Autore Topic: ci voleva tanto? la vera natura dello stupro!  (Letto 1617 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline COSMOS1

  • Amministratore
  • Storico
  • ******
  • Post: 7673
  • Sesso: Maschio
  • Cosimo Tomaselli - Venezia
ci voleva tanto? la vera natura dello stupro!
« il: Marzo 05, 2010, 10:56:15 am »
finalmente hanno iniziato a parlare chiaro!

La Cassazione condanna per stupro un uomo che non ha pagato una prostituta!

Et voilà, adesso è chiaro! come giustamente Rino ha sempre detto, lo stupro non è qualificato dal comportamento oggettivo della donna, ma dal suo sentire soggettivo, e questo sentire soggettivo può essere difforme dal suo comportamento oggettivo, ma può anche variare nel tempo

una donna può dire: vieni caro scopiamo, e poi cambiare idea: è STUPRO

alla fine non c'è dubbio: ogni coito è uno stupro

http://www.corriere.it/cronache/10_marzo_03/cassazione-sentenza-stupro-prostituta-non-pagata_445abba2-26d3-11df-b168-00144f02aabe.shtml

Citazione
Sentenza della Cassazione: confermata la condanna per violenza sessuale e privata ad un uomo di Sestri Levante

L'imputato aveva chiesto all'hotel di cancellare le prove della sua presenza

Non pagare la prostituta è uno stupro

Sentenza della Cassazione: confermata la condanna per violenza sessuale e privata ad un uomo di Sestri Levante

MILANO - Se la prostituta non viene pagata per la sua prestazione sessuale, il cliente può essere condannato per violenza sessuale, ovvero per stupro. È quanto emerge da una sentenza con cui la Cassazione ha confermato la condanna a 4 anni di reclusione inflitta dalla Corte d'appello di Genova ad un cinquantenne di Sestri Levante accusato, appunto, di violenza sessuale e violenza privata per avere avuto con una lucciola un rapporto in un albergo senza il pagamento del corrispettivo precedentemente concordato. L'imputato è stato condannato anche a risarcire i danni alla vittima con una provvisionale di duemila euro.

LA RICOSTRUZIONE - Secondo la ricostruzione effettuata dai giudici, l'uomo non aveva pagato una prostituta e quindi era finito sotto processo perché aveva voluto comunque consultare il rapporto. Il cinquantenne aveva fatto ricorso dopo la sentenza sostenendo che i giudici del merito avevano ricondotto tutto «al giudizio di assoluta attendibilità della teste, parte offesa, e di credibilità di quanto da essa dichiarato in merito allo stato di soggezione che avrebbe causato nella donna una supina accettazione delle iniziative sessuali del prevenuto». La Suprema Corte (terza sezione penale, sentenza n.8286), ha rigettato il ricorso: «la vicenda non può inquadrarsi - spiegano gli "ermellini" - in quella fattispecie particolare nella quale la donna risulta consenziente all'inizio del rapporto sessuale, per poi, manifestare il proprio dissenso a continuarlo», visto che, nel caso in esame, la vittima aveva già manifestato all'imputato «di essere solo in attesa del pagamento del dovuto, per l'attività dalla stessa prestata, come in origine concordato tra le parti». Insomma, in mancanza di un pagamento in denaro la donna non aveva alcuna intenzione trascorrere momenti di intimità con il cinquantenne.

«COSCIENTE DEL SOPRUSO» - Correttamente, scrive la Cassazione, i giudici di merito hanno ritenuto che «non sussiste dubbio» che l'imputato avesse «piena coscienza e consapevolezza» del «sopruso che stava consumando in danno della donna: il comportamento di costui - si legge nella sentenza - ne costituisce prova, in occasione della richiesta al portiere dell'albergo di distruggere le schede di permanenza nell'hotel» dove, evidentemente, era avvenuto l'incontro. Ciò, osserva la Supprema Corte, evidenzia «il desiderio dell'imputato di non lasciare traccia della permanenza, circostanza spiegabile solo con lo scopo di precostituirsi la possibilità di una futura negazione, che non avrebbe avuto senso se colà si fossero consumati rapporti consensuali e non imposti».

Redazione online

03 marzo 2010(ultima modifica: 04 marzo 2010)
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Offline COSMOS1

  • Amministratore
  • Storico
  • ******
  • Post: 7673
  • Sesso: Maschio
  • Cosimo Tomaselli - Venezia
Re: ci voleva tanto? la vera natura dello stupro!
« Risposta #1 il: Marzo 07, 2010, 09:40:59 am »
CVD

ecco che le paucineuroniche colgono la palla al balzo, non lasciano cadere un solo pretesto per colpevolizzare il genere maschile

stanno dalla parte di chiunque attacchi i maschi, anche le prostitute vanno bene

adesso scoprono che la prostituzione potrebbe essere un mestiere legale  :huh:

Ottima la risposta di Raffaele (è forse il nostro Raffaele?)


http://www.womenews.net/spip3/spip.php?article5964

Citazione
Il fatto che la prostituta abbia denunciato il cliente dimostra come sia aumentata la sensibilità verso i propri diritti e la volontà di vederli rispettati
Cassazione: E’ stupro non pagare a prostituta compenso pattuito

di Comitato per i diritti civili delle prostitute onlus

 

Il comitato per i diritti delle prostitute esprime grande soddisfazione per la sentenza della Cassazione che ha condannato un cliente che si era rifiutato di pagare per il servizio sessuale ricevuto.

Non vi è dubbio infatti che pretendere di fare sesso senza pagare la prestazione equivale ad un atto di violenza sessuale.

Siamo convinte che quanto hanno deciso i giudici della Corte D’appello di Genova prima e confermato la Suprema Corte ora metta in evidenza che il contratto stipulato verbalmente fra una lavoratrice sessuale e il cliente va rispettato perché valido a tutti gli effetti.

Riteniamo che usare il reato di stupro sia adeguato in quanto non si tratta di "merce" non pagata come potrebbe essere in caso di furto al supermarket. Bensì di un servizio alla persona non retribuito e quindi "forzato", pertanto una violenza.

A nostro avviso la sentenza segna un passo avanti nel riconoscimento di una attività che se esercitata liberamente dovrebbe essere riconosciuta come un lavoro.

Anche il fatto che le lavoratrici si ribellino a questi soprusi e violenze facendo denuncia è molto positivo e dimostra che si aspettano di ottenere giustizia.

Non è raro infatti che avvengano episodi simili, ma in passato è sempre stato difficile convincere le donne a denunciarli alle forze dell’ordine, la nostra associazione sta costatando che sempre più spesso le colleghe ci chiedono di sporgere denuncia.
Un atteggiamento che dimostra come sia aumentata la sensibilità verso i propri diritti e la volontà di vederli rispettati.

1 Messaggio

   1.
      Cassazione: E’ stupro non pagare a prostituta compenso pattuito

      non trovo condivisibili gli applausi alla sentenza, che benchè fortemente dotata di spunti moralistici, non rispecchia la realtà dei fatti e non è neppure corretta dal punto di vista giuridico. Per la prostituta l’atto sessuale con il cliente è cosa ben diversa dall’atto sessuale per il qual e una donna presta il consenso: nell’ultimo caso si tratta di sesso in cambio di sesso, nel primo, di sesso in cambio di denaro. Ecco che la prestazione, effettuata con professionalità e senza coinvolgimento di alcun tipo,diventa merce; è assurdo (oltre che un po’ bigotto) lasciarsi fuorviare dal fatto che vi sono coinvolti gli organi sessuali. Allora,chi viene derubato di un’idea è meno degno di tutela perchè il cervello è meno dignitoso degli organi sessuali? oppure il professionista che non viene pagato? viene sfruttato del suo cervello, perchè non è cosi meritevole di tutela? io sono da sempre per i diritti civili di chiunque, ma condannare a 4 anni un povero idiota che voleva fare il furbo non mi sembra equo, nè per il condannato, nè per le donne oggetto di violenza (con ben altre modalità) sessuale. la stessa norma, per ragioni di giustizia, è iniqua se applicata a situazioni differenti.
      di raffaele | 5 marzo 2010, 15:16
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati