Autore Topic: Svezia : fine di un mito  (Letto 9110 volte)

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Offline Vicus

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #45 il: Maggio 27, 2013, 23:54:06 pm »
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io vivo da anni in paesi buddhisti e infatti ogni loro sfiga viene liquidata come "bad karma", intendo qualunque sfiga possibile specie gli eventi causati da loro per futili motivi, stronzaggine, invidia, etc .. e' una panacea per ogni male buttare tutto in vacca con la storia del karma, se non esistesse se lo dovrebbero inventare !
Come volevasi dimostrare :cool: :lol:
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la chiusura verso lo straniero purtroppo la vedo in tutta europa bene o male, ci sono alcune oasi
Salverei Francia, Portogallo, Irlanda, e forse Spagna e Grecia. Poi è anche un fatto soggettivo, se -come ho visto fare- gli italiani all'estero rifiutano di imparare la lingua fosse pure lo spagnolo e si limitano a occuparsi solo di calcio e pentolate di spaghetti al pomodoro, non c'è da stupirsi :hmm:
« Ultima modifica: Maggio 28, 2013, 00:10:10 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline vnd

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #46 il: Maggio 28, 2013, 06:23:28 am »
Come volevasi dimostrare :cool: :lol:Salverei Francia, Portogallo, Irlanda, e forse Spagna e Grecia.

Francia?
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Offline Mercimonio

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #47 il: Maggio 28, 2013, 07:57:31 am »
Come volevasi dimostrare :cool: :lol:Salverei Francia, Portogallo, Irlanda, e forse Spagna e Grecia. Poi è anche un fatto soggettivo, se -come ho visto fare- gli italiani all'estero rifiutano di imparare la lingua fosse pure lo spagnolo e si limitano a occuparsi solo di calcio e pentolate di spaghetti al pomodoro, non c'è da stupirsi :hmm:

e infatti io lo ripeto da sempre, si parla tanto che ci sono 3-4 milioni di italiani residenti all'estero ma la dura realta' e' che molti di loro fanno una enorme fatica (o non gliene fotte proprio un cazzo) persino a imparare lingue relativamente "facili" come spagnolo, portoghese e francese, figuriamoci russo o tedesco o cinese !

calcio .. ricordo un collega fanatico di calcio, si compro' un mega antennone satellitare da mettere sul balcone per vedersi i canali italiani e le partite in diretta  con annessa spaghettata tra colleghi (tutti italiani), caffe' portato dall'italia dal suo ultimo pellegrinaggio in patria, rutto libero etc etc


Offline mmann

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #48 il: Maggio 28, 2013, 08:38:46 am »
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comunque magari anche tu ti aspetti troppo che siano loro ad adattarsi ai tuoi standards italici,

No sono stato sia in Germania, Inghilterra e poi paesi più vicino a noi culturalmente Francia, Portogallo... ma la cultura scandinava è un mondo a parte. Non mi sono mai aspettato che si adattino loro ai miei standard italici, ma di essere umani sì. E ti posso garantire che in tutti i paesi in cui son stato non c'è una freddezza e indifferenza come qua in Svezia.

Anzi ti dirò di più, per esempio ho quasi smesso di salutare, non per maleducazione ma perchè mi sono adattato ai loro standard, in cui tra colleghi spesso e volentieri non ci si saluta o al max scappa un "hej!". Ho imparato a smettere di fare l'italiano "come va? le vacanze come sono andate etc etc" perchè è una domanda che "sta violando il mio spazio vitale". E in particolare "come va? come sono andate le vacanze" è una domanda che in svezia non ti fanno mai tra non amici stretti, per non avere il rischio che rispondi "male". Sono assurdi a livello umano!

Offline Vicus

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #49 il: Maggio 28, 2013, 09:14:21 am »
Francia?
Contrariamente a quel che si crede, i francesi non sono affatto altezzosi, e mediamente più socievoli e spontanei di noi italiani, prova ad andare in un museo ad es., sono loro a rivolgerti la parola per scambiare due chiacchiere.
Capita di sentire qualche luogo comune sugli italiani, ma solo da persone con cui si conversa casualmente al pub per es. e di vedute limitate.
Soprattutto, a loro importa poco da dove vieni o chi 'conosci', e molto quello che hai da dire.
Credo che gli atteggiamenti riportati da alcuni italiani siano dovuti al loro stesso comportamento auto-ghettizzante:
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ricordo un collega fanatico di calcio, si compro' un mega antennone satellitare da mettere sul balcone per vedersi i canali italiani e le partite in diretta  con annessa spaghettata tra colleghi (tutti italiani), caffe' portato dall'italia dal suo ultimo pellegrinaggio in patria, rutto libero etc etc
Niente di male, ci mancherebbe, ma cosa importa a uno straniero di sentir parlare esclusivamente di Samp o spaghettate tutto il tempo, come del resto a noi di Paris S.G. e baguette?
Poi l'Italia non si riconosce più, c'è un conformismo al limite dell''omertoso' che ho visto solo in Argentina: la gente quando si ritrova al ristorante parla solo del tempo, di vacanze o poco più. Questo forum è una felice eccezione, ma altrove le conversazioni sono spesso a livello di teatro dell'assurdo:

http://www.winniekrapp.it/testi/Eugene%20Ionesco%20-%20La%20cantatrice%20calva.doc

