E' chiaro il fatto che esistono distinzioni biologiche tra i due sessi, incontestabili.
A mio avviso, esse non dovrebbero costituire una conseguente distinzione di "ruoli".
In un contesto relazionale (razionale) bisognerebbe interpretare in chiave antropologica e psico-evolutiva la relazione che intercorre tra 'sesso' e 'genere' e constatare che il concetto e l'inconfutabilità delle differenze biologiche tra l'organismo maschile e quello femminile non dovrebbe giustificare la differenziazione degli obblighi, dei diritti e delle funzioni tra uomini e donne all'interno di una società.
Il comportamento che si adotta e si concretizza in relazione con gli altri..beh..come regola per una pacifica convivenza nonché sinonimo di civiltà, non dovrebbe recare danno al prossimo.
Liberissimi di essere ed esprimersi per ciò che si è.
Betti, non è che esistono "distinzioni biologiche incontestabili",ma siamo praticamente due mondi diversi sotto tutti i punti di vista!
Poi ovviamente bisogna vedere a che tipologia di soggetti ti riferisci.
Comunque, voi iper-complessate femministe (ah pardon hai detto che non sei femminista) parlate continuamente di questa fesseria dei ruoli che non dovrebbero essere definiti. Guarda che ognuno è già liberissimo di fare quello che vuole nella vita, anche se io personalmente di donne nei cantieri ad alzare mattoni di pietra ancora non è viste. Come non ho mai visto donne idraulico, donne minatore, donne carpentiere,ecc. ecc. (non a caso il 98% delle morti sul lavoro sono ancora maschili) Chissà come mai questo tipo di inversione dei ruoli voi donne moderne non la volete.
Parliamoci chiaro Betti: voi con tutte queste idiozie volete distruggere la maschilità. Il vostro è un grosso conflitto interiore di invidia/odio/paura verso il maschio.
Vi siete mai poste il problema che forse siete voi a non accettare il fatto di essere nate femmine? Vi siete mai chieste se forse gran parte del genere femminile moderno soffre di qualche grave psicopatologia che andrebbe curata per il bene di tutti?