:58:32 pm »
questa Europa plutocratica diretta da euroburocrati senza scrupoli è ormai sulla via del tramonto , il futuro di questo Occidente sarà quello di perire di miseria e di tubercolosi .

se ci limitasse all'occidente il problema non si pone nel momento che in tutto l'occidente la crescita e' quasi zero.

il vero problema e' che al di fuori dell'occidente la crescita e' incontrollabile ... cina .. india .. medio oriente .. africa !

siamo come l'impero romano accerchiato dai barbari che fanno il triplo di figli di loro ... stessa identica situazione, stessa identica decadenza da "fine impero".

i musulmani in europa se la ridono, hanno tutti i benefits, lo stato gli da' soldi, e in piu' spadroneggiano, fatevi un giro in Olanda o UK ad esempio ... e parlo di anni fa, chissa' come cazzo son messi ora !

sanno benissimo e lo vedono da soli che e' il loro momento, che manca poco al takeover ... il Belgio sara' il primo a cadere ironicamente, essendo li' la sede della EU ! gia' a brussels chiedono la Sharia ... e' solo questione di tempo, 5-10 anni al massimo.

Offline TheDarkSider

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #32 il: Maggio 26, 2013, 19:21:25 pm »
Ma a essere infelici non sono gli Svedesi, ma sono gli immigrati che non avendo un  titolo di studio e una formazione adeguata per trovare lavoro dignitoso in Svezia, fanno la fame, e sono confinati in quartieri ghetto. Vedono tutti i giorni gli svedesi che vivono una vita normale, e possono permettersi cose che loro non vedranno mai neanche col binocolo, e ovviamente si incazzano e sfasciano tutto.
E' l'inevitabile effetto della ghettizzazione sociale ...
Appunto, ghetizzazione sociale.
Una società che ghetizza, che segrega i cittadini in base al colore della pelle è tutto meno che una società ideale.

Le femministe se ne facciano una ragione.
Il mito della Svezia è finito.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
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Online Ryu

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #33 il: Maggio 27, 2013, 12:05:34 pm »
Come diceva giustamente Massimo Fini, a forza di voler comprimere fino all'estremo la naturale aggressività umana si rischia poi di farla esplodere. Così ha fatto il regime femminista svedese.
E adesso ne sta raccogliendo i frutti. Chi semina vento di buonismo.....raccoglie la tempesta dei riots.
D'accordo. a nessuno piace la violenza ma siamo sempre animali, i nostri antenati stavano nella giungla e siamo programmati e regolati da molecole, ormoni ecc... e vale sia per gli uomini che per le donne, abbiamo istinti ecc.
Non siamo semidei viventi in terra, non abbiamo i nervi d'acciaio e la repressione non degli istinti ma in termini qualità della vita opprimente porta a disagio e il disagio aggregato poi sfocia così.
Se stiamo nel recinto a lavorare, produrre, stressarci e farci dare contro per anni e anni l'infelicità che uno ne trae non porta, ma potrebbe portare a generare violenza.
Non ci si interroga mai sulle cause, si limita a voler prendere e mettere tutti sulla graticola. Io ora mi chiedo quali fossero le motivazioni del 69enne e se si poteva fermare in altro modo piuttosto che ucciderlo, credo di sì.
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Online Ryu

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #34 il: Maggio 27, 2013, 12:55:49 pm »
Non si può concepire un disegno utopico frutto di concetti idealizzati per poi "appiccicarlo" ad una società, non funziona.
Sembra Zeman col 4-3-3  :lol:
vogliono un paese che accolga tutti, che dia lavoro a tutti ed in caso non c'è lavoro dia sussidi, vogliono le quote rosa? Bene, ma prima o poi le risorse (che sono scarse) finiranno e l'intero sistema andrà a danno di qualcuno (disoccupazione).

Qui si vuole partire dal risultato ed arrivare alla formula, perciò si fallisce. Se invece si parte dall'osservazione, come fa la scienza, magari si daranno risposte più concerete. Ad esempio: se scopro che l'allocazione migliore delle risorse prevede che un lavoro sia fatto per il 30% da X per il 70% da Y, qualsiasi soluzione alternativa avrà un determinato grado di inefficienza. Se io decido di dare tutto a tutti o ho trovato la gallina dalle uova d'oro o prima o poi collasserà il tutto.

