fonte :
http://www.ilgiornaleditalia.org/news/spettacoli/846934/E--morta-Franca-Rame-.htmlSpettacoli
Aveva 84 anni
29/05/2013 13:16
E' morta Franca Rame: moglie di Dario Fo e protettrice dei terroristi "rossi"
Negli anni '70 si schierò apertamente dalla parte dei membri delle Br
Attrice e da sempre impegnata politicamente (a sinistra), lascia suo marito, premio Nobel per la Letteratura ed il figlio Jacopo, che da ragazzo si divertiva a disegnare vignette deridendo il rogo di Primavalle.
Il suo ultimo post su Facebook risale a domenica ed è un saluto ad Andrea Gallo
Aveva 84 anni, la madrina del "Soccorso Rosso". Franca Rame è morta oggi, a Milano. Era malata da tempo. Moglie di Dario Fo, premio Nobel per la letteratura, da sempre impegnata politicamente, a sinistra. Il suo ultimo post su facebook era dedicato al ricordo di Don Gallo.
"Piango una donna straordinaria", ha detto Gad Lerner, il giornalista ex "Lotta Continua" che con la Rame e Fo ha condiviso molte battaglie a sostegno dei terroristi "rossi", durante gli anni '70.
Sempre in prima fila nelle battaglie civili, nel 1971 sottoscrisse la lettera aperta pubblicata sul settimanale "L'Espresso" sul caso Pinelli, l'anarchico morto a Milano dopo essere volato dagli uffici della Questura. Ne pagò pesantemente le conseguenze: nel marzo del 1973, infatti, l'attrice venne sequestrata da esponenti dell'estrema destra e subì violenza fisica e sessuale. Ebbe la forza e il coraggio di raccontare tutto in uno spettacolo, "Lo stupro", del 1981, che ha fatto epoca.
Nelle elezioni politiche del 2006 Franca Rame fu eletta senatrice in Piemonte e sempre quell'anno Antonio Di Pietro la propose come Presidente della Repubblica. Due anni più tardi, però, l'attrice prestata alla politica abbandonò fragorosamente il Senato in aperta polemica con il leader dell'Italia dei Valori
Nel 1971,ad esempio, sottoscrisse una lettera aperta, pubblicata sul settimanale "L'Espresso", riguardante il caso Pinelli. L'anarchico morto a Milano dopo essere accidentalmente caduto dagli uffici della Questura. Ne pagò duramente le conseguenze, subendo una brutale e vergognosa aggressione. Nel marzo del 1973, infatti, la Rame fu sequestrata e violentata da alcuni esponenti dell'estrema destra.La drammatica esperienza venne raccontanta nello spettacolo teatrale, "Lo stupro", del 1981.
Nelle elezioni politiche del 2006 Franca Rame era stata eletta senatrice in Piemonte. Quello stesso anno, Antonio Di Pietro la propose come Presidente della Repubblica. Due anni più tardi, però, l'attrice prestata alla politica abbandonò fragorosamente il Senato in aperta polemica proprio con l'ex pm e ex leader dell'Italia dei Valori.
Micol Paglia
fonte :
http://www.ilgiornaleditalia.org/news/cronaca/846975/L-addio-a-Franca-Rame-tra.htmlIl commiato a Milano
31/05/2013 17:37
L'addio a Franca Rame tra un delirio e l'altro
Niente abiti scuri, ma tutti invitati ad indossare qualcosa di rosso
Così il corteo funebre...
Jacopo Fo la saluta così: Dio è comunista, femmina e femminista. Poi il solito contorno di compagni, reduci del '68 e degli anni bui del terrorismo
Non un funerale, concetto troppo religioso per chi ha fatto della laicità la bandiera di tutta un vita, ma un “commiato”. Non corone di fiori, ma braccia al cielo con il pugno chiuso (alcuni alzano il destro, altri il sinistro, c’è un po’ di confusione…). Non abiti scuri e musi lunghi. Al contrario, tutte le donne hanno indossato qualche cosa di rosso ed una banda di pifferai (con flauti e clarinetti) non ha mai smesso di suonare. Ha deciso questo il Premio Nobel Dario Fo, per dare l’addio alla sua compagna.
Il feretro di Franca Rame è uscito dal “Piccolo” di Milano per raggiungere il Teatro Strehler, sulle note di Bella Ciao, la canzone partigiana per eccellenza. Talmente partigiana che è data 1948, una sorta di inno retroattivo.
Franca Rame, “sempre dalla parte dei più deboli e degli ultimi”, così è stata descritta. A darle l’ultimo saluto, infatti, sono accorsi Giuliano Pisapia, Beppe Grillo, Antonio Di Pietro, Milly Moratti, Carla Fracci, Stefano Benni, Gad Lerner e perfino Oreste Scalzone. Esponente e fondatore di Potere Operaio, Scalzone (per sua stessa ammissione) organizzò la fuga all’estero dei responsabili del rogo di Primavalle. Sì, insomma, un funerale, pardon un “commiato”, pieno zeppo di gente semplice ed umile.
Per concludere il suo discorso, Jacopo Fo ha esaltato la folla di sopravvissuti post-sessantottini accorsi a dare l’ultimo saluto (in stile “festa dell’Unità”) alla Rame, con una frase fra il delirante ed il provocatorio: “Mia madre mi diceva sempre che Dio è comunista. Ed io aggiungo, Dio è comunista, femmina e femminista”. Ecco, speriamo proprio che su questo argomento –come su molti altri- la famiglia Fo abbia preso una sonora cantonata. Una cosa, comunque, è certa. E cioè che Dio non ha il pugno chiuso e non difende gli assassini.
Micol Paglia