In rilievo > Femminicidi?
perchè le donne non denunciano?
Lucia:
C'era nella mi strada uno che picchiava la moglie, ci svegliavano domenica mattina le sue urla. L'aveva picchiato perché lei aveva lasciato alcuni capelli nel pettine o nel lavandino non lo so...
Capisco che puo dar fastidio ma, insomma questi sono i motivi che io ho sentito per violenza tra marito e moglie. Quella non ci pensava minimamente di denunciare, e non aveva neanche amanti.
COSMOS1:
--- Citazione da: kautostar - Giugno 04, 2013, 13:19:50 pm ---E quindi logicamente, secondo la tua ipotesi, anche le donne che uccidono-evirano il marito-fidanzato, lo fanno per reazione alla violenza maschile, giusto?
Perciò possiamo concludere che sia le vittime femminili, che quelle maschili, se la sono andata a cercare, e dopo tutto BEN GLI STA! :rolleyes:
Non so se te ne rendi conto, ma portando alle estreme conseguenze la tua ipotesi, non si può far altro, che giungere a questa conclusione
--- Termina citazione ---
:D
se m e f fossero =, si potrebbe anche ragionare così
ma se fossimo = non esisterebbe il femminismo nè il neologismo "femminicidio"
kautostar:
Un articolo interessante:
http://www.altalex.com/index.php?idnot=11933
In particolare:
--- Citazione ---Una possibile spiegazione, senza dubbio uno spunto per prossimi approfondimenti, ce la fornisce il Tenente Colonnello Giorgio Stefano Manzi[11].
La vittima si troverebbe a all'interno di un inconscio "Equilibrio di Nash", valutando in sostanza la migliore delle strategie possibili. In termini psicologici ciò significa che di fronte all'eventualità della perdita di uno stato in equilibrio (un matrimonio, una casa, dei figli, un sostentamento, un accordo tra i partner o l'angoscia di abbandono), l'uscire da una situazione, seppur maltrattante, comporterebbe un investimento psichico maggiore di quanto richieda la sopportazione del maltrattamento.
--- Termina citazione ---
Più o meno le stesse cose che penso anche io, cioè la vittima(sia donne che uomini) si trova in una condizione di dipendenza, e non denuncia(in caso di percosse fisiche), o non fugge(in caso di molestie puramente psicologiche, e non perseguibili a livello penale), per paura di dover cambiare vita, e di perdere gli aspetti positivi della relazione. Sono personalità "deboli", insicure, e paurose nei confronti dei cambiamenti di vita, e credono che sia meglio sopportare, piuttosto che voltare pagina!
E questo vale anche per alcuni uomini, che rimangono invischiati per anni in relazioni o convivenze con donne pessime(dal punto di vista caratteriale), gelose, dispotiche, opprimenti, rompiballe,ecc.. per paura della solitudine, o per non perdere quel poco di buono che ci può essere in una relazione del genere(ad esempio l'affinità sessuale, oppure i figli ecc...)
kautostar:
--- Citazione da: COSMOS1 - Giugno 04, 2013, 16:43:23 pm ---
:D
se m e f fossero =, si potrebbe anche ragionare così
ma se fossimo = non esisterebbe il femminismo nè il neologismo "femminicidio"
--- Termina citazione ---
Che ti devo dire, la tua ipotesi e le tue argomentazioni non mi convincono....mi ricordano vagamente una sorta di femminismo "alla rovescia". Come secondo il femminismo i maschi sono geneticamente violenti e portatori di ogni male, così tu praticamente stai dicendo che le femmine sono per natura più aggressive dei maschi(e fin qui può anche passare), e i maschi non sono mai violenti di propria iniziativa, ma sempre e solo per reazione a una violenza subita(mentre questo mi sembra palesemente smentito dalla realtà. Se il maschio fosse pacifico per natura, e violento solo per reazione, non dovrebbero mai esserci risse e scazzottate tra maschi!) . Mi sembra un'argomentazione molto forzata e "ideologica"!
COSMOS1:
--- Citazione da: kautostar - Giugno 04, 2013, 16:48:59 pm ---Più o meno le stesse cose che penso anche io, cioè la vittima(sia donne che uomini) si trova in una condizione di dipendenza, e non denuncia(in caso di percosse fisiche), o non fugge(in caso di molestie puramente psicologiche, e non perseguibili a livello penale), per paura di dover cambiare vita, e di perdere gli aspetti positivi della relazione.
--- Termina citazione ---
può essere stato così nel passato, quando e se gli uomini avevano un tot di privilegi (?)
ma oggi con tutti i vantaggi connessi ad una denuncia (lui viene sbattuto fuori prima ancora della condanna, basta la denuncia, gli viene addirittura impedito di avvicinarsi all'abitazione o al luogo di lavoro della "vittima", viene condannato a mantenerla nelle condizioni di vita di prima anche se lui deve andare a dormire sotto i ponti) oggi faccio fatica ad accettare quella ipotesi
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