fonte :
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_giugno_1/sfigurato-acido-arrestata-ex-fidanzata-2221437766449.shtmlIl Corriere della Sera titola "amore e vendetta" ma in questo caso le stramaledette femministe non hanno proprio nulla da ridire a questo accostamento tra "amore" e "vendetta" , invece , se la vittima di questa aggressione fosse stata una donna avrebbero fatto scoppiare la terza guerra mondiale ed avrebbero chiesto ed ottenuto le dimissioni del giornalista del Corriere della Sera...invece in questo caso si tratta "solo" di un uomo...
Infermiere sfigurato con l'acido, l'ex in cella AMORE E VENDETTA
Infermiere sfigurato con l'acido, l'ex in cella
Arrestata Simona Cristiano: prima i regali, poi lo stalking. Bersagliate da sms anche 4 donne. Caccia a due complici calabresi AMORE E VENDETTA
Infermiere sfigurato con l'acido, l'ex in cella
Arrestata Simona Cristiano: prima i regali, poi lo stalking. Bersagliate da sms anche 4 donne. Caccia a due complici calabresi
ROMA - Da indagata ad arrestata. È finita in carcere Simona Cristiano, 30 anni, considerata la mandante di un'atroce vendetta nei confronti dell'ex fidanzato e collega, sfigurato con l'acido muriatico il 30 aprile alla fermata del trenino Roma-Pantano. Un piano preparato con cura per il quale l'infermiera avrebbe assoldato due sicari calabresi, a cui la Squadra mobile sta dando la caccia. Uno stalking alla rovescia, di cui sarebbero state anche quattro presunte rivali.
Simona Cristiano (Proto)
«MAI VERO AMORE» - «Con lei non c'è mai stato vero amore», ha raccontato la vittima, un infermiere 32enne. Ma Simona probabilmente si era innamorata. I due si erano conosciuti al Vannini, dove lei faceva il tirocinio, e si erano frequentati per qualche settimana. Una relazione-lampo, finita sei mesi fa. Da allora, l'inferno. All'inizio la Cristiano ha cercato di riconquistare il collega a forza di regali: una volta un anello d'oro, un'altra una tv a cristalli liquidi che l'infermiere ha trovato davanti alla porta di casa. Poi i pedinamenti e le minacce. Simona si è procurata dieci schede telefoniche, per lo più intestate a stranieri, e con quelle ha cominciato a inviare sms di giorno e di notte. Non solo: una sera, sotto lo zerbino, l'ex fidanzato ha trovato un proiettile.
«PERCHÈ È ANDATA COSI' MALE?» - L'ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal gip Maurizio Caivano su richiesta del pm Eugenio Albamonte, è arrivata al termine i un'indagine complessa: intercettazioni, incrocio dei tabulati, esame delle celle telefoniche. «Ma come mai è andata così male?», domanda Simona al complice che avrebbe pedinato la vittima e procurato l'acido: un calabrese sui 40 anni, con un cognome identico a quello di una famiglia di 'ndrangheta, che in passato ha ucciso la moglie. La delusione della Cristiano era legata al fatto che l'ex fidanzato aveva avuto «soltanto» ustioni superficiali al volto, al collo e al torace (10 giorni di prognosi). In un'altra telefonata, il complice chiede quando avrà il denaro promesso, alcune decine di migliaia di euro: «I soldi li dò a te - replica la mandante -, poi a quell'altro ci pensi tu». Un chiaro riferimento al secondo complice, un altro calabrese sui 40 anni, che viaggiava sempre con il primo: secondo la polizia, è l'aggressore che ha lanciato l'acido.
GLI SMS DURANTE L'AGGRESSIONE - Il pomeriggio del 30 aprile l'infermiere era con una collega. I due calabresi erano in agguato e, secondo la polizia, in stretto contatto telefonico con la Cristiano. Infatti il 32enne ha ricevuto un sms («Chi è quella troia con cui stai? Adesso ti facciamo un servizio») e subito dopo è stato colpito dall'acido, schizzato sull'avambraccio dell'amica. I due sono finiti al Vannini e anche lì l'incubo si è materializzato sotto forma di messaggio: «Te la sei portata pure in ospedale, adesso completiamo il lavoro». Le indagini hanno rivelato che negli sms la Cristiano usava sempre il plurale: ne sono state vittime anche altre tre donne che l'infermiere ha frequentato negli ultimi mesi. Frasi come: «Brutta troia»; «Stai lontana»; «Ti ammazziamo»; «sappiamo dove sei». Per questo l'infermiera, oltre che di lesioni pluriggravate, è accusata di stalking non solo nei confronti dell'ex fidanzato, ma pure per le minacce alle presunte rivali.
Lavinia Di Gianvito