Tra l'altro per inciso pure se trovassi la gallina dalle uova d'oro prima o poi l'oro arriverebbe a costare 0,001 € al kilo se ce n'è troppo  :lol:
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Offline kautostar

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #35 il: Maggio 27, 2013, 13:53:56 pm »
Appunto, ghetizzazione sociale.
Una società che ghetizza, che segrega i cittadini in base al colore della pelle è tutto meno che una società ideale.

Le femministe se ne facciano una ragione.
Il mito della Svezia è finito.
Non è un caso che un tempo la Svezia è stata NAZISTA e ha fatto eugenetica(sterilizzazioni forzate e eutanasia sugli invalidi) con lo stesso zelo della Germania hitleriana!
Credo che in realtà da noi ci sia un grande malinteso sulla cultura e sul welfare scandinavo. Siamo noi a vederlo erroneamente come un Paese "di sinistra", quando invece culturalmente la Svezia è molto più affine all'ideologia di destra(DESTRA FEMMINISTA, SOCIALISTA e ULTRA-NAZIONALISTA)!

Offline Mercimonio

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #36 il: Maggio 27, 2013, 14:44:37 pm »
Non si può concepire un disegno utopico frutto di concetti idealizzati per poi "appiccicarlo" ad una società, non funziona.
Sembra Zeman col 4-3-3  :lol:
vogliono un paese che accolga tutti, che dia lavoro a tutti ed in caso non c'è lavoro dia sussidi, vogliono le quote rosa? Bene, ma prima o poi le risorse (che sono scarse) finiranno e l'intero sistema andrà a danno di qualcuno (disoccupazione).

Qui si vuole partire dal risultato ed arrivare alla formula, perciò si fallisce. Se invece si parte dall'osservazione, come fa la scienza, magari si daranno risposte più concerete. Ad esempio: se scopro che l'allocazione migliore delle risorse prevede che un lavoro sia fatto per il 30% da X per il 70% da Y, qualsiasi soluzione alternativa avrà un determinato grado di inefficienza. Se io decido di dare tutto a tutti o ho trovato la gallina dalle uova d'oro o prima o poi collasserà il tutto.

Tra l'altro per inciso pure se trovassi la gallina dalle uova d'oro prima o poi l'oro arriverebbe a costare 0,001 € al kilo se ce n'è troppo  :lol:

non potra' mai esserci piena occupazione e garanzia di lavoro sicuro nel momento che l'economia non e' pianificata e che e' lasciata alla merce' di banche e investitori privati o stranieri.

purtroppo il dogma liberista impone che sia eresia per lo stato controllare le industrie chiave come energia, trasporti, chimica, metallurgia,telefonia ..

che invece e' esattamente la situazione in paesi come la china anche se ora hanno privatizzato in parte molte cose ma sono a liberta' limitata il governo non lascia carta bianca, non concede a China Telecome ad esempio di triplicare i prezzi o lasciare scoperte aree geografiche poco redditizie, infatti io trovavo connessioni ADSL e 3G perfino in cima ai monti a 4000 metri e all'epoca costava solo 15 euro al mese per una 1Mbit.

a parte che in italia quello che veramente fotte il povero cittadino e' il costo delle case e degli affitti, e' quella la spesa nr.1 in assoluto, seguita poi da spese medico-dentistiche, tutto il resto viene dopo.

in italia e' stato smantellato tutto, perfino la Fiat andra' all'estero come ora marchionne ha ammesso.
cosa restera' in piedi ? pochissimo, giusto le poche aziende di prodotti high-end comprate dagli stranieri e altra roba che per un verso o l'altro conviene ancora tenere in loco.

chi dara' lavoro agli italioti ? nessuno, sono lasciati allo sbando e gli dicono pure che sono bamboccioni e senza palle, che dovrebbero far la valigia e andare a 500km da casa o emigrare in germania ..

come diceva il buon Metternich in tempi non sospetti, l'italia e' solo una definizione geografica, e ora i nodi vengono al pettine.
la EU vuole distruggere tutti gli stati nazione, e ormai manca pochissimo.

uno stato che non puo' garantire il lavoro e non puo' stampare moneta a che serve ? e' solo una regione, non uno stato, e' come il Friuli o la Puglia, ricevono un budget annuale e si devono arrangiare con quello, hanno le loro tasse regionali ma con quelle fanno ben poco.

il cittadino si trova stretto tra due fuochi, vive bene solo chi ha una casa di proprieta' e non deve pagare affitti.

Offline Vicus

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #37 il: Maggio 27, 2013, 17:43:48 pm »
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non facciamoci prendere per il culo.
sia il mondialismo che l'attuale virata "a destra" in europa e' tutto manipolato dall'alto e previsto gia' da tempo come pure buona parte della crisi economica.
Ci sono partiti politici irresponsabili che vagheggiano ‘scontri di civiltà’ e buttano benzina sul fuoco, probabilmente perché:
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hanno cosi' la scusa buona per nuove leggi piu' restrittive, la loro societa' ideale e' quella "scientifica" e orwelliana dove lo stato ha il controllo pressoche' totale.
Tutti questi esperimenti di ingegneria sociale hanno però l’aria di essere destinati a fallire essenzialmente per ragioni economico-demografiche, con conseguenze indesiderate sulla popolazione.
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Ad ogni modo noi antifemministi dobbiamo essere contenti di non aver contribuito in alcun modo al presistere di questo sistema economico e morale ormai vetusto.
Non dimentichiamo che, purtroppo, anche qui talora si dà man forte alla causa femminista-denatalista, con commenti misogini e discettazioni compiaciute su clonazione e uteri artificiali, dimenticando che altre culture, più saggiamente, con le donne ci fanno figli.
E che molte donne, credendo di essere furbe, contribuiscano alla decostruzione della società a guisa di ‘utili idiote’ è vero, ma almeno non mettiamoci anche noi!
Citazione
chi dara' lavoro agli italioti ? nessuno, sono lasciati allo sbando e gli dicono pure che sono bamboccioni e senza palle, che dovrebbero far la valigia e andare a 500km da casa o emigrare in germania ..
Gli italioti sono ormai inimpiegabili nell’economia globalizzata, l’università sforna al più gente capace di un lavoro impiegatizio.
La tendenza attuale, ed è in gran parte già così, è quella di diventare un Paese a sviluppo bloccato con un’economia di semi-sussistenza ed un’organizzazione sociale sul modello delle favelas brasiliane, indispensabile per mantenere ‘l’ordine’ in un quadro di immobilismo e scarsità.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Mercimonio

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #38 il: Maggio 27, 2013, 18:52:53 pm »
e sai come finisce storicamente in questi casi ? che dall'alto organizzano una bella guerra civile fomentando tutte le parti in gioco cosi' che alla fine della fiera la colpa venga scaricata sulle fazioni sconfitte e non sul sistema capitalista che e' alla base del problema, quindi per altri decenni la fazione vincente avra' spazio per fare i cazzi suoi e manovrata dall'alto per continuare a servire gli interessi dei poteri forti.

guerra in europa quindi ? per ora no, ma domani chissa'...
fanno presto a inventarsi una nuova ideologia politica che faccia un calderone di quelle vecchie, darsi nuovi nomi e nuovi simboli, un nuovo "uomo forte" e tutto il resto.

i ricchi saranno ancora piu' ricchi di prima e i poveri come sempre la prenderanno in der culo senza manco capire il perche' e il percome.



Offline Vicus

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #39 il: Maggio 27, 2013, 19:17:51 pm »
Storicamente gli esempi non mancano anche in Italia, ma non senza utilizzare parzialmente la cultura degli 'sconfitti' se può tornare utile.
Oltre all'Islam col suo inflessibile legalismo teocratico (anche se non in tutti i Paesi musulmani è così), può essere interessante ad es. l'uso che in Occidente si fa del buddismo (oltretutto privato di ogni ascesi e ridotto a fisima New Age) per propalare un distacco fatalista dal mondo, una abulia quietista che legittima ogni evento umano, per ingiusto che sia, come 'karma'.
E non è una novità, pare ci avesse già pensato Alessandro Magno ad utilizzarlo come religione funzionale al primo globalismo che la storia ricordi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Ryu

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #40 il: Maggio 27, 2013, 19:52:47 pm »
Comunque il lavoro e l'integrazione non si creano attaverso una legge:

Se io scrivo il Lesotho è una repubblica fodaa sulla felicità e sull'oro il giorno dopo non sono tutti felici e non compare l'oro.

