Autore Topic: Padri separati e' una lobby fascista e non lo sapevamo  (Letto 5902 volte)

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Offline Tullio

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Padri separati e' una lobby fascista e non lo sapevamo
« il: Gennaio 25, 2010, 14:03:53 pm »

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/


Mantenuti con i soldi pubblici in quanto "maschi" appartenenti ad una lobby di destra.

Ricordate il progetto per sostenere con abitazioni e soldi gli appartenenti alla lobby dei padri separati che aveva presentato con così tanta veemenza il leghista salvini? Colui il quale dice che la crisi economica è colpa delle donne e dunque vanno "mantenuti" (assistiti?) gli uomini, però solo quelli di destra appartenenti alle associazioni interessate?

Vi dicevamo che la stessa cosa era stata fatta a roma a cura dell'amministrazione fascista.

L'articolo dice che:

"Il Comune di Roma contribuisce alle spese con 360 mila euro all’anno. Gli ospiti, che per adesso saranno 22, con 200 euro al mese, potranno usufruire di un appartamentino munito di tutti comfort (...)."

Nel luogo ci sono zone ricreative e figure professionali di "sostegno" psicologico. Stasera sullo spazio notturno del tg3 hanno fatto un bel servizio su questo "privilegio" concesso alla lobby, una bella vetrina pubblicitaria acritica, senza contraddittorio nè reali informazioni, a carico dei e delle contribuenti, per la felicità degli spettatori e delle spettatrici di raitre. Hanno fatto le interviste pietose a due individui con regolari stipendi che abitano in questi residence muniti di tutti i confort e che paventavano il rischio di un collasso economico causa separazione. Dicevano nientepopodimenochè non ce la fanno con gli affitti e non ce la fanno a sostenere le spese vive di tutti i giorni (invece gli altri, capirai, stanno da dio!). La causa descritta, ovviamente, riguardava gli alimenti che, come già più volte detto, non solo sono oramai molto ridotti, detto dalla viva voce dell'avvocata di parte che ha parlottato della questione  (lei, milanese, l'antifemminista per eccellenza che scrive sul quotidiano misogino Il Giornale - che rappresentava la questione romana in franchising dopo altre proposte nordiche), ma sono anche inesistenti nel caso in cui il padre non possa sostenere nessuna spesa.

Tutto questo accade a fronte del fatto che TUTTI sono in difficoltà nel pagare affitti e bollette a prescindere dal proprio status anagrafico. Lo sono i padri di famiglia NON separati, quelli disoccupati, cassintegrati, che chiedono attenzione perchè in fase di licenziamento, lo sono le madri NON separate e quelle separate, anch'esse lavoratrici malpagate, spesso meno che gli uomini, o disoccupate e delle quali evidentemente non si occupa NESSUNO.

Voi madri separate o donne in difficoltà: avete mai trovato qualcun@ che vi concede il "lusso" di abitare in un residence munito di tutti i confort, pagato con i soldi dei contribuenti, e di ricevere un sussidio mensile? Voi uomini in bolletta NON iscritti  alle associazioni destrorse dei "padri separati": quando siete in difficoltà trovate mai qualcuno che vi concede il lusso di riposare le vostre stanche membra in un letto dentro un bel bivani arredato offerto dal comune?

Scommettiamo che la risposta è NO. E lo è non perchè siamo di parte ma semplicemente perchè conosciamo l'operato di queste amministrazioni.

Roma, per esempio, non è famosa per sostenere i centri di ospitalità per donne maltrattate, come tanti altri comuni gestiti dalla destra. E parliamo di donne maltrattate e non di donne semplicemente in difficoltà economica. I centri antiviolenza sono stati sistematicamente segati dai finanziamenti a contributo. Lo stesso sostegno scritto sulla finanziaria di stato è stato il primo ad essere tagliato grazie alla pianificazione accuratamente discriminatoria di tremonti e della ministra carfagna in cui ministero è diretto dalla moglie del sindaco alemanno.

Roma è quella città in cui si sono eseguiti sfratti organizzati, con vigili urbani, carabinieri e polizia, per sgomberare intere famiglie bisognose che alloggiavano in spazi di fortuna.