Si dirà 'non è questa la mia esperienza', ma la cartina al tornasole è la legge sull'adozione omo contro la quale i francesi fanno manifestazioni pacifiche ma determinate tutti i giorni: non appena l'approveranno da noi sarà tanto se ne faranno una, per poi tornare al silenzio più docile e indifferente.
Non sfuggirà che purtroppo il nostro impegno civile è quasi inesistente o un teatrino di burattini con tanto di fili; manifestiamo solo per dimostrare la nostra appartenenza di clientela o casacca, su questioni futili come le discariche o la TAV perché conviene alla fazione da cui dipendiamo contro tutti gli altri, o per i flashmob per i quali ci sobbarchiamo gravose trasferte.
La puzza sotto il naso sembra averla solo Carlà o quasi, di cui non condivido minimamente gli atteggiamenti e le uscite: come italiani possiamo andar fieri, i francesi li abbiamo civilizzati noi e lo si vede da mille cose, solo che questi non hanno disimparato la lezione, sono un popolo unito e libero (almeno come popolo ;)) non da 150 ma da 1500 anni, altro che Padania e separatismi ridicoli di ogni ordine e grado peggio del Kosovo.
« Ultima modifica: Maggio 28, 2013, 09:29:07 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #50 il: Maggio 28, 2013, 09:35:21 am »
Basta vedere l'unione civile che c'è in Francia, Grecia, Portogallo, Irlanda quando si va in piazza su temi che riguardano tutti, da noi solo dimostrazioni di 'categoria', come quella onnipresente degli insegnanti che si atteggiano a santi canonizzati malgrado l'inciviltà che infondono.
Poi non conosco bene la Svezia ma penso mmann abbia ragione, sono un popolo robotico ma altri Paesi specie latini sono come eravamo noi qualche anno fa.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Mercimonio

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #51 il: Maggio 28, 2013, 09:37:46 am »
No sono stato sia in Germania, Inghilterra e poi paesi più vicino a noi culturalmente Francia, Portogallo... ma la cultura scandinava è un mondo a parte. Non mi sono mai aspettato che si adattino loro ai miei standard italici, ma di essere umani sì. E ti posso garantire che in tutti i paesi in cui son stato non c'è una freddezza e indifferenza come qua in Svezia.

Anzi ti dirò di più, per esempio ho quasi smesso di salutare, non per maleducazione ma perchè mi sono adattato ai loro standard, in cui tra colleghi spesso e volentieri non ci si saluta o al max scappa un "hej!". Ho imparato a smettere di fare l'italiano "come va? le vacanze come sono andate etc etc" perchè è una domanda che "sta violando il mio spazio vitale". E in particolare "come va? come sono andate le vacanze" è una domanda che in svezia non ti fanno mai tra non amici stretti, per non avere il rischio che rispondi "male". Sono assurdi a livello umano!

ma forse quello che li rovina e' proprio vivere in svezia, quelli all'estero sono di tutt'altra pasta per mia esperienza, ma forse vanno all'estero proprio perche' in patria sono disadattati o esterofili ?

i turisti che vedo qui non sono eccessivamente freddi pero' appunto non parlano mai volentieri dei cazzi loro, non saprei se e' un imprinting scandinavo o altro, di sicuro non e' la norma tra altri popoli nordici come scozzesi o russi ne' canadesi etc


Offline Mercimonio

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #52 il: Maggio 28, 2013, 09:46:12 am »
infatti io non capisco perche' in italia si ha l'idea del francese con la puzza sotto il naso, tanto piu' che in primis bisogna distinguere tra parigini e non-parigini !

purtroppo molti di loro vivono nel "pianeta francia" e il loro perimetro culturale e' quello francese e da li' non si schiodano molto.
ma perche' mai dovrebbero accoglierci a braccia aperte e col tappeto rosso ?

se uno appunto ha qualcosa di interessante da dire in francia sara' sempre apprezzato, se la sua vita' e far le spaghettate con la diretta su SKY beh non si lamenti dei francesi !

ormai e' uno dei pochi paesi dove c'e' ancora fermento politico e impegno civile, a prescindere che alla fine non si concluda proprio un cazzo di concreto, loro potranno almeno dire che han mandato 300.000 persone in piazza contro i matrimoni gay, in italia sara' il nulla assoluto a parte qualche decina di persone tra Lefebvriani e tradizionalisti e militanti di Forza Nuova e affini.




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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #53 il: Maggio 28, 2013, 10:15:41 am »
infatti io non capisco perche' in italia si ha l'idea del francese con la puzza sotto il naso, tanto piu' che in primis bisogna distinguere tra parigini e non-parigini !

Io li ho per vicini di casa e tra Piemontesi e Francesi abbiamo tristi tradizioni, ossia, ci siamo scannati per secoli...
Fino a una quarantina d'anni fai bambini delle medie studiavano il Francese che, per anni, era la lingua ufficiale dei Savoia.