Bisognerebbe intervenire ogni volta che ci sono forme per cui si parte da un principio così e lo si voglia applicare indistintamente
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Offline mmann

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #41 il: Maggio 27, 2013, 20:08:41 pm »
Ho un mucchio da scrivere a riguardo sto paese dove ho vissuto per 10 + 10 mesi ... dal quale sto per partire!
Scusate non ho letto tutti i 3d perchè sono di corsa, ma voglio dirvi quel che penso rapidamente.

Dico solo che la Svezia è un paese naturalisticamente (e anche in "quel" senso) fantastico, vivibile ma con mille contraddizioni.

Il femminismo esagerato è castrante per noi uomini, che per natura siamo cacciatori non prede e quì tu sei preda. La svedese media se ha voglia di scopare ti caccia in discoteca, te la limoni e molto probabilmente ci fai sesso una notte ma il giorno dopo non saprà mai chi eri... ok da italiano all'inizio ti prendi bene, paradiso, poi col tempo capisci il perchè dell'atteggiamento distaccato degli svedesi nei confronti delle svedesi.

Riguardo alla tolleranza rispetto razza, altezza, sesso, religione, colore pelle o whatever è vero in Svezia sono iper tolleranti, ma la parola corretta è indifferenti, che è diverso. Lo svedese medio non pensa con la sua testa ma c'è sempre qualucuno sopra di lui, è un paese estremamente gerachizzato (si scrive così?!) e nessuno vuole mai prendersi una responsabilità di decisione. Come dice un mio amico e collega italiano qui in svezia, lo svedese medio è l'esecutore perfetto fa quello che deve fare ne più e ne meno, non prenderà mai iniziative. Ma mai si porterà il lavoro a casa. La società svedese funziona mediamente molto bene solo per questi fatti, indifferenza, esecuzione disinteressata degli ordini e delle regole, e nessun svedese medio infrangerebbe una regola (se non da ubriaco e non apro il capitolo politiche alcoliche perchè anche li follia). Il problema è che le regole svedesi sono fatte e pesate per svedesi, un paese nato dal 1200!! In Italia è millenni che abbiamo a che fare con l'immigrazione popoli che arrivano vanno tornano, e per questo siamo accoglienti abbiamo addirittura una lingua gestuale che altri popoli non ha, ma allo stesso tempo sappiamo come reagire contro il "nemico" che viene dal mare o dai monti. Qui un poliziotto, controllore dell'autobus o chiunque parte sempre dalla buona fede qua, in Italia è sempre il contrario per istinto.

Una cosa che mi fa paura di questo paese è quello che dicevo prima il "non pensare" e il "c'è sempre qualcuno sopra", il tutti uguali e omologati che fa si che quello che dice il governo o chi per lui è giusto. Non c'è neanche bisogno della legge perchè se una cosa tutti la fanno così, va fatta così. Ho paura che presto questo paese che ospita tanti immigrati extra-UE, e tantissimi UE, diventi il paese dell'intolleranza. Qui sono un po' come robot, ora sono in modalità "tolleranza/indifferenza" ma ho paura che qualche governo li faccia passare in modalità "intolleranza" e allora ci metteranno poco a trasformare questo paese...

Putroppo o per fortuna è la mia ultima settimana in Svezia, mi mancherà di questo paese parecchie cose, gli amici - tutti esclusivamente internazionali e non svedesi - la natura, il silenzio, le feste deliranti, il clima sereno e gelido d'inverno e il sole fresco di primavera (raga lo so non ci crederete ma c'è più sole qui che in pianura padana) e BBQ a gogo... ma di una cosa sono sicuro non mi mancheranno le persone svedesi, a parte il loro accento fantastico e le tipe che si vedono in giro.

Offline kautostar

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #42 il: Maggio 27, 2013, 20:37:26 pm »
, lo svedese medio è l'esecutore perfetto fa quello che deve fare ne più e ne meno, non prenderà mai iniziative.



Un po' come questo tristemente noto funzionario tedesco(e chissà quanti altri come lui)  anche lui faceva solo quello che gli veniva richiesto di fare, né più, né meno....e sappiamo tutti come è andata a  finire!
Tanti ammirano la Svezia come esempio da seguire, ma sinceramente una società in cui lo stato pervade tutta l'esistenza umana, dalla culla alla tomba, mi fa orrore. A questo punto meglio il disordine e lo spirito"anarchico" e ribelle dei napoletani, piuttosto che una società "sepolcro imbiancato"(cioè apparentemente perfetta dall'esterno, ma in realtà piena di merda ben nascosta) , composta da individui senz'anima, tutti perfettini, ma capaci di qualsiasi atrocità!

Offline Mercimonio

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #43 il: Maggio 27, 2013, 21:05:21 pm »
può essere interessante ad es. l'uso che in Occidente si fa del buddismo (oltretutto privato di ogni ascesi e ridotto a fisima New Age) per propalare un distacco fatalista dal mondo, una abulia quietista che legittima ogni evento umano, per ingiusto che sia, come 'karma'.
E non è una novità, pare ci avesse già pensato Alessandro Magno ad utilizzarlo come religione funzionale al primo globalismo che la storia ricordi.

io vivo da anni in paesi buddhisti e infatti ogni loro sfiga viene liquidata come "bad karma", intendo qualunque sfiga possibile specie gli eventi causati da loro per futili motivi, stronzaggine, invidia, etc .. e' una panacea per ogni male buttare tutto in vacca con la storia del karma, se non esistesse se lo dovrebbero inventare !

uno si chiede come mai in certi paesi va tutto a puttane e non funziona un cazzo, e la risposta includera' sempre il Karma o meglio il loro fatalismo il loto fottersene di tutto e tutti.

hai un lavoro di merda ? bad karma ... e invece e' colpa sua che e' un coglione analfabeta.
hai una moglie di merda ? bad karma ... e invece e' lui che e' un deficente.
sei cornuto ? bad karma .. e invece e' sua moglie a essere una gran troia.

e indubbiamente legittima le peggiori porcherie politiche e individuali, tra l'altro qui in oriente hanno tutti il terrore di essere giudicati in pubblico e perdere la faccia, e' molto pericoloso far perdere la faccia a qualcuno, quindi liquidare i suoi ovvi difetti come causati dal karma o altre scuse idiote salva la faccia a tutti e questione chiusa, poi in privato la gente trarra' le sue conclusioni ...

Offline Mercimonio

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #44 il: Maggio 27, 2013, 21:15:26 pm »
ma di una cosa sono sicuro non mi mancheranno le persone svedesi, a parte il loro accento fantastico e le tipe che si vedono in giro.

hahaha e ti e' andata bene, io ho avuto colleghi norvegesi e danesi e finlandesi e sono molto peggio per certi aspetti, tanto che gli svenska erano i piu' casinari e goliardici tra gli scandinavi il che e' tutto dire !! ma magari e' perche' vivendo all'estero per loro e' una liberazione.

comunque magari anche tu ti aspetti troppo che siano loro ad adattarsi ai tuoi standards italici, come pure loro fan tanto i criticoni contro tedeschi, slavi, etc .. io ogni paese che ho visto c'erano comunque pro e contro, la chiusura verso lo straniero purtroppo la vedo in tutta europa bene o male, ci sono alcune oasi ma a parte quelle e' un continente di incazzati e di repressi cresciuti in cattivita' e a cui e' stata imposta una societa' ostile alla legge naturale.

i peggio comunque direi sono i finlandesi, si dessero una svegliata invece che vivere nella loro bolla di ghiaccio, perfino gli svedesi li schifano, vedi tu e infatti manco li considerano scandinavi.