Roma è quella in cui si va in giro a rastrellare donne e uomini che vivono in luoghi perfidi, nei quali possono contare soltanto su quattro pareti di latta che spesso vengono spianati con le ruspe per cedere quei terreni a speculatori di ogni genere.

Roma è quella che non ha pietà per nessuno, che massacra ogni tipo di gente bisognosa e che rimanda tutta la colpa agli stranieri esattamente come in questo caso alle donne.

360 mila euro all'anno per pagare l'alloggio di gente che uno stipendio ce l'ha a fronte dei tanti disoccupati che vanno a darsi fuoco nelle piazze per provare ad attirare l'attenzione, sono una porcheria immonda che si realizza costruendo il falso mito del papa' separato clochard.

La povertà riguarda tutti. Gli stipendi non bastano a nessuno e non si capisce come mai tutto si concentri a sostegno di questa categoria privilegiata in ogni senso quando alle madri spesso resta il mutuo da pagare, le bollette, la spesa da fare, i figli da nutrire e da vestire e in più si devono sorbire le persecuzioni degli ex mariti che sulla base della legge sull'affido condiviso che piace tanto a quelle associazioni possono esercitare sulle donne un potere enorme.
omissis

Offline icarus.10

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Re: Padri separati e' una lobby fascista e non lo sapevamo
« Risposta #1 il: Gennaio 25, 2010, 14:06:16 pm »
Ragazzi, fate come me: non visitate questi siti. Ignorateli!

In quanto a chi è stato definito "fascista" , basterà fare una bella denuncia penale.

Tutto qui.
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Offline Tullio

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Re: Padri separati e' una lobby fascista e non lo sapevamo
« Risposta #2 il: Gennaio 25, 2010, 14:15:00 pm »
per queste invasate, basta non condividere la visione ginocentrica e matriarcale che esse hanno del mondo, per essere definiti fascisti.

Anzi, in effetti basta non pensarla come loro su qualsiasi cosa, per essere definiti tali.

Cio' dimostra il livello di follia a cui sono arrivate alcune persone, ed indebolisce secondo me i loro argomenti.






omissis

Offline icarus.10

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Re: Padri separati e' una lobby fascista e non lo sapevamo
« Risposta #3 il: Gennaio 25, 2010, 14:50:04 pm »
per queste invasate, basta non condividere la visione ginocentrica e matriarcale che esse hanno del mondo, per essere definiti fascisti.

Anzi, in effetti basta non pensarla come loro su qualsiasi cosa, per essere definiti tali.

Cio' dimostra il livello di follia a cui sono arrivate alcune persone, ed indebolisce secondo me i loro argomenti.



Sì, e poi con i loro falsi e menzogneri "scoop" davvero fanno venire il voltastomaco.

Mi ricordo un pò di tempo fa fu postato qui dentro un loro articolo "Antifemministi, chi sono e cosa vogliono", per dimostare che il MoMaschile è "fascista" dissero che Antifeminist on Line Journal è "fascista" e per "dimostrarlo" citarono Miguel Martinez(il cui sito è linkato da Antifeminist) a loro dire anche lui "estremista di destra". Ciò è una menzogna.

Chiunque lo conosce e chiunque ha visitato il suo sito sa benissimo che Antifeminist è di sinistra(vicino alle posizioni di Gulietto Chiesa (eccetto nel femminismo), la stessa cosa dicasi per Miguel Martinez, anche lui di sinistra radicale(e per di più anche femminista) schierato in difesa dei Rom e degli immigrati islamici.

Evidente quindi che loro essendo nel torto si sentono indotte a ricorrere al falso e alla diffamazione.

Un altra cosa. Essendo queste ragazze di "sinistra" definiscono "fascisti" tutti coloro che non la pensano come loro sia a livello di femminismo che politico. Quindi se loro vedono un antifemminista che magari vota destra, per loro è una "dimostrazione" che l'antifemminismo sia di "fascista". Ma essere berlusconiano e di destra non significa essere necessariamente "fascista"(così come essere di sinistra non significa essere necessariamente "stalinista"). Segno della loro malafede.

