Vabbè ma non intendevo mica che doveva picchiare la figlia. Maniere "forti" può significare anche mettere in punizione la figlia per qualche settimana, impedendole di uscire liberamente con le amiche, fino a quando non si levava dalla testa quel ragazzo.
Bisognerebbe vedere quanto sarebbe stata disposta a rispettare questa ipotetica punizione. I padri oggi sono più assenti che mai e stretti in una posizione di continua criminalizzazione e delegittimazione nonchè subalternanza alle madri.
Oggi nel contesto familiare non ci sono più regole: le ragazzine in giovanissima età sono praticamente libere di fare tutto quello che vogliono. Rientrano a casa la mattina seguente, si ubriacano, si drogano, si mettono nude su internet, vanno in giro praticamente svestite, ecc. ecc.
E quando succede qualcosa, come al solito si scarica l'interna colpa su altro.
Ovvio che io parlo a livello generale, dato che non sappiamo nulla nè di questa ragazza nè del suo contesto familiare.
Una cosa è certa: l'attuale società femminista/matriarcale è un totale fallimento sotto tutti i punti di vista e lo sarà sempre di più.
Comunque sono convinto che il ragazzino era/è, molto probabilmente, un soggetto pericoloso per chiunque. Ha ucciso e bruciato quella ragazzina ma sicuramente avrebbe potuto riservare lo stesso trattamento ad un ragazzo maschio dopo una semplice litigata in discoteca.
Inoltre in queste personalità malate completamente dipendenti dalla femmina di turno, io ci vedo sempre la classica personalità del maschietto zerbino femminista.