Chi adava in Francia, se sbagliava un'accento, gli stronzi facevano finta di non capirlo ma, col cazzo, che sapevano dirti una parola d'Italiano, quando venivano loro in Italia...
Devo dire che, negli ultimi anni, la situazione è un po' cambiata.

Noi andiamo a farci curare, a fare la spesa e a divertirci nei parchi e nelle piscine francesi.
Tutto costa molto meno che in Italia.

Effettivamente, chi lavora sul turismo, ha imparato che parlare la lingua del turistae la cortesia, alla lunga, pagano.
Anche i francesi.
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Offline Vicus

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #54 il: Maggio 28, 2013, 10:22:32 am »
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ormai e' uno dei pochi paesi dove c'e' ancora fermento politico e impegno civile, a prescindere che alla fine non si concluda proprio un cazzo di concreto
Sono quantomeno molto bravi a farsi i loro interessi anche a scapito di noi italiani, che paghiamo i loro conti di tasca nostra mentre loro stampano moneta alla chetichella…
Citazione
loro potranno almeno dire che han mandato 300.000 persone in piazza contro i matrimoni gay,
Quasi 1000000…
Citazione
in italia sara' il nulla assoluto a parte qualche decina di persone tra Lefebvriani e tradizionalisti e militanti di Forza Nuova e affini.
Non confondiamo ideologia e religione, non sono lefevriano ma vado alla Messa tradizionale, che è poi quella cui assistevano tutti compreso S. Francesco, per preferenza liturgica e comunque gente di Forza Nuova o nostalgici del ‘Papa re’ non ce ne sono.
« Ultima modifica: Maggio 28, 2013, 10:32:41 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #55 il: Maggio 28, 2013, 11:28:50 am »
Devo dire che, negli ultimi anni, la situazione è un po' cambiata.

direi che e' cambiata molto in tutta europa, specie tra le nuove generazioni, in molti ambiti il "brand" italia e' quasi visto come cool e di moda oserei dire, non che poi si traduca in piena accettazione per l'italiano medio pero' siamo lontani anni luce da come ci vedevano negli anni 80.




Offline Mercimonio

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #56 il: Maggio 28, 2013, 11:34:14 am »
Non confondiamo ideologia e religione, non sono lefevriano ma vado alla Messa tradizionale, che è poi quella cui assistevano tutti compreso S. Francesco, per preferenza liturgica e comunque gente di Forza Nuova o nostalgici del ‘Papa re’ non ce ne sono.

il Papa Re e' sempre una opzione comunque e sarebbe molto meglio di certe deviazioni social-democratiche a mio parere, purtroppo nell'europa attuale e' assolutamente anacronistico.

alla meglio si puo' ipotizzare un Re papista, nel senso di papa pre-conciliare pero', non certo verso i papi neri attuali.
un Re cattolico come Franz Joseph e mille altri prima di lui cioe', una federazione di stati come lo era l'impero austro ungarico.

su Forza Nuova me la rido anch'io visto che conosco qualche ceffo che ci sta dentro, pero' il loro leader almeno e' cattolico tradizionale e ha ben 9 figli, poi di tutto il resto se ne puo' discutere, non capisco manco io questa alleanza politica se non in chiave di protezione.

Offline ilmarmocchio

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #58 il: Maggio 28, 2013, 19:35:54 pm »
Per tornare I.T.

http://www.investireoggi.it/economia/il-modello-svezia-brucia-tra-proteste-e-rischio-bolla-immobiliare/
Se lo ritieni opportuno per favore dividi il topic, eventualmente col titolo 'italiani all'estero'.
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Offline Vicus

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Re:Svezia : fine di un mito
« Risposta #59 il: Maggio 29, 2013, 00:28:16 am »
il Papa Re e' sempre una opzione comunque e sarebbe molto meglio di certe deviazioni social-democratiche a mio parere, purtroppo nell'europa attuale e' assolutamente anacronistico.

alla meglio si puo' ipotizzare un Re papista, nel senso di papa pre-conciliare pero', non certo verso i papi neri attuali.
un Re cattolico come Franz Joseph e mille altri prima di lui cioe', una federazione di stati come lo era l'impero austro ungarico.

su Forza Nuova me la rido anch'io visto che conosco qualche ceffo che ci sta dentro, pero' il loro leader almeno e' cattolico tradizionale e ha ben 9 figli, poi di tutto il resto se ne puo' discutere, non capisco manco io questa alleanza politica se non in chiave di protezione.
Il problema non è tecnico, i Paesi europei hanno varie forme di governo ma è più o meno lo stesso calderone. Le sole riforme efficaci, ed anche più semplici, sono quelle che responsabilizzano le persone senza sacche di privilegio per certe categorie.
Non voglio giudicare nessuno ma mi pare che il cristianesimo degli estremisti, oltre ad alimentare falsi cliché, sia poco più di una patina ideologica e identitaria contraddetta dalle loro idee ed azioni, come si è visto recentemente a Notre Dame.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.