Per questo, ragazzi, non curatevi di loro. Ignoriamole. E andiamo avanti nella nostra strada.
« Ultima modifica: Gennaio 25, 2010, 14:54:23 pm da icarus.10 »
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Offline Cassiodoro

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Re: Padri separati e' una lobby fascista e non lo sapevamo
« Risposta #4 il: Gennaio 25, 2010, 15:18:33 pm »
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/
..............................

Voi madri separate o donne in difficoltà: avete mai trovato qualcun@ che vi concede il "lusso" di abitare in un residence munito di tutti i confort, pagato con i soldi dei contribuenti, e di ricevere un sussidio mensile?


- Generalmente, qualsiasi giudice concede alle madri separate l'assegnazione della casa coniugale, a prescindere dalla proprieta'.
- Generalmente, qualsiasi giudice concede alle madri, o donne, separate disoccupate o con redditi inferiori al marito, un assegno di mantenimento, a carico del marito, "da versare entro il 5 di ogni mese e che ogni anno va adeguato in base agli indici ISTAT" perche' possano mantenere lo stesso tenore di vita come in costanza di matrimonio.
- Generalmente, qualsiasi giudice concede alle madri di ricevere un contributo al mantenimento a carico del marito, per ogni figlio, pari ad una media di 500 euro/mese  "da versare entro il 5 di ogni mese e che ogni anno va adeguato in base agli indici ISTAT".

Le statistiche vanno registrando da qualche decennio il progressivo calo dei matrimoni e del numero dei figli, con particolare (e ironico) riguardo alla ritrosia dei giovani maschi a distaccarsi dai genitori per fondare una nuova famiglia. Forse sotto il profilo psicologico o sociologico una delle cause del fenomeno può ravvisarsi nel fatto che dall'ingiustificabile posizione dominante che un tempo aveva il marito si sia passati a un eccesso opposto, e non a una corretta situazione di riequilibrio. Qualcuno dice che la donna, senza perdere le tradizionali cortesi attenzioni di cui era ed è circondata da fidanzati e mariti, ha acquisito progressivamente delle posizioni di fatto e di diritto sempre più vantaggiose. Vanno ovviamente rispettati i principi della parità dei coniugi e della cosiddetta pari opportunità di fatto; ma la grande considerazione che, anche dal punto di vista giuridico, deve aversi per i più deboli componenti della famiglia non dovrebbe superare una certa misura se si vuole evitare uno squilibrio che deteriori lo stesso istituto familiare.
Soprattutto nei casi in cui gli uomini siano riusciti a conseguire uno stato professionale ed economico notevole, oggi appare spesso che per donne svagate o intraprendenti il matrimonio sia considerato come la vittoria di un concorso o un contratto di assicurazione. Il nostro sistema normativo e giurisprudenziale prevede non solo la comunione dei beni come regime patrimoniale legale, ma pur in regime di separazione dei beni, gli effetti economici della vita matrimoniale, della separazione personale e del divorzio risultano, nella maggioranza delle concrete situazioni, molto favorevoli per la donna. Basti pensare a titolo esemplificativo che alla moglie spetta il quaranta per cento del trattamento di fine rapporto di lavoro del marito, che tale percentuale può essere prelevata direttamente presso il datore di lavoro, che la casa familiare viene normalmente assegnata dal giudice alla moglie separata, che l'assegno mensile va calcolato tenendo conto anche dei beni non fruttiferi e deve essere corrisposto perfino nell'ipotesi in cui la separata o divorziata conviva con un altro compagno.


Voi uomini in bolletta o NON ancora, iscrivetevi alle associazioni dei "padri separati" o dei Movimenti Maschili.
  
Vi verra' utile quando la madre dei vostri figli vi avra' tolto i figli, la casa e parte del vostro stipendio.


http://femminismo-a-sud.noblogs.org/
La povertà riguarda tutti. Gli stipendi non bastano a nessuno e non si capisce come mai tutto si concentri a sostegno di questa categoria privilegiata in ogni senso quando alle madri spesso resta il mutuo da pagare, le bollette, la spesa da fare, i figli da nutrire e da vestire e in più si devono sorbire le persecuzioni degli ex mariti che sulla base della legge sull'affido condiviso che piace tanto a quelle associazioni possono esercitare sulle donne un potere enorme.

Qui ci sono le prime pagine di un opuscolo delle Pari Opportunita' della provincia Autonoma di Bolzano che spiega come i giudici applicano l'affido condiviso (a favore delle donne) e quali sono i nuovi vantaggi dovuti alla responsabilizzazione dei padri separati.
Date le grosse dimensioni non lo posso allegare completo, ma sono disponibile ad inviarlo via e-mail a chi ne facesse richiesta.

 
« Ultima modifica: Gennaio 25, 2010, 15:24:45 pm da Cassiodoro »
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Offline Angelo

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Re: Padri separati e' una lobby fascista e non lo sapevamo
« Risposta #5 il: Gennaio 25, 2010, 20:17:28 pm »
Sui padri separati le simpaticissime "femministe a sud " parlano e parlano. Ottimo. Si vede che temono associazioni del genere... E allora cominciano a mistificare la realtà , i dati , le leggi e tutto il resto. Intanto però su facebook i padri separati stanno facendo un buon lavoro e molte persone non femministe pian piano li stanno apprezzando (viceversa, le femministe meditano di "abbandonare facebook perchè è squadrista, fascista,  etc.etc.) . Sul loro sito , è inutile provare a commentare un loro articolo, c'è la censura (ovvia dato che molti loro dati sono facilmente attaccabili con un confronto serio e pacato). Però è bene smontare qui, in questa sede  sicuramente libera da censure , i loro attacchi. Ignorarle porta acqua al loro mulino; raccontare ciò che accade in modo veritiero penso sia la cosa che più possa aiutare (per quanto possibile) le persone intellettualmente oneste a vedere che c'è del marcio nel femminismo.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

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Online Jason

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Re: Padri separati e' una lobby fascista e non lo sapevamo
« Risposta #6 il: Gennaio 25, 2010, 21:01:27 pm »
per queste invasate, basta non condividere la visione ginocentrica e matriarcale che esse hanno del mondo, per essere definiti fascisti.

Anzi, in effetti basta non pensarla come loro su qualsiasi cosa, per essere definiti tali.

Cio' dimostra il livello di follia a cui sono arrivate alcune persone, ed indebolisce secondo me i loro argomenti.








Una femminista un giorno disse " guardate che il matriarcato rispettava l'uomo" ...

Quanto a quel sito, ho letto alcuni loro post, in effetti stanno sempre a parlare dei padri separati: adesso i principali nemici non sono più i maschilisti  :blink:

PS loro vedono il fascismo pure nel latte, figurati .
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Online Jason

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Re: Padri separati e' una lobby fascista e non lo sapevamo
« Risposta #7 il: Gennaio 25, 2010, 21:04:37 pm »
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/
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Voi madri separate o donne in difficoltà: avete mai trovato qualcun@ che vi concede il "lusso" di abitare in un residence munito di tutti i confort, pagato con i soldi dei contribuenti, e di ricevere un sussidio mensile?


- Generalmente, qualsiasi giudice concede alle madri separate l'assegnazione della casa coniugale, a prescindere dalla proprieta'.
- Generalmente, qualsiasi giudice concede alle madri, o donne, separate disoccupate o con redditi inferiori al marito, un assegno di mantenimento, a carico del marito, "da versare entro il 5 di ogni mese e che ogni anno va adeguato in base agli indici ISTAT" perche' possano mantenere lo stesso tenore di vita come in costanza di matrimonio.
- Generalmente, qualsiasi giudice concede alle madri di ricevere un contributo al mantenimento a carico del marito, per ogni figlio, pari ad una media di 500 euro/mese  "da versare entro il 5 di ogni mese e che ogni anno va adeguato in base agli indici ISTAT".

Le statistiche vanno registrando da qualche decennio il progressivo calo dei matrimoni e del numero dei figli, con particolare (e ironico) riguardo alla ritrosia dei giovani maschi a distaccarsi dai genitori per fondare una nuova famiglia. Forse sotto il profilo psicologico o sociologico una delle cause del fenomeno può ravvisarsi nel fatto che dall'ingiustificabile posizione dominante che un tempo aveva il marito si sia passati a un eccesso opposto, e non a una corretta situazione di riequilibrio. Qualcuno dice che la donna, senza perdere le tradizionali cortesi attenzioni di cui era ed è circondata da fidanzati e mariti, ha acquisito progressivamente delle posizioni di fatto e di diritto sempre più vantaggiose. Vanno ovviamente rispettati i principi della parità dei coniugi e della cosiddetta pari opportunità di fatto; ma la grande considerazione che, anche dal punto di vista giuridico, deve aversi per i più deboli componenti della famiglia non dovrebbe superare una certa misura se si vuole evitare uno squilibrio che deteriori lo stesso istituto familiare.
Soprattutto nei casi in cui gli uomini siano riusciti a conseguire uno stato professionale ed economico notevole, oggi appare spesso che per donne svagate o intraprendenti il matrimonio sia considerato come la vittoria di un concorso o un contratto di assicurazione. Il nostro sistema normativo e giurisprudenziale prevede non solo la comunione dei beni come regime patrimoniale legale, ma pur in regime di separazione dei beni, gli effetti economici della vita matrimoniale, della separazione personale e del divorzio risultano, nella maggioranza delle concrete situazioni, molto favorevoli per la donna. Basti pensare a titolo esemplificativo che alla moglie spetta il quaranta per cento del trattamento di fine rapporto di lavoro del marito, che tale percentuale può essere prelevata direttamente presso il datore di lavoro, che la casa familiare viene normalmente assegnata dal giudice alla moglie separata, che l'assegno mensile va calcolato tenendo conto anche dei beni non fruttiferi e deve essere corrisposto perfino nell'ipotesi in cui la separata o divorziata conviva con un altro compagno.


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La povertà riguarda tutti. Gli stipendi non bastano a nessuno e non si capisce come mai tutto si concentri a sostegno di questa categoria privilegiata in ogni senso quando alle madri spesso resta il mutuo da pagare, le bollette, la spesa da fare, i figli da nutrire e da vestire e in più si devono sorbire le persecuzioni degli ex mariti che sulla base della legge sull'affido condiviso che piace tanto a quelle associazioni possono esercitare sulle donne un potere enorme.

Qui ci sono le prime pagine di un opuscolo delle Pari Opportunita' della provincia Autonoma di Bolzano che spiega come i giudici applicano l'affido condiviso (a favore delle donne) e quali sono i nuovi vantaggi dovuti alla responsabilizzazione dei padri separati.
Date le grosse dimensioni non lo posso allegare completo, ma sono disponibile ad inviarlo via e-mail a chi ne facesse richiesta.

 

Tutto vero. che tra l'altro non si capisce per quale ragione l'ex moglie debba avere lo stesso tenore di vita dopo il divorzio. La logica vorrebbe che diminuisse leggermente, come pure all'ex marito.
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Re: Padri separati e' una lobby fascista e non lo sapevamo
« Risposta #8 il: Gennaio 25, 2010, 21:05:43 pm »
Sui padri separati le simpaticissime "femministe a sud " parlano e parlano. Ottimo. Si vede che temono associazioni del genere... E allora cominciano a mistificare la realtà , i dati , le leggi e tutto il resto. Intanto però su facebook i padri separati stanno facendo un buon lavoro e molte persone non femministe pian piano li stanno apprezzando (viceversa, le femministe meditano di "abbandonare facebook perchè è squadrista, fascista,  etc.etc.) . Sul loro sito , è inutile provare a commentare un loro articolo, c'è la censura (ovvia dato che molti loro dati sono facilmente attaccabili con un confronto serio e pacato). Però è bene smontare qui, in questa sede  sicuramente libera da censure , i loro attacchi. Ignorarle porta acqua al loro mulino; raccontare ciò che accade in modo veritiero penso sia la cosa che più possa aiutare (per quanto possibile) le persone intellettualmente oneste a vedere che c'è del marcio nel femminismo.

Più che altro ho notato che su facebook ci sono gruppi che loro amano chiamare "maschilisti" , che dicono le stesse cose che diciamo noi.
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Online KasparHauser

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Re: Padri separati e' una lobby fascista e non lo sapevamo
« Risposta #9 il: Gennaio 25, 2010, 22:09:51 pm »
Già, secondo me sentono il rischio di perdere antichi e ingiusti privilegi, cominciano a scalciare, urlare, hanno persino le allucinazioni.

Online Jason

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Re: Padri separati e' una lobby fascista e non lo sapevamo
« Risposta #10 il: Gennaio 26, 2010, 10:50:39 am »
Già, secondo me sentono il rischio di perdere antichi e ingiusti privilegi, cominciano a scalciare, urlare, hanno persino le allucinazioni.

Già. Forse ho capitoperchè moltissimi uomini restano a casa fino a tardi...
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Offline Cassiodoro

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Re: Padri separati e' una lobby fascista e non lo sapevamo
« Risposta #11 il: Gennaio 26, 2010, 11:41:21 am »
Aggiungo, in particolare per le fiche secche meridionali, che per le "poverette" che non hanno problemi economici tali da non potersi permettere un avvocato per intentare causa al marito inadempiente che esiste il Gratuito Patrocinio a spese dello Stato.

E’ possibile presentare istanza per essere ammesso al Gratuito Patrocinio a spese dello Stato, ai sensi del D.P.R 30.05.2002 n. 115, qualora l’interessato sia titolare di un reddito imponibile annuo, risultante dall'ultima dichiarazione dei redditi, non superiore ad  € 9.723,84.

Tuttavia qualora l’interessato risulti convivente con il coniuge o con altri familiari la soglia di reddito di € 9.723,84 sarà elevata di €1.032,91 per ogni convivente.

Si terrà invece conto solo reddito personale dell’interessato quando sussista un conflitto di interessi con gli altri componenti della famiglia.


Inoltre ricordo che le sentenze o le omologhe di separazione sono Titoli Esecutivi per un diritto certo, liquido ed esigibile  e valgono come titolo per l'esecuzione forzata per la riscossione delle cifre dovute.
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Offline ilmarmocchio

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Re: Padri separati e' una lobby fascista e non lo sapevamo
« Risposta #12 il: Gennaio 26, 2010, 12:38:37 pm »
Le fichesecche soffrono di mania di persecuzione, in quanto vedono i fascisti ovunque, a 60 dalla fine della 2 GM. Scalciano perche' la vicenda dei padri separati sta salendo alla notorieta' . Inoltre c'e' l'aspetto dei bambini che soffrono e questo le spiazza : rischiano di fare la figura di quello che sono , acide ed egoiste. La figura del padre che non puo' vedere il figlio e' terribile e le nostre paranoiche lo sanno: Inoltre, siccome i loro sono moventi economici e di potere, hanno paura di dividere la torta. Sono fichesecche, deliranti, ma non  tutte sceme. Se ci attaccano e' un bene. La loro paranoia crescera'.

cit. Jason  :  Tutto vero. che tra l'altro non si capisce per quale ragione l'ex moglie debba avere lo stesso tenore di vita dopo il divorzio. La logica vorrebbe che diminuisse leggermente, come pure all'ex marito.

Quoto al 100%. Questo e' un punto centrale. Il concetto del " tenore di vita " e' una assurdita' che va demolita.

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Re: Padri separati e' una lobby fascista e non lo sapevamo
« Risposta #13 il: Gennaio 26, 2010, 12:51:51 pm »
fino a ieri x screditare qualcuno era sufficente etichettarlo come "fascista"
le femmminaziste sono rimaste a ieri

da domani per screditare qualcuno sarà sufficente qualificarlo "femminista"

questo "loro" ancora non lo sanno  :D
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Re: Padri separati e' una lobby fascista e non lo sapevamo
« Risposta #14 il: Gennaio 31, 2010, 19:17:39 pm »
Citazione
I giovani che non si sposano fanno bene, altro che bamboccioni. Questa societa' e' contro i maschi. E' dovere dei maschi destabilizzarla

E' una reazione più che naturale...
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