Questo non è un errore giudiziario : questa è una volontaria, da parte dei giudici, condotta persecutoria per evitare di approfondire il caso per svelare il motivo delle menzogne della donna.
E' talmente facile capire che le prove non esistono che solo la costante volontà di falsare i fatti può spiegare le sentenze.
Spirito di casta, consapevolezza di non essere mai puniti neanche per errori marchiani, convinzione di intoccabilità.
Questa è la malattia mortale della giustizia italiana, ben coadiuvata dall' interessa e dalla pochezza della politica.
Ci fu un referendum , nel 1986, che stabilì il maggioritario e la responsabilità civile :
il voto popolare fu ignorato e raggirato dai magistrati dello stato di acchiappacitrulli .
E come è giusto che sia nel paese di acchiappacitrulli, è Pinocchio derubato che va in carcere, non il gatto e la volpe che lo hanno truffato.
Nulla di nuovo : in tutti gli stati ( guardate cosa succede in USA ) la giustizia fa parte di quello stato profondo, cioè di quel blocco burocratico e politico che tiene in ostaggio la democrazia.
Nessuan forza politica vuole cambiare davvero, introducendo la terzietà del giudice ( necessaria in un processo di tipo accusatorio ) e sopratutto la punibilità dell' errore professionale dei magistrati.
Mi direte : chi dovrebbe giudicare i magistrati se non i magistrati stessi, il che è una evidente contraddizione ( una categoria che giudica se stessa ?
Una giuria popolare , visto che il popolo dovrebbe essere sovrano.
Possibilità di errori ?
Ovvio, nulla è al 100%, esclusa la morte.
Ma gli errori dei magistrati sono tanto più gravi, in quanto spesso interessati e comunque MAI dettati dall' urgenza.
Quindi, nel migliore dei casi, tali errori sono dettati dall' incapacità.
Ma in altri casi sono volontari.
Un imbecille unico è possibile, alcuni in serie sono